Visualizzazione post con etichetta Tao. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tao. Mostra tutti i post

martedì 1 ottobre 2013

il Te del Tao: LXI- LA VIRTÙ DELL'UMILTÀ

Liquid Ying Yang, theSloth
LXI- LA VIRTÙ DELL'UMILTÀ

Il gran regno che si tiene in basso
è la confluenza del mondo,
è la femmina del mondo.
La femmina sempre vince il maschio con la quiete,
poiché chetamente se ne sta sottomessa.
Per questo
il gran regno che si pone al disotto del piccolo regno
attrae il piccolo regno,
il piccolo regno che sta al disotto del gran regno
attrae il gran regno:
l'uno si abbassa per attrarre,
l'altro attrae perché sta in basso.
Il gran regno non ecceda
per la brama di pascere ed unire gli altri,
il piccolo regno non ecceda
per la brama d'essere accetto e servire gli altri.
Affinchè ciascuno ottenga ciò che brama
al grande conviene tenersi in basso.

martedì 17 settembre 2013

il Te del Tao: LX - STARE NELLA DIGNITÀ REGALE


LX - STARE NELLA DIGNITÀ REGALE

Governare un gran regno
è come friggere pesciolini minuti.
Quando si sovrintende al mondo con il Tao
i
mani non mostrano la potenza loro.
Non che i mani non abbiano potenza
ma la potenza loro non nuoce agli uomini,
non che la potenza loro non nuoccia agli uomini
ma il santo non nuoce agli uomini.
Questi due non si nuocciono fra loro,
per questo le virtù loro insieme confluiscono.

mercoledì 28 agosto 2013

il Te del Tao: LIX - MANTENERSI NEL TAO


LIX - MANTENERSI NEL TAO

Nel governare gli uomini e nel servire il Cielo
nulla è meglio della parsimonia,
perché solo la parsimonia antepone l'ottenere.
Anteporre l'ottenere significa accumulare virtù.
Chi accumula virtù tutto sottomette,
quando tutto sottomette
nessuno conosce il suo culmine,
quando nessuno conosce il suo culmine
ei può possedere il regno.
Chi possiede la madre del regno
può durare a lungo.
Questo si chiama
affondare le radici e rinsaldare il tronco,
via della lunga vita e dell'eterna giovinezza.

mercoledì 7 agosto 2013

il Te del Tao: LVIII - ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI

Elexxibux, Spiritual Orange
LVIII - ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI

Quando il governo di tutto si disinteressa
il popolo è unito,
quando il governo in tutto si intromette
il popolo è frammentato.
La fortuna si origina dalla sfortuna,
la sfortuna si nasconde nella fortuna.
Chi ne conosce il culmine?
Quei che non corregge.
La correzione si converte in falsità,
il bene si converte in presagio di sventura
e ogni dì lo sconcerto del popolo
si fa più profondo e più durevole.
Per questo il santo
è quadrato ma non taglia,
è incorrotto ma non ferisce,
è diritto ma non ostenta,
è luminoso ma non abbaglia.

venerdì 5 luglio 2013

il Te del Tao: LVII - RENDERE PURI I COSTUMI


LVII - RENDERE PURI I COSTUMI

Quando con la correzione si governa il mondo
con la falsità s'adopran l'armi:
il mondo si regge col non imprendere.
Da che so che è così?
Dal presente.
Più numerosi ha il sovrano
i giorni nefasti e le parole proibite
più il popolo cade in miseria,
più numerosi ha il popolo
gli strumenti profittevoli
più i regni cadono nel disordine,
più numerosi hanno gli uomini
gli artifizi e le abilità
più appaiono cose rare,
più si fa sfoggio di belle cose
più numerosi si fanno ladri e briganti.
Per questo il santo dice:
io non agisco e il popolo da sé si trasforma,
io amo la quiete e il popolo da sé si corregge,
io non imprendo e il popolo da sé s'arricchisce,
io non bramo e il popolo da sé si fa semplice.

martedì 18 giugno 2013

il Te del Tao: LVI - LA MISTERIOSA VIRTÙ'


LVI - LA MISTERIOSA VIRTÙ'

Quei che sa non parla,
quei che parla non sa.
Chi ostruisce il suo varco,
chiude la sua porta,
smussa le sue punte,
districa i suoi nodi,
mitiga il suo splendore,
si rende simile alla sua polvere,
dicesi accomunato col mistero.
Per questo costui
non può essere attirato
né può essere respinto,
non può essere avvantaggiato
né può essere danneggiato,
non può essere nobilitato
né può essere umiliato.
Per questo è il più nobile del mondo.

lunedì 3 giugno 2013

il Te del Tao: LV - IL SIMBOLO DEL MISTERO


LV - IL SIMBOLO DEL MISTERO

Quei che racchiude in sé la pienezza della virtù
è paragonabile ad un pargolo,
che velenosi insetti e serpi non attoscano,
belve feroci non artigliano,
uccelli rapaci non adunghiano.
Deboli ha l'ossa e molli i muscoli
eppur la sua stretta è salda,
ancor non sa dell'unione dei sessi
eppur tutto si aderge:
è la perfezione dell'essenza,
tutto il giorno vagisce
eppur non diviene fioco:
è la perfezione dell'armonia.
Conoscer l'armonia è eternità,
conoscer l'eternità è illuminazione,
vivere smodatamente la vita è prodromo di sventura,
con la mente comandare al ch'i significa indurirsi.
Quel che s'invigorisce allor decade:
questo vuol dire che non è conforme al Tao.
Ciò che non è conforme al Tao presto finisce.

venerdì 17 maggio 2013

il Te del Tao: LIV - COLTIVARE E CONTEMPLARE

Yin Yang Yong Double; vidthekid
LIV- COLTIVARE E CONTEMPLARE

Chi ben si fonda non vien divelto,
a chi ben stringe non vien tolto:
con questa Via figli e nipoti
gli offriranno sacrifici ininterrotti.
Se la coltiva nella persona
la sua virtù è la genuinità,
se la coltiva nella famiglia
la sua virtù è la sovrabbondanza,
se la coltiva nel villaggio
la sua virtù è la reverenza,
se la coltiva nel regno
la sua virtù è la floridezza,
se la coltiva nel mondo
la sua virtù è l'universalità.
Per questo
contempla le persone dalla sua persona,
contempla le famiglie dalla sua famiglia,
contempla i villaggi dal suo villaggio,
contempla i regni dal suo regno,
contempla il mondo dal suo mondo.
Come so che il mondo è così?
Da questo.

venerdì 19 aprile 2013

il Te del Tao: LIII - TRARRE PROFITTO DALLE PROVE


LIII - TRARRE PROFITTO DALLE PROVE

Se avessimo grande sapienza
cammineremmo nella gran Via
e solo di agire temeremmo.
La gran Via è assai piana,
ma la gente preferisce i sentieri.
Quando il palazzo reale è troppo ben tenuto
i campi son del tutto incolti
e i granai son del tutto vuoti.
Indossar vesti eleganti e ricamate,
portare alla cintura spade acuminate,
rimpinzarsi di vivande e di bevande
e ricchezze e beni aver d'avanzo,
è sfarzo da ladrone.
È contrario al Tao, ahimé!

mercoledì 10 aprile 2013

il Te del Tao: LII - VOLGERSI ALL'ORIGINE


LII - VOLGERSI ALL'ORIGINE

Il mondo ebbe un principio
che fu la madre del mondo.
Chi è pervenuto alla madre
da essa conosce il figlio,
chi conosce il figlio
e torna a conservar la madre
fino alla morte non corre pericolo.
Chi ostruisce il suo varco
e chiude la sua porta
per tutta la vita non ha travaglio,
chi spalanca il suo varco
ed accresce le sue imprese
per tutta la vita non ha scampo.
Illuminazione è vedere il piccolo,
forza è attenersi alla mollezza.
Chi fa uso della vista
e torna ad introvertere lo sguardo
non abbandona la persona alla rovina.
Questo dicesi praticar l'eterno.

martedì 26 marzo 2013

il Te del Tao: LI - LA VIRTÙ CHE NUTRE


LI - LA VIRTÙ CHE NUTRE

Il Tao le fa vivere,
la virtù le alleva,
con la materia dà loro la forma,
con le vicende dà loro la completezza.
Per questo le creature tutte
venerano il Tao e onorano la virtù:
venerare il Tao e onorare la virtù
nessuno lo comanda ma viene ognor spontaneo.
Quindi il Tao fa vivere,
la virtù alleva, fa crescere,
sviluppa, completa, matura,
nutre, ripara.
Le fa vivere ma non le tiene come sue
opera ma nulla s'aspetta,
le fa crescere ma non le governa.
Questa è la misteriosa virtù.

lunedì 11 marzo 2013

il Te del Tao: L - TENERE IN PREGIO LA VITA


L - TENERE IN PREGIO LA VITA

Uscire è vivere, entrare è morire.
Seguaci della vita sono tre su dieci,
seguaci della morte sono tre su dieci,
gli uomini che la vita
tramutano in disposizione alla morte
son pur essi tre su dieci.
Per qual motivo?
Perché vivono l'intensità della vita.
Or io ho appreso che chi ben nutre la vita
va per deserti senza incontrar rinoceronti e tigri,
va tra gli eserciti senza indossar corazza e arme:
il rinoceronte non ha dove infilzare il corno,
la tigre non ha dove affondar l'artiglio,
il guerriero non ha dove immergere la spada.
Per qual motivo?
Perché costui non ha disposizione alla morte

mercoledì 13 febbraio 2013

il Te del Tao: XLIX - CONFIDARE NELLA VIRTU'


XLIX - CONFIDARE NELLA VIRTU'

Il santo non ha un cuore immutabile,
ha per cuore il cuore dei cento cognomi.
Per me è bene ciò che hanno di buono,
ed è bene anche ciò che hanno di non buono,
la virtù li rende buoni;
per me è sincerità ciò che hanno di sincero,
ed è sincerità anche ciò che hanno di non sincero,
la virtù li rende sinceri.
Il santo sta nel mondo tutto timoroso
e per il mondo rende promiscuo il suo cuore.
I cento cognomi in lui affiggono occhi e orecchi
e il santo li tratta come fanciulli.

venerdì 25 gennaio 2013

il sistema del Tao


Il simbolo tradizionalmente associato al Tao o, più specificamente, al Te del Tao - la manifestazione conoscibile del Tao, è il Taijitu, comunemente noto come simbolo dello Ying-Yang, legato alla dualità maschile/femminile ma - più in generale - rappresentante qualsiasi dualità di opposti.
L'associazione storica tra il simbolo e la cosmologia taoista, ed al suo testo principale - il Tao-Te-Ching - non è chiara, tuttavia esso li rappresenta completamente nella forma più semplice e sintetica.
Il disegno del simbolo si può realizzare costruendo un cerchio esterno e due cerchi interni di metà raggio, cancellare i due semicerchi sui lati opposti e colorare - tipicamente di bianco e nero - le due parti rimanenti:
Costruzione grafica del simbolo dello Taijitu.
Il simbolo rappresenta una dualità polare tra elementi opposti, differenti e distinti, e  descrive in generale la tradizionale visione orientale della dualità polare contrapposta a quella logica occidentale:
Rappresentazione simbolica delle dualità polari
secondo la visione logica occidentale (sinistra), intermedia (centro) e orientale (destra).
Nella visione occidentale di logica classica di origine greca, simboleggiata nel cerchio a sinistra, viene operata una distinzione tramite due elementi/processi opposti e simmetrici che, per definizione logica, non sono miscelabili e che nell'insieme descrivono la totalità su cui si è fatta la distinzione duale. Ad esempio le dualità giorno/notte, negativo/positivo, guerra/pace, femminile/maschile etc. sono composte da elementi o processi opposti e descrivono completamente il contesto di riferimento a cui si applicano. La visione che ne risulta è completamente statica e binaria.
Un ulteriore miglioramento nasce dalla considerazione che queste dualità sono dei processi, e come tali sono dinamiche; il cerchio al centro rappresenta una visione più dinamica tra i processi opposti polari della dualità.
Nel simbolo dello Taijitu la visione dinamica dei processi e degli elementi della dualità polare raggiunge contemporaneamente la massima semplicità e complessità dinamica di rappresentazione. Non solo i processi polari hanno una dinamica non-lineare ricursiva ma vi è anche un'interazione tra processi ed elementi polari, rappresentati dai due punti circolari interni ai processi di segno opposto.
Il simbolo dello Taijitu può essere considerato come un sistema, e come tale analizzato nelle sue caratteristiche sistemiche:
  • Elementi di sistema
Sono simboleggiati dai due cerchi polari interni posti al centro dei due semicerchi del simbolo, dove il processo corrispondente è di segno opposto e raggiunge la sua massima ampiezza.
  • Processi di sistema
Sono simboleggiati dalle due forme polari non-lineari ricursive simmetriche che nell'insieme dividono il cerchio esterno del simbolo. La dinamica rappresentata è sia di processo sia tra i processi.
  • Interazione processi-elementi: dinamica di sistema
L'aspetto più complesso del simbolo è la rappresentazione contemporanea sia degli elementi sia dei processi polari, legati tra loro da una specifica dinamica.
Nel punto dove un processo crescente raggiunge il suo massimo ed inizia a decrescere vi è la presenza di un elemento di segno opposto. Questo tipo di dinamica si può interpretare in diversi modi:

all'apice della sua crescita un processo genera un elemento di segno opposto;
la presenza di un elemento interrompe la crescita del processo di segno opposto e lo fa decrescere fino ad azzerarlo;
la presenza di un elemento induce un processo crescente dello stesso segno che riduce quello di segno opposto;
  • Ampiezza di processo
Per determinare la dinamica di processo è necessario calcolarne l'ampiezza in funzione di una qualche variabile di evoluzione. Per definirle si utilizza il seguente modello:
Modello per il calcolo dell'ampiezza di processo nel simbolo del Tao.
all'interno del cerchio esterno Cext di raggio R si tracciano i cerchi rosso C1 e blu C2 di raggio R/2. Per definire una coordinata che sia sempre centrale al processo si utilizza il cerchio verde C3 con centro spostato a sinistra di R/4 e raggio 3/4R. Il semicerchio superiore verde definisce una coordinata radiale che rimane centrale al processo e che si può assumere come la sua coordinata di evoluzione s per il semicerchio superiore del simbolo. Per il semicerchio inferiore la coordinata centrale è un segmento di retta verticale di lunghezza R/2 perpendicolare all'asse orizzontale dal centro del cerchio C2 al suo bordo.
L'ampiezza del processo si può definire, per ogni coordinata s=angolo*3/4R con angolo che varia da 0 a 180 gradi, come la distanza tra i punti P1 di intersezione del prolungamento del raggio di C3 con il cerchio esterno Cext e il punto P2 di intersezione del raggio di C3 con il cerchio C1. Per ogni valore di s nel semicerchio superiore il segmento P1-P2 è perpendicolare a C3 e per calcolarlo si applicano il teorema dei seni e di Carnot sui triangoli definiti da P1 e P2 dei quali sono noti due lati e un angolo.
Per il semicerchio inferiore il calcolo dell'ampiezza in funzione di s è immediato e coincide con la funzione di un quarto di cerchio decrescente di raggio R/2.
Il risultato per un cerchio del simbolo con raggio R=1 è:
 Ampiezza di processo in funzione della sua evoluzione per un cerchio di raggio unitario.
Il processo inizia da zero, raggiunge il suo massimo di valore R per un valore di s pari a 3/4πR e decresce come un quarto di cerchio per arrivare a zero al valore 3/4πR+R/2.
L'andamento per i due processi opposti simmetrici è:
Ampiezza dei due processi polari in funzione della loro evoluzione per un cerchio di raggio unitario.
il quale si ripete indefinitivamente ruotando radialmente in senso orario e dove l'inizio di un processo coincide con il massimo dell'altro.
La ricorsività può essere anche visualizzata sviluppando in senso lineare le forme dei processi opposti:
che sembrano un'onda, sebbene non lo sia in quanto non sinusoidale ma composta da semicerchi alternati.
  • Confine di sistema: chiusura
Il confine del sistema è il cerchio esterno Cext di raggio R, che implica come la dinamica del sistema sia del tipo a chiusura operazionale. I due sensi possibili di rotazione - orario e antiorario - sono tradizionalmente, come altri simboli quali la svastica, associati ad un'ulteriore dualità polare - creatrice se oraria, distruttrice se antioraria -.
  • Matrice di sistema
E' rappresentata dal piano infinito all'esterno del simbolo e rappresenta, in modo necessariamente metaforico, l'indescrivibile e inconoscibile Tao di cui il simbolo emergente è il Te.

giovedì 3 gennaio 2013

il Te del Tao: XLVIII - OBLIARE LA SAPIENZA


XLVIII - OBLIARE LA SAPIENZA

Chi si dedica allo studio ogni dì aggiunge,
chi pratica il Tao ogni dì toglie,
toglie ed ancor toglie
fino ad arrivare al non agire:
quando non agisce nulla v'è che non sia fatto.
Quei che regge il mondo
sempre lo faccia senza imprendere,
se poi imprende
non è atto a reggere il mondo.

martedì 27 novembre 2012

il Te del Tao: XLVII - SCRUTARE CIÒ CHE È LONTANO

Yin vs Yang, ~krazykarl
XLVII - SCRUTARE CIÒ CHE È LONTANO

Senza uscir dalla porta
conosci il mondo,
senza guardar dalla finestra
scorgi la Via del Cielo.
Più lungi te ne vai meno conosci.
Per questo il santo
non va dattorno eppur conosce,
non vede e più discerne,
non agisce eppur completa.

lunedì 5 novembre 2012

il Te del Tao: XLVI - ESSER PARCO NELLE BRAME


XLVI - ESSER PARCO NELLE BRAME

Quando nel mondo vige il Tao
i cavalli veloci sono mandati a concimare i campi,
quando nel mondo non vige il Tao
i cavalli da battaglia vivono ai confini.
Colpa non v'è più grande
che secondar le brame,
sventura non v'è più grande
che non saper accontentarsi,
difetto non v'è più grande
che bramar d'acquistare.
Quei che conosce la contentezza dell'accontentarsi
sempre è contento.

giovedì 18 ottobre 2012

il Te del Tao: XLV - L'IMMENSA VIRTÙ

image by uk-dave
XLV - L'IMMENSA VIRTÙ

La grande completezza è come spezzettamento
che nell'uso non si rompe,
la grande pienezza è come vuotezza
che nell'uso non si esaurisce,
la grande dirittura è come sinuosità,
la grande abilità è come inettitudine,
la grande eloquenza è come balbettio.
L'agitazione finisce nell'algore,
la quiete finisce nel calore:
la pura quiete è la regola del mondo.

mercoledì 3 ottobre 2012

il Te del Tao: XLIV - IL FERMO AMMONIMENTO


XLIV - IL FERMO AMMONIMENTO

Tra fama e persona che è più caro?
Tra persona e beni che è più importante?
Tra acquistare e perdere che è più penoso?
Per questo
chi ardentemente brama certo assai sperpera,
chi molto accumula certo assai perde.
Chi sa accontentarsi non subisce oltraggio,
chi sa contenersi non corre pericolo
e può durare a lungo.

venerdì 14 settembre 2012

il Te del Tao: XLIII - LO STRUMENTO UNIVERSALE

"Yin Yang of World Hunger", Deevad on DeviantART
XLIII - LO STRUMENTO UNIVERSALE

Ciò che v'è di più molle al mondo
assoggetta ciò che v'è di più duro al mondo,
quel che non ha esistenza
penetra là dove non sono interstizi.
Da questo so che v'è profitto nel non agire.
All'insegnamento non detto,
al profitto del non agire,
pochi di quelli che sono sotto il cielo arrivano.