venerdì 18 giugno 2010

Tao retroazionato

Una delle idee realizzative e descrittive più potenti del Novecento, in particolare del dopoguerra, è stata quella di prendere l'uscita di una scatola nera e riportarla all'ingresso:


A seconda che questa retro-azione dell'uscita si sommi (retroazione positiva) o si sottragga (retroazione negativa) all'ingresso si ha la distruzione (runaway) o la stabilizzazione del sistema.
Nel primo caso un aumento dell'uscita fà aumentare l'ingresso che a sua volta fà aumentare nuovamente l'uscita e così via, fino alla distruzione del sistema, nel secondo ogni perturbazione dell'ingresso viene compensata dalla retroazione e si raggiunge uno stato stazionario controllato.
Ignorando l'ingresso e l'uscita si nota che adesso la scatola nera ha un processo esterno di tipo circolare-ricursivo:


La quasi totalità dei sistemi artificiali e naturali stazionari è basata su processi circolari retroattivi negativi, ad esempio in elettronica è classico lo schema di controllo:


o in neurofisiologia la catena sensore-effettore:


Il processo stabilizzatore (o distruttore) retroattivo è intuito da molto tempo, come dimostra la classica figura dell'Uroboro, il serpente che si morde la coda ricreandosi continuamente:

giovedì 17 giugno 2010

il Te del Tao: III - TENERE TRANQUILLO IL POPOLO



III - TENERE TRANQUILLO IL POPOLO

Non esaltare i più capaci
fa sì che il popolo non contenda,
non pregiare i beni che con difficoltà s'ottengono
fa sì che il popolo non diventi ladro,
non ostentare ciò che può desiderarsi
fa sì che il cuore del popolo non si turbi.
Per questo il governo del santo
svuota il cuore al popolo
e ne riempie il ventre,
ne infiacchisce il volere
e ne rafforza le ossa
sempre fa sì che non abbia scienza né brama
e che colui che sa non osi agire.
Poiché egli pratica il non agire
nulla v'è che non sia governato.

mercoledì 16 giugno 2010

dall'inizio del Tao


Tao oscurato e inscatolato

Quando un sistema è particolarmente complicato, complesso o sconosciuto, e di cui ci interessa solo sapere cosa succede dall'entrata (stimolo) all'uscita (effetto), quello che si fà è individuare un ingresso (IN) ed un'uscita (OUT):
e poi si inscatola il sistema in una scatola nera e ci si disinteressa di cosa c'è e succede dentro, osservando solo la relazione tra IN e OUT:


La relazione OUT/IN determinata in ogni condizione di interesse caratterizza completamente il sistema.
Il 99% dei sistemi normalmente utilizzati, dai cellulari agli orologi, sono utilizzati come scatole nere, solo gli addetti ai lavori sanno cosa c'è dentro e come funzionano...

venerdì 11 giugno 2010

Essere ordinari (8 di Denari)


Questa figura che cammina nella natura ci dimostra come la bellezza possa essere trovata nelle cose semplici della vita semplici, in quelle ordinarie, comuni. È così facile per noi dare per scontato questo mondo meraviglioso. Pulendo la casa, curando il giardino, cucinando - il compito più umile e comune assume un tono di sacralità allorché viene compiuto con totale coinvolgimento, con amore, in quanto fine a se stesso e senza il minimo pensiero di un riconoscimento o di una ricompensa.Ti aspetta un'epoca in cui questo approccio alle situazioni con cui ti trovi a confrontarti - un approccio facile, naturale e del tutto comune - ti darà risultati di gran lunga migliori di qualsiasi tentativo tu possa fare per essere brillante, furbo, astuto, o in qualsiasi modo straordinario. Dimentica completamente ogni idea di diventare famoso inventando il più moderno gadget, scordati di stupire gli amici e i colleghi con le tue qualità di star senza confronti. In questo momento il dono speciale che hai da offrire si presenta meglio semplicemente prendendo le cose con facilità e semplicità, un passo alla volta.

A volte accade che diventi integro - si tratta di momenti rari. Osservi l'oceano, la sua incredibile potenza - e all'improvviso dimentichi ogni tua divisione, la tua schizofrenia svanisce; ti rilassi. Oppure, mentre cammini per l'Himalaya, vedendo la neve vergine di quelle vette imponenti, all'improvviso una quiete ti avvolge, e non occorre che fingi, poiché con te non c'è alcun essere umano con il quale fingere. Ti integri. Oppure, ascolti della musica magnifica - ti integri. Ogniqualvolta, in qualsiasi situazione - non importa quale - diventi un'unità, sei avvolto da una pace squisita, in te sorgono felicità e beatitudine. Ti senti appagato. Non occorre aspettare - quei momenti possono diventare la tua vita naturale. Quei momenti straordinari possono diventare quotidiani, cose di tutti i giorni - in ciò si riassume l'intero sforzo dello Zen. Puoi vivere una vita straordinaria, vivendo una vita del tutto comune: tagliando la legna, facendo ceppi da ardere, portando acqua dal pozzo puoi essere intimamente in pace con te stesso. Pulendo il pavimento, cucinando, lavando i vestiti, puoi essere perfettamente a tuo agio, poiché ciò che conta è il tuo agire con totalità, godendo ciò che fai, deliziandoti nelle azioni più semplici.

mercoledì 9 giugno 2010

la condizione umana nel Tao

René Magritte, La Condition Humaine I, 1933
Oil on canvas. 100 x 81 cm., The National Gallery of Art, Washington, DC, USA.
"La definizione del sistema è sempre relativa all'osservatore"

martedì 1 giugno 2010

sistemi/processi/elementi Tao

Un sistema comprende in generale almeno due elementi di sistema (E1, E2) e una relazione o processo tra di loro: gli elementi E possono essere qualsiasi cosa, dalle particelle elementari a molecole a organi fisiologici a persone che interagiscono a leggi matematiche. A volte si conoscono bene gli elementi del sistema, ma si sa poco o nulla sulle relazioni, viceversa spesso si conosce bene il processo ma non si sa quali sono gli elementi che lo attuano e come funzionano.
Nella precedente figura la relazione tra gli elementi è univoca/unidirezionale. Questo significa che E1 ha influenza su E2 ma non viceversa, oppure ha influenza ma non si conosce o non interessa, ad esempio nel sistema Sole-Terra. La relazione/processo può essere biunivoca, ovvero ognuno degli elementi del sistema interagisce con l'altro:


La definizione di un sistema è basata sulla capacità cognitiva della competenza logica di definire un insieme congruo. Come tale un sistema è sempre riferito ad un osservatore che definisce un contesto o viceversa:


Come tale la definizione di un sistema è sempre relativa e soggettiva.

"Un insieme di oggetti e di relazioni tra gli oggetti e tra i loro attributi in cui gli oggetti sono componenti o parti del sistema, gli attributi sono le proprietà degli oggetti, e le relazioni “tengono insieme” il sistema.
Le relazioni dobbiamo considerare nel contesto di un dato insieme di oggetti dipendono dal problema in questione poiché vengono incluse le relazioni importanti o interessanti ed escluse quelle banali o irrilevanti. Decidere quali relazioni siano importanti e quali banali spetta alla persona che si occupa del problema, cioè la questione della banalità è relativa all’interesse che si ha per il problema"

A. D. Hall e R. E. Fagen, "Definition of a System", General Systems Yearbook, 1956

Una rappresentazione generale di un sistema è del tipo:
Systems and their Representation
Graphics created by Marshall Clemens, NECSI
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
– Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan.
– Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, – risponde Marco, – ma dalla linea dell’arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge:
– Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che m’importa.
Polo risponde: – Senza pietre non c’è arco.