mercoledì 30 giugno 2010

l'Inferno del Tao

Jeroen Anthoniszoon van Aken detto Hieronymus Bosch
il Maestro di Hertogenbosch
Pannello desrto: Inferno - Trittico del Giardino delle Delizie, (c. 1450–1516) - dettaglio
Museo Nacional del Prado, Madrid

i livelli Gerarchici del Tao

I sistemi, intesi come analisi o sintesi di elementi congruenti e relazioni/processi tra di essi, sono da intendersi come classi/insiemi logici degli elementi
Una caratteristica fondamentale di ogni sistema non-banale è la descrizione a livelli di analisi/descrizione o sintesi/progettazione del sistema:


in questa visione il sistema è visto come l'insieme di classi di elementi sempre più generali auto-contenute.
Una classica descrizione a livelli del sistema della vita sul nostro pianeta è ad esempio:


Nei sistemi reali, esistenti nella materia, il livello 0 è sempre quello fisico, a sua volta contenente diversi sottolivelli di modelli di particelle elementari e atomi.
Il livello superiore 1 è quello chimico di aggregati molecolari di atomi.
Il livello 2 è quello di aggregati di molecole per comporre cellule, e aggregati di cellule per comporre tessuti e organi.
Il livello 3 è quello di un insieme di organi interagenti e legati fisiologicamente per produrre organismi pluricellulari viventi.
Una volta prodotti degli organismi viventi vi sarà un'interazione tra di essi, il livello 4 lo rappresenta, ed è quello sociale.
Infine il livello più alto è rappresentato dall'insieme degli organismi viventi con il loro contesto, ed è quello di ecosistema.
Nel caso di sistemi artificiali un classico esempio è quello a due livelli fisico/hardware e applicativo/software, a loro volta contenenti molti sottolivelli.

Una rappresentazione più completa tra i vari sistemi fisici e i loro sistemi di rappresentazione è:

Hierarchy of Some Systems and Domains of Knowledge
Graphics created by Marshall Clemens, NECSI

venerdì 18 giugno 2010

Tao circolare ricursivo

Mani che disegnano, 1948
litografia cm 28,2x33,3
Self Portrait, 1929
Hand with Reflecting Sphere, conosciuto anche come Self-Portrait in Spherical Mirror 
litografia, 1935
Wijkamplaan, Baarn, The Netherlands

Tao retroazionato

Una delle idee realizzative e descrittive più potenti del Novecento, in particolare del dopoguerra, è stata quella di prendere l'uscita di una scatola nera e riportarla all'ingresso:


A seconda che questa retro-azione dell'uscita si sommi (retroazione positiva) o si sottragga (retroazione negativa) all'ingresso si ha la distruzione (runaway) o la stabilizzazione del sistema.
Nel primo caso un aumento dell'uscita fà aumentare l'ingresso che a sua volta fà aumentare nuovamente l'uscita e così via, fino alla distruzione del sistema, nel secondo ogni perturbazione dell'ingresso viene compensata dalla retroazione e si raggiunge uno stato stazionario controllato.
Ignorando l'ingresso e l'uscita si nota che adesso la scatola nera ha un processo esterno di tipo circolare-ricursivo:


La quasi totalità dei sistemi artificiali e naturali stazionari è basata su processi circolari retroattivi negativi, ad esempio in elettronica è classico lo schema di controllo:


o in neurofisiologia la catena sensore-effettore:


Il processo stabilizzatore (o distruttore) retroattivo è intuito da molto tempo, come dimostra la classica figura dell'Uroboro, il serpente che si morde la coda ricreandosi continuamente:

giovedì 17 giugno 2010

il Te del Tao: III - TENERE TRANQUILLO IL POPOLO



III - TENERE TRANQUILLO IL POPOLO

Non esaltare i più capaci
fa sì che il popolo non contenda,
non pregiare i beni che con difficoltà s'ottengono
fa sì che il popolo non diventi ladro,
non ostentare ciò che può desiderarsi
fa sì che il cuore del popolo non si turbi.
Per questo il governo del santo
svuota il cuore al popolo
e ne riempie il ventre,
ne infiacchisce il volere
e ne rafforza le ossa
sempre fa sì che non abbia scienza né brama
e che colui che sa non osi agire.
Poiché egli pratica il non agire
nulla v'è che non sia governato.

mercoledì 16 giugno 2010

dall'inizio del Tao


Tao oscurato e inscatolato

Quando un sistema è particolarmente complicato, complesso o sconosciuto, e di cui ci interessa solo sapere cosa succede dall'entrata (stimolo) all'uscita (effetto), quello che si fà è individuare un ingresso (IN) ed un'uscita (OUT):
e poi si inscatola il sistema in una scatola nera e ci si disinteressa di cosa c'è e succede dentro, osservando solo la relazione tra IN e OUT:


La relazione OUT/IN determinata in ogni condizione di interesse caratterizza completamente il sistema.
Il 99% dei sistemi normalmente utilizzati, dai cellulari agli orologi, sono utilizzati come scatole nere, solo gli addetti ai lavori sanno cosa c'è dentro e come funzionano...