Joseph Noel Paton, The Quarrel of Oberon and Titania, 1849, National Galleries of Scotland |
E t’amo.
Perciò vieni con me.
Metterò fate al tuo servizio
Che ti porteranno gioielli presi
In fondo al mare e canteranno per te che dormi
Su un giaciglio di fiori.
Raffinerò la tua natura grossolana,
ti muoverai come uno spirito dell’aria.
Perciò vieni con me.
Metterò fate al tuo servizio
Che ti porteranno gioielli presi
In fondo al mare e canteranno per te che dormi
Su un giaciglio di fiori.
Raffinerò la tua natura grossolana,
ti muoverai come uno spirito dell’aria.
TITANIA - Non pensare d’uscir da questo bosco.
Tu, che lo voglia o no, qui con me
devi restare. Io non son uno spirito
da poco: nel mio regno è sempre estate
e io t’amo. Perciò vieni con me;
metterò le mie fate al tuo servizio;
esse andranno a cercar per te gioielli
in fondo al mare, e canteran per te
mentre tu giacerai addormentato
sopra un letto di fiori;
e, sgravato del tuo peso mortale,
ti farò andar vagando tutt’intorno,
come spirito, fatto solo d’aria.
Tu, che lo voglia o no, qui con me
devi restare. Io non son uno spirito
da poco: nel mio regno è sempre estate
e io t’amo. Perciò vieni con me;
metterò le mie fate al tuo servizio;
esse andranno a cercar per te gioielli
in fondo al mare, e canteran per te
mentre tu giacerai addormentato
sopra un letto di fiori;
e, sgravato del tuo peso mortale,
ti farò andar vagando tutt’intorno,
come spirito, fatto solo d’aria.
Atto Terzo, Scena I
Traduzione di Goffredo Raponi
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