M.C. Escher, Eye, 1946 |
Nel linguaggio comune è consueta la situazione in cui un termine descrittivo/applicativo (detto termine soggetto) viene applicato ad un altro termine (oggetto) entro il suo ambito di definizione/applicazione per formare un predicato.
Ad esempio il termine soggetto "produzione" può essere applicato al termine oggetto "mele" ottenendo il termine "produzione di mele", un predicato ben-formato e con significato.
Un caso particolare è quando il termine soggetto e oggetto coincidono, ovvero quando il termine soggetto viene applicato a se stesso.
Nell'esempio otteniamo "produzione di produzioni", un termine che ha ancora significato e potrebbe riferirsi allo studio generale delle tecniche di produzione.
Quando un termine soggetto viene applicato a se stesso è d'uso indicarlo con il prefisso meta (dal greco: μετά = "dopo", "oltre", "con", "adiacente", "auto"): metatermine.
Nell'esempio fatto una produzione di produzioni è detta metaproduzione.
Non tutti i termini con il prefisso meta hanno naturalmente questo significato; ad esempio una metafora non è esattamente una "fora di fore" ma un tropo; la metafisica non è propriamente la fisica applicata alla fisica.
Nelle metadescrizioni è fondamentale distinguere tra i due livelli di discorso, quello a livello degli elementi oggetto e quello relativo ai metaelementi che li descrivono. Nasce qui un'ulteriore distinzione tra livelli, quella logica oltre a quella gerarchica.
I livelli logici possono essere organizzati gerarchicamente, mentre i livelli gerarchici possono essere anche livelli di salto logico diverso.
La distinzione fondamentale tra livelli gerarchici e logici è che le classi che rappresentano i primi sono autocontenute una nell'altra ma sempre sullo stesso piano logico: ogni classe è un'estensione della precedente ma sempre allo stesso livello logico, come la biologia contiene la chimica, la chimica la fisica etc mentre le classi corrispondenti ai livelli logici non sono sullo stesso piano, tra di loro c'è un salto logico e non solo un'estensione di nuovi elementi: una metaclasse non è semplicemente un'estensione delle classi che la compongono ma una classe con caratteristiche e proprietà logiche/funzionali completamente nuove e diverse dalle classi che la compongono.
Ad esempio il termine soggetto "produzione" può essere applicato al termine oggetto "mele" ottenendo il termine "produzione di mele", un predicato ben-formato e con significato.
Un caso particolare è quando il termine soggetto e oggetto coincidono, ovvero quando il termine soggetto viene applicato a se stesso.
Nell'esempio otteniamo "produzione di produzioni", un termine che ha ancora significato e potrebbe riferirsi allo studio generale delle tecniche di produzione.
Quando un termine soggetto viene applicato a se stesso è d'uso indicarlo con il prefisso meta (dal greco: μετά = "dopo", "oltre", "con", "adiacente", "auto"): metatermine.
Nell'esempio fatto una produzione di produzioni è detta metaproduzione.
Non tutti i termini con il prefisso meta hanno naturalmente questo significato; ad esempio una metafora non è esattamente una "fora di fore" ma un tropo; la metafisica non è propriamente la fisica applicata alla fisica.
Nelle metadescrizioni è fondamentale distinguere tra i due livelli di discorso, quello a livello degli elementi oggetto e quello relativo ai metaelementi che li descrivono. Nasce qui un'ulteriore distinzione tra livelli, quella logica oltre a quella gerarchica.
I livelli logici possono essere organizzati gerarchicamente, mentre i livelli gerarchici possono essere anche livelli di salto logico diverso.
La distinzione fondamentale tra livelli gerarchici e logici è che le classi che rappresentano i primi sono autocontenute una nell'altra ma sempre sullo stesso piano logico: ogni classe è un'estensione della precedente ma sempre allo stesso livello logico, come la biologia contiene la chimica, la chimica la fisica etc mentre le classi corrispondenti ai livelli logici non sono sullo stesso piano, tra di loro c'è un salto logico e non solo un'estensione di nuovi elementi: una metaclasse non è semplicemente un'estensione delle classi che la compongono ma una classe con caratteristiche e proprietà logiche/funzionali completamente nuove e diverse dalle classi che la compongono.
In figura abbiamo una classe C2 con elementi C1, mappata su una meta-classe C4 che contiene come elementi delle classi C3, di cui C2 è un elemento; questa viene mappata ulteriormente su una meta-meta-classe superiore etc. Ad ogni classe corrisponde un livello logico 1, 2 etc
Alcuni esempi di metatermini sono i metadati, dati che organizzano dati, le metateorie, una teoria su un'altra teoria, anche su se stessa quale la metamatematica, dove si possono definire dei metateoremi - ad esempio sulla teoria della dimostrazione dei teoremi in matematica, o la metalogica, una metateoria logica che studia la logica, in particolare la logica matematica.
Un ambito di descrizione dove la distinzione tra livelli logici è essenziale è nel campo della linguistica, lo studio dei linguaggi naturali (Italiano, Inglese et.) e artificiali, ovvero i linguaggi di programmazione (C, LISP, HTML etc.). Infatti se un libro sul C è scritto in inglese non c'è possibilità di confusione tra il linguaggio naturale narrante soggetto (inglese) e il linguaggio oggetto descritto (C), ma quando un libro in inglese parla dell'inglese, ad esempio un libro di linguistica inglese, si p0ssono presentate diversi problemi di confusione tra quando un termine inglese è utilizzato come metatermine del metalinguaggio soggetto e quando invece è un termine del linguaggio oggetto della descrizione. In questo caso l'uso dei metatermini tra linguaggio e metalinguaggio e la distinzione tra livelli logici di discorso è essenziale.
Nella teoria sistemica un sistema è composto comunemente da elementi, ma più in generale può contenere altri sistemi, e in questo caso è un metasistema, così come un processo di sistema può essere composto da altri processi, e in questo caso è un metaprocesso. La distinzione tra i livelli logici in cui opera la descrizione di sistema/processo è essenziale per non generare confusioni o paradossi.
Un ambito di descrizione dove la distinzione tra livelli logici è essenziale è nel campo della linguistica, lo studio dei linguaggi naturali (Italiano, Inglese et.) e artificiali, ovvero i linguaggi di programmazione (C, LISP, HTML etc.). Infatti se un libro sul C è scritto in inglese non c'è possibilità di confusione tra il linguaggio naturale narrante soggetto (inglese) e il linguaggio oggetto descritto (C), ma quando un libro in inglese parla dell'inglese, ad esempio un libro di linguistica inglese, si p0ssono presentate diversi problemi di confusione tra quando un termine inglese è utilizzato come metatermine del metalinguaggio soggetto e quando invece è un termine del linguaggio oggetto della descrizione. In questo caso l'uso dei metatermini tra linguaggio e metalinguaggio e la distinzione tra livelli logici di discorso è essenziale.
Nella teoria sistemica un sistema è composto comunemente da elementi, ma più in generale può contenere altri sistemi, e in questo caso è un metasistema, così come un processo di sistema può essere composto da altri processi, e in questo caso è un metaprocesso. La distinzione tra i livelli logici in cui opera la descrizione di sistema/processo è essenziale per non generare confusioni o paradossi.
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