venerdì 14 giugno 2013

il Tao della programmazione: Libro 7 - Saggezza Corporativa

Geoffrey James, 1987
Libro 7 - Saggezza Corporativa

Così parlò il maestro programmatore:
"Potete mostrare un programma a un dirigente, ma non potete renderlo un esperto di computer."

7.1

Un allievo chiese al maestro: "A oriente c'è una grande struttura ad albero che gli uomini chiamano `Sede della Ditta'. E' dilatata e sformata con vicepresidenti e contabili. Pubblica una moltitudine di promemoria, ognuno dei quali dice 'Andate là!' o 'Venite qua!' e nessuno sa cosa vogliono dire. Ogni anno vengono aggiunti nuovi nomi sui rami, ma tutti di nessuna utilità. Come può esistere un'entità così innaturale?"

Il maestro rispose: "Tu percepisci questa immensa struttura e sei disturbato dal fatto che non ha uno scopo razionale. Non riesci a trarre sollazzo dalle sue infinite giravolte? Non godi della facilità di programmare senza problemi sotto i suoi ospitevoli rami? Perchè la sua inutilità ti infastidisce?"

7.2

A oriente c'è uno squalo che è più grande di tutti gli altri pesci. Si trasforma in un uccello le cui ali sono come nuvole che riempiono il cielo. Quando quest'uccello si muove da un capo all'altro della terra, porta un messaggio dalla Sede della Ditta. Questo messaggio lo fa cadere tra la moltitudine dei programmatori, come un gabbiano che lascia il suo marchio sulla spiaggia. Poi l'uccello monta in groppa al vento, e, con il cielo azzurro alle spalle, ritorna a casa.

Il programmatore novizio fissa meravigliato l'uccello, perchè non lo capisce. Il programmatore medio teme l'attivo dell'uccello, perchè ha paura del suo messaggio. Il programmatore esperto continua a lavorare al terminale, perchè non sa che l'uccello è venuto e andato via.

7.3

Il Mago della Torre d'Avorio portò la sua ultima invenzione dal maestro programmatore perchè la esaminasse. Il mago fece entrare una grande scatola nera nell'ufficio del maestro, mentre il maestro aspettava in silenzio.

"Questa è una workstation multiuso integrata e distribuita", iniziò il mago, "progettata ergonomicamente con un sistema operativo proprietario, linguaggi di sesta generazione, e numerose interfacce utente ultramoderne. Ai miei assistenti sono state necessarie diverse centinaia di anni-uomo per costruirla. Non è stupefacente?"

Il maestro sollevò leggermente le sopracciglia. "E' davvero stupefacente, disse.

"La Sede della Ditta ha ordinato", continuò il mago, "che tutti usino questa workstation come piattaforma per i nuovi programmi. Siete d'accordo?"

"Certamente", rispose il maestro, "La farò trasportare al centro dati immediatamente!" E il mago tornò alla sua torre, molto compiaciuto.

Diversi giorni dopo, un novizio entrò nell'ufficio del maestro programmatore e disse, "Non riesco a trovare il listato per il mio nuovo programma. Sa dove potrebbe essere?"

"Sì", rispose il maestro, "i listati sono impilati sulla piattaforma nel centro dati."

7.4

Il maestro programmatore si muove da programma a programma senza paura. Nessun cambio di management può danneggiarlo. Non sarà licenziato, anche se il progetto è annullato. Perchè? E' tutt'uno con il Tao.

Il Tao della Programmazione: Libro 6

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