Chi conosce gli altri è sapiente,
chi conosce sé stesso è illuminato.
Chi vince gli altri è potente,
chi vince sé stesso è forte.
Chi sa contentarsi è ricco,
chi strenuamente opera attua i suoi intenti.
A lungo dura chi non si diparte dal suo stato,
ha vita perenne quello che muore ma non perisce.
"Se la razza umana sopravvive, ho il sospetto che gli uomini del futuro, guarderanno indietro alla nostra epoca illuminata come un vero e proprio Age of Darkness (Era dell'oscurità)... Si vedrà che quello che era considerato malattia era una delle forme in cui, attraverso la gente comune, la luce ha iniziato a irrompere nelle nostre fin troppo chiuse menti "
DOTTORE Come sta?
Il paziente indica il tubo da tracheotomia che ha nel collo
DOTTORE Mi scusi
Rendendosi conto che il paziente non può parlare,il dottore prende taccuino e matita e scrive
COME STA?
Il paziente prende taccuino e matita e scrive
NON SONO SORDO
LEI dovevi chiedermi che regalo volevo per il mio compleanno
LUI oh già. Dimenticavo. Che regalo vorresti?
LEI indovina
LUI la testa di Giovanni Battista
LEI non essere frivolo
LUI allora che cosa?
LEI il divorzio
LUI è troppo costoso
LEI oh tesoro ti prego
LUI vedrò quello che posso fare ma non posso promettere
LEI prometti che farai il possibile
LUI prometto
LEI bacio
LUI bacio
Prendi questa pillola | e urlerai un po' meno | ti porta via la vita | senza, stai più sereno
Fu nel decimo anno | che mangiai dei topi bolliti | ora che gli uomini azzanno | non li trovo così saporiti
LEI mi ami?
LUI sì ti amo
LEI più di tutto?
LUI sì più di tutto
LEI più di tutto al mondo?
LUI sì più di tutto al mondo
LEI ti piaccio?
LUI sì mi piaci
LEI ti piace stare vicino a me?
LUI sì mi piace stare vicino a te
LEI ti piace guardarmi?
LUI sì mi piace guardarti
LEI pensi che io sia stupida?
LUI no non penso che tu sia stupida
LEI pensi che io sia carina?
LUI sì penso che tu sia carina
LEI ti annoio?
LUI no non mi annoi
LEI ti piacciono le mie sopracciglia?
LUI si mi piacciono le tue sopracciglia
LEI molto?
LUI molto
LEI quale ti piace di più?
LUI se dico quale l’altra sarà gelosa
LEI lo devi dire
LUI sono tutt’e due squisite
LEI davvero?
LUI davvero
LEI ho delle belle ciglia?
LUI sì delle ciglia bellissime
LEI ti piace annusarmi?
LUI sì mi piace annusarti
LEI ti piace il mio profumo?
LUI sì mi piace il tuo profumo
LEI pensi che io abbia buon gusto?
LUI sì penso che tu abbia buon gusto
LEI pensi che abbia del talento?
LUI sì penso che tu abbia del talento
LEI non pensi che io sia pigra?
LUI no non penso che tu sia pigra
LEI ti piace toccarmi?
LUI sì mi piace toccarti
LEI pensi che io sia buffa?
LUI solo in un modo simpatico
LEI stai ridendo di me?
LUI no non sto ridendo di te
LEI mi ami davvero?
LUI sì ti amo davvero
LEI dì “TI AMO”
LUI ti amo
LEI hai voglia di abbracciarmi?
LUI sì ho voglia di abbracciarti, e stringerti, e coccolarti, e amoreggiare con te
LEI va tutto bene?
LUI sì va tutto bene
LEI giura che non mi lascerai mai?
LUI giuro che non ti lascerò mai, mi faccio una croce sul cuore e che possa morire se non dico la verità
La carta mostra una torre che viene bruciata, distrutta, annientata. Un uomo e una donna si stanno lanciando non perché lo vogliano, ma perché non hanno scelta. Sullo sfondo si vede una figura trasparente, in meditazione: rappresenta la consapevolezza testimoniante. In questo momento potresti sentirti alquanto scombussolato, come se ti mancasse il terreno sotto i piedi. Il tuo senso di sicurezza è stato sfidato, e la tendenza naturale è cercare di aggrapparsi a qualsiasi cosa. Ma questo terremoto interiore è necessario e importantissimo se lasci che accada, emergerai dalle macerie più forte e disponibile a nuove esperienze. Dopo il fuoco, la terra è più compatta; dopo la tempesta, l'aria è limpida. Cerca di osservare la distruzione con distacco, quasi accadesse a qualcun altro. Di' di sì al processo, andandogli incontro.
Ciò che la meditazione fa lentamente, un urlo del Maestro, inaspettatamente, in una situazione in cui il discepolo sta ponendo una domanda, e all'improvviso il Maestro balza in piedi e urla, o picchia il discepolo, o lo butta fuori dalla porta, o gli salta addosso, questi metodi non erano mai stati usati. Furono frutto del puro genio creativo di Ma Tzu, ed egli fece illuminare moltissime persone. A volte sembra così ridicolo: getta fuori dalla finestra di una casa a due piani un uomo, venuto a chiedere su cosa meditare. E non solo Ma Tzu lo getta fuori dalla finestra, salta dopo di lui, gli cade addosso, si siede sul suo petto e gli chiede: “Hai capito?!” E il poveretto risponde: “Sì”, perché se dicesse di no potrebbe tornare a picchiarlo o chissà cos'altro farebbe. Gli basta: ha il corpo fratturato, e Ma Tzu, seduto sul petto gli chiede: “Hai capito?!”. E di fatto quell'uomo ha compreso: è stato tutto così improvviso, istantaneo non se lo sarebbe mai immaginato.
5. Un problema collegato a questo nell'evoluzione della comunicazione riguarda l'origine di ciò che Korzybski ha chiamato la relazione mappa-territorio: il fatto che un messaggio, di qualunque genere, non consiste degli oggetti che esso denota ("La parola 'gatto' non ci può graffiare"). Il linguaggio, piuttosto, sta con gli oggetti che denota in una relazione paragonabile a quella esistente tra la mappa e il territorio. La comunicazione enunciativa, così come si presenta a livello umano, è possibile solo in seguito allo sviluppo di un insieme complesso di regole metalinguistiche (ma non verbalizzate) che governano le relazioni tra parole e proposizioni da una parte e oggetti ed eventi dall'altra. È quindi opportuno indagare sull' evoluzione di tali regole metalinguistiche e/o metacomunicative a un livello preumano e pre-verbale.
Da ciò che si è detto fin qui risulta che il gioco è un fenomeno in cui le azioni di 'gioco' sono collegate a, o denotano, altre azioni di 'non gioco'. Di conseguenza, nel gioco ci s'imbatte in un esempio di segnali che stanno per altri eventi, e quindi risulta chiaro che l'evoluzione del gioco può essere stata una tappa importante nell'evoluzione della comunicazione.
Qual è la struttura che connette
il granchio con l’aragosta,
l'orchidea con la primula
e tutti quattro con me?
E me con voi?
E tutti noi
con l’ameba da una parte
e lo schizofrenico dall’altra?
"I maggiori problemi nel mondo risultano dalla differenza tra come funziona la natura e come la gente pensa."
A very schematic view of the history of umanity;poorlydrawnlines
E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio
Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime.
Agostino d'Ippona
Avrei voluto mettermi a piangere forte, ma non potevo. Non avevo più l'età per versare lacrime, avevo fatto troppe esperienze. Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. È una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno la capirebbe. È una tristezza che non può prendere forma, si accumula quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento.
Una volta, quando ero più giovane, avevo provato a esprimerla a parole. Ma non ne avevo trovata una che potesse trasmettere il mio sentimento ad altri, anzi nemmeno a me stesso, così avevo rinunciato. E avevo chiuso sia le mie parole sia il mio cuore. La tristezza troppo profonda non può prendere la forma delle lacrime.
Murakami Haruki, La fine del mondo e il paese delle meraviglie
"Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni."
Alce Nero, 1890
Tra la notte che cessa
e l'inizio del giorno,
il mio cuore ha urgenza
della tua nostalgia.
Non è che ti desideri
o ti voglia avere,
o in sogno, volando, baci
il sogno di vederti.
Vuole solo nostalgia di te;
ama il ricordarti, e non
l'ombra della verità
o il corpo dell'illusione.