lunedì 19 agosto 2013

carattere del Tao nazionale - II

Venn diagram: Symmetric difference of two sets
MORALE E CARATTERE NAZIONALE

DIFFERENZE CHE È LEGITTIMO ASPETTARSI TRA GRUPPI NAZIONALI

L'esame di casi ad hoc nel processo ora tenuto contro il 'carattere nazionale' ha limitato drasticamente l'estensione di questo concetto. Ma le conclusioni di questo esame non  sono soltanto negative: limitare l'estensione di un concetto è quasi come definirlo.
Abbiamo arricchito la nostra attrezzatura di uno strumento importantissimo: la tecnica di descrizione del carattere comune (o 'massimo comun divisore') degli individui di una comunità umana in termini di aggettivi bipolari. Invece di lasciarci prendere dallo sconforto di fronte alla profonda differenziazione delle nazioni, assumeremo le dimensioni di questa differenziazione come indici del carattere nazionale. Non contentandoci più di dire: «I tedeschi sono sottomessi» o «Gli inglesi sono riservati», useremo espressioni del tipo 'autoritario-sottomesso' quando possa essere dimostrata la presenza di relazioni di questo tipo. Analogamente non faremo riferimento all'« elemento paranoico del carattere tedesco», a meno che non possiamo dimostrare che per 'paranoico' intendiamo una qualche caratteristica bipolare delle relazioni fra tedeschi o fra tedeschi e stranieri. Non descriveremo le varietà del carattere definendo un dato carattere in termini della sua posizione in un continuo fra autorità assoluta e sottomissione assoluta; cercheremo invece di usare per le nostre descrizioni certi continui del tipo «grado d'interesse per, o disposizione verso, autorità-sottomissione».
Finora abbiamo dato solo un elenco molto breve di caratteristiche bipolari: autorità-sottomissione, assistenza-dipendenza ed esibizionismo-ammirazione. Alla mente del lettore si sarà certamente affacciata una critica sopra tutte le altre, e cioè, in breve, che tutte e tre queste caratteristiche sono chiaramente presenti in tutte le culture occidentali. Pertanto, prima che il nostro metodo possa rivelarsi utile, dobbiamo cercare di svilupparlo, per fargli acquisire una portata e una capacità discriminatoria sufficienti a differenziare le culture occidentali l'una dall'altra.
A mano a mano che questo quadro concettuale si svilupperà, molti altri ampliamenti e discriminazioni saranno senza dubbio introdotti. In questo lavoro ci occuperemo soltanto di tre tipi siffatti di ampliamento.

Alternative alla bipolarità

Quando abbiamo fatto ricorso alla bipolarità come mezzo per trattare della differenziazione all'interno della società pur mantenendo una qualche nozione di struttura di carattere comune, abbiamo considerato solo la possibilità di differenziazione bipolare semplice. Questa configurazione è certo assai comune nelle culture occidentali; si consideri per esempio: repubblicano-democratico, Sinistra-Destra (in politica), maschio-femmina, Dio-Diavolo, e così via. Questi popoli tendono addirittura a imporre una struttura binaria a fenomeni che per loro natura duali non sono (la gioventù viene contrapposta alla vecchiaia, il lavoro al capitale, lo spirito alla materia), e in generale mancano dell'organizzazione strumentale per trattare sistemi triangolari; così ad esempio l'insorgere di un qualunque 'terzo' partito è sempre considerato una minaccia per l'organizzazione politica anglosassone. Tuttavia questa spiccata tendenza verso i fenomeni duali non dovrebbe impedirci di accorgerci del presentarsi di altre configurazioni.
Vi è ad esempio nelle comunità inglesi una tendenza molto interessante alla formazione di sistemi ternari, come genitori-governante-bambino, re-ministri-popolo, ufficiali-sottufficiali-soldati. Benché i precisi temi di relazione in questi sistemi ternari siano ancora da analizzare, è importante notare che questi sistemi, che chiamo «ternari», non sono né 'gerarchie semplici' né 'triangoli'. Per gerarchia pura intenderei un sistema seriale tra i cui membri non intervengono relazioni dirette quando essi sono separati dalla presenza di qualche altro membro; in altre parole, sistemi in cui l'unica comunicazione tra A e C passa per B. Per triangolo intenderei un sistema tripolare senza proprietà seriali. Il sistema temario genitori-governante-bambino, d'altra parte, è assai diverso da entrambe queste forme: contiene elementi seriali, ma tra il primo e il terzo membro interviene un contatto diretto. In sostanza la funzione del membro intermedio è di istruire e disciplinare il terzo nelle forme di comportamento che questi dovrebbe adottare nei suoi contatti col primo. La governante insegna al bambino come comportarsi coi genitori, proprio come il sottufficiale istruisce e disciplina il soldato nel suo comportamento verso gli ufficiali. Per usare una terminologia psicoanalitica, il processo di introiezione si effettua indirettamente, e non mediante l'urto diretto della personalità dei genitori sul bambino. I contatti diretti tra il primo e il terzo membro sono, d'altro canto, assai importanti. A questo proposito possiamo citare l'importantissimo rituale giornaliero dell'esercito inglese, in cui l'ufficiale di picchetto chiede ai soldati e ai sottufficiali riuniti se vi sono lamentele.
È certo che qualunque discussione esauriente del carattere inglese dovrebbe tener conto delle configurazioni ternarie, oltre che di quelle bipolari.


Temi simmetrici

Finora abbiamo considerato soltanto quelle che abbiamo chiamato strutture 'complementari' di relazione, in cui le forme di comportamento a un estremo della relazione sono diverse dalle forme di comportamento all'altro estremo, ma in quelle si ingranano (autorità-sottomissione, ecc.). Esiste però tutta una categoria di comportamenti interpersonali umani che non si conformano a questa descrizione. Oltre alle strutture complementari contrapposte, si deve riconoscere 1'esistenza di una serie di strutture simmetriche, in cui gli individui reagiscono a ciò che fanno gli altri facendo essi stessi qualcosa di simile. In particolare si devono considerare quelle forme di competizione in cui l'individuo o il gruppo A è stimolato a rafforzare un qualsiasi tipo di comportamento quando noti un rafforzamento dello stesso tipo di comportamento (o una miglior riuscita derivante da quel tipo di comportamento) nell'individuo o gruppo B.
C'è un contrasto assai profondo fra tali sistemi di comportamento competitivo e i sistemi complementari autorità-sottomissione, contrasto che assume un grandissimo significato in qualunque discussione sul carattere nazionale. Nell'impegno complementare lo stimolo che spinge A ad accrescere i suoi sforzi è la relativa debolezza di B; se si vuol far sì che A desista o si sottometta, gli si deve dimostrare che B è più forte di lui. In effetti la struttura del carattere complementare può essere riassunta nell'espressione 'spavaldocodardo', che implica la combinazione di queste caratteristiche nella personalità. I sistemi competitivi simmetrici, d'altra parte, sono un opposto, in senso funzionale, quasi esatto rispetto a quelli complementari. Qui lo stimolo che provoca un maggiore sforzo in A è la vista di una maggior forza o maggiore sforzo in B; e viceversa se si dimostra ad A che B è in realtà debole, A rallenterà i suoi sforzi.
È probabile che queste differenti strutture siano ambedue latenti in tutti gli esseri umani; ma è chiaro che chiunque si comporti nei due modi allo stesso tempo rischierà confusione e conflitti interni. Di conseguenza nei vari gruppi nazionali si sono sviluppati metodi diversi per risolvere questa discrepanza. In Inghilterra e in America, dove bambini e adulti si trovano di fronte a una barriera quasi continua di disapprovazione ogni volta che agiscono secondo strutture di tipo complementare, gli individui sono inevitabilmente portati ad accettare l'etica del fair play: quando reagiscono allo stimolo delle difficoltà, non sono capaci, senza sentirsi in colpa, di colpire chi sta avendo la peggio. Per il morale degli inglesi Dunkerque fu uno stimolo, non una causa di avvilimento.
In Germania, viceversa, sembra che questi clichés manchino, e la comunità è principalmente organizzata sulla base di una gerarchia complementare in termini di autoritàsottomissione. Il comportamento autoritario è nettamente e chiaramente sviluppato; ciò nonostante il quadro non è del tutto chiaro e richiede un'indagine più approfondita. C'è da dubitare che una pura gerarchia di autorità-sottomissione possa mai costituire un sistema stabile. Sembra che, nel caso della Germania, il polo di sottomissione della struttura sia dissimulato, così che un comportamento apertamente remissivo vi è proibito quasi altrettanto severamente che in America o in Inghilterra: in luogo della sottomissione si trova una specie di impassibilità da parata.
Un'indicazione sul meccanismo che modifica e rende tollerabile la parte dei subordinati, ci viene dalle interviste effettuate per uno studio da poco cominciato sulla storia personale di alcuni cittadini tedeschi. Uno di questi narrò com'era stato diverso il trattamento che aveva ricevuto da ragazzo a casa sua nella Germania meridionale da quello che aveva ricevuto sua sorella. Disse che da lui si pretendeva molto di più mentre a sua sorella si permetteva di sottrarsi alla disciplina; e che, mentre da lui ci si aspettava che scattasse sull'attenti e obbedisse puntualmente, a sua sorella era concessa una libertà assai maggiore. L'intervistatore cominciò subito a cercare la presenza di gelosia tra fratello e sorella, ma l'intervistato dichiarò che obbedire era per i ragazzi un onore più grande: « Dalle ragazze non ci si aspetta granché» disse. «Ciò che si riteneva dovessimo fare noi (i ragazzi) era molto serio, poiché dovevamo essere preparati alla vita». Un interessante capovolgimento del noblesse oblige.

Combinazioni di temi

Tra i temi complementari ne abbiamo nominati solo tre (autorità-sottomissione, esibizionismo-ammirazione, assistenza-dipendenza), ma questi tre basteranno a illustrare il tipo di ipotesi verificabili alle quali si può giungere descrivendo il carattere nazionale tramite i suddetti binomi.
Poiché, evidentemente, tutti e tre questi temi intervengono in tutte le culture occidentali, le differenze possibili da nazione a nazione sono riconducibili solo alle proporzioni e ai modi in cui i temi sono combinati. È verosimilmente assai difficile individuarne le proporzioni, se non quando le differenze siano molto rilevanti. Possiamo avere l'intima persuasione che i tedeschi siano più orientati verso l'autorità-sottomissione che non gli americani, ma la dimostrazione di questa certezza è presumibilmente cosa difficile. È probabile che valutare le differenze nel grado di sviluppo dell' esibizionismo-ammirazione o dell' assistenza-dipendenza nelle diverse nazioni sarà, in effetti, del tutto impossibile.
Se, tuttavia, consideriamo i modi in cui questi temi possono combinarsi tra loro, troviamo nette differenze qualitative, suscettibili di facile verifica. Supponiamo che tutti e tre questi temi siano sviluppati in tutte le relazioni di tutte le culture occidentali e, procedendo da quest'ipotesi, consideriamo quali parti sostengano i vari individui.
Da un punto di vista logico, è possibile che in un dato ambiente culturale A sia autoritario ed esibizionista, e B sottomesso e ammiratore; mentre in un'altra cultura X può essere autoritario e ammiratore, e Y sottomesso ed esibizionista.
È facile fornire esempi di questo genere di contrasto. Così si può osservare che mentre i nazisti autoritari si pavoneggiano davanti alla popolazione, lo zar di Russia manteneva un corpo di ballo privato, e Stalin esce dalla sua clausura solo per passare in rivista le truppe. Potremmo forse descrive il rapporto tra partito nazista e popolazione nel modo seguente:


                         Partito
                                                                              Popolazione
                        Autorità                                                                           Sottomissione
                        Esibizionismo                                                                 Ammirazione
 

Mentre lo zar e il suo corpo di ballo si potrebbero descrivere così:

                         Zar
                                                                                   Corpo di ballo
                       Autorità                                                                            Sottomissione
                      Ammirazione                                                                   Esibizionismo

Poiché questi esempi europei sono abbastanza poco provati, mette conto a questo punto dimostrare il verificarsi di tali differenze mediante la descrizione di una differenza etnografica piuttosto sorprendente che è stata documentata più compiutamente. In Europa, dove tendiamo ad associare un comportamento assistenziale alla superiorità sociale, ci costruiamo la nostra simbologia paterna in conformità a questo atteggiamento: il nostro Dio, o il nostro re, è il 'padre' del popolo. A Bali, invece, gli dèi sono i 'figli' del popolo, e quando un dio parla per bocca di una persona in trance, si rivolge a chiunque ascolti come a un 'padre'. Analogamente il ragià è sajaganga ('viziato' come un bambino) dal suo popolo. Ai balinesi, inoltre, piace moltissimo far sostenere ai bambini la parte di dio-danzatore; nella mitologia il principe perfetto è raffinato e narcisista. Dunque la struttura balinese può essere riassunta così:

                      Condizione sociale superiore                                    Condizione sociale inferiore
                      Dipendenza                                                                  Assistenza
                      Esibizionismo                                                              Ammirazione

Da questo diagramma seguirebbe non solo che il balinese ritiene che dipendenza ed esibizionismo si accompagnino in modo naturale con una posizione sociale superiore, ma anche che il balinese non combinerà facilmente assistenza ed esibizionismo (cioè Bali non conosce affatto quella munificenza ostentata caratteristica di tanti popoli primitivi) o si troverà imbarazzato se il contesto lo costringerà a tentare tale combinazione.
Per quanto non sia possibile costruire con la medesima sicurezza i diagrammi corrispondenti per le nostre culture occidentali, conviene tentare di farlo per il rapporto genitori-figlio nelle culture inglese, americana e tedesca. C'è però ancora una complicazione da affrontare; quando si considerano i rapporti tra genitore e figlio invece di quelli tra principe e popolazione, si deve tenere specificamente conto dei cambiamenti subiti dalla struttura a mano a mano che il figlio cresce. L'assistenza-dipendenza è senza dubbio un tema dominante nella prima infanzia, ma successivamente vari meccanismi modificano questa estrema dipendenza e introducono una certa indipendenza psicologica.
Nelle classi inglesi superiori e medie il sistema si potrebbe descrivere con questo diagramma:


 Genitori               Figli
 Autorità           Sottomissione (modificata dal sistema'ternario' con la governante)
Assistenza        Dipendenza (la dipendenza interrotta dalla separazione: i bambini mandati

                            a scuola)
Esibizionismo  Ammirazione (i bambini durante i pasti ascoltano in silenzio)

In America invece sembra che la corrispondente struttura sia la seguente:

Genitori                 Figli
Autorità (tenue)   Sottomissione (tenue)
Assistenza            Dipendenza
Ammirazione       Esibizionismo

E questa struttura differisce da quella inglese non solo nell'inversione dei ruoli nel rapporto ammirazione-esibizionismo, ma anche nel contenuto dell'esibizionismo: il bambino americano è incoraggiato dai genitori a ostentare la sua indipendenza. Di solito il processo di svezzamento psicologico non si attua mandando il bambino in un collegio: al contrario l'esibizionismo del bambino è contrapposto alla sua indipendenza finché quest'ultima è neutralizzata. Partendo da questa manifestazione iniziale d'indipendenza l'individuo può talvolta giungere in seguito, nella sua vita di adulto a ostentare capacità di assistenza, e sua moglie e la sua famiglia divengono in qualche misura le 'prove' di tale capacità.
Benché il corrispondente schema tedesco somigli probabilmente a quello americano nella distribuzione dei ruoli complementari abbinati, esso ne differisce sicuramente in questo: che l'autorità del padre è qui molto più energica e salda, e inoltre, e specialmente, perché il contenuto dell'esibizionismo del bambino è affatto diverso. Quest'ultimo infatti viene dall'autorità portato a manifestare una posizione di eterno 'attenti' che sostituisce il comportamento apertamente sottomesso. Quindi, mentre nel carattere americano l'esibizionismo è incoraggiato dal genitore come metodo di svezzamento psicologico, per il tedesco la sua funzione e il suo contenuto sono affatto diversi.
Differenze di quest'ordine, che c'è da aspettarsi siano presenti in tutte le nazioni europee, sono probabilmente alla base dei nostri ingenui, e spesso scortesi, commenti sulle altre nazioni. Esse possono, in realtà, rivestire notevole importanza nel meccanismo delle relazioni internazionali, in quanto la loro comprensione potrebbe dissipare alcuni dei nostri malintesi. All'occhio di un americano, l'inglese appare molto spesso 'arrogante', mentre, all'occhio di un inglese, l'americano appare 'spaccone'. Se potessimo dimostrare con precisione quanta verità e quanta distorsione vi siano in queste impressioni, ciò potrebbe costituire un reale contributo alla cooperazione tra gli alleati.
Nei termini dei precedenti diagrammi, l"arroganza' dell'inglese sarebbe dovuta alla combinazione di autorità ed esibizionismo. L'inglese, quando interpreta un qualche ruolo (il padre durante la colazione, il direttore di un quotidiano, il portavoce politico, il conferenziere, e via dicendo), ritiene anche di interpretare un molo dominante (e di poter decidere secondo canoni vaghi e astratti quale tipo di interpretazione fornire) che il pubblico può solo 'prendere o lasciare'. La sua arroganza gli appare 'naturale' o mitigata dalla sua umiltà al cospetto dei canoni astratti. Del tutto ignaro della possibilità che il suo comportamento venga preso per disprezzo del suo pubblico, egli è, viceversa, conscio solo di interpretare la sua parte così com'egli la concepisce. L'americano, però, non la vede così: a lui il comportamento 'arrogante' dell'inglese appare rivolto contro il pubblico, e, stando così le cose, il richiamo implicito a qualche canone astratto sembra solo aggiungere le beffe al danno.
Analogamente, il comportamento che un inglese interpreta come 'spaccone' in un americano non è aggressivo, benché l'inglese possa sentirsi sottoposto a una specie di confronto offensivo. Egli non sa che, in realtà, gli americani si comportano così solo con persone per cui provano simpatia e rispetto. In conformità all'ipotesi avanzata sopra, la struttura 'spaccona' deriva da quel curioso legame per il quale l'ostentazione dell'autosufficienza e dell'indipendenza viene contrapposta all'eccessiva dipendenza. Quando l'americano fa lo spaccone, sta cercando approvazione per la sua franca indipendenza; ma l'inglese sprovveduto interpreta questo comportamento come una specie di pretesa di autorità o di superiorità.
In questo modo, possiamo supporre che tutta l'atmosfera di una cultura nazionale possa differire da quella di un'altra, e che tali differenze possano essere abbastanza cospicue da portare a seri malintesi. Tuttavia è probabile che queste differenze non siano di natura così complessa da non essere suscettibili d'indagine. Ipotesi del tipo qui presentato si potrebbero facilmente verificare, e vi è urgente bisogno di una ricerca in questa direzione.

carattere del Tao nazionale - I

mercoledì 7 agosto 2013

il Te del Tao: LVIII - ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI

Elexxibux, Spiritual Orange
LVIII - ADATTARSI ALLE VICISSITUDINI

Quando il governo di tutto si disinteressa
il popolo è unito,
quando il governo in tutto si intromette
il popolo è frammentato.
La fortuna si origina dalla sfortuna,
la sfortuna si nasconde nella fortuna.
Chi ne conosce il culmine?
Quei che non corregge.
La correzione si converte in falsità,
il bene si converte in presagio di sventura
e ogni dì lo sconcerto del popolo
si fa più profondo e più durevole.
Per questo il santo
è quadrato ma non taglia,
è incorrotto ma non ferisce,
è diritto ma non ostenta,
è luminoso ma non abbaglia.

una Rosa nel Tao



21 07 2013


Intervista con Atropo

La signora Atropo?
Esatto, sono io.

Delle tre figlie della Necessità
Lei è quella con la fama peggiore.


Grossa esagerazione, poetessa mia.
Cloto tesse il filo della vita,
ma quel filo è sottile,
non è difficile tagliarlo.
Lachesi con la pertica ne fissa la lunghezza.
Non sono innocentine.

Però le forbici sono in mano Sua.
Giacché lo sono, ne faccio uso.

Vedo che anche ora, mentre conversiamo…
Sono lavorodipendente, questa è la mia natura.

Non si sente annoiata, stanca,
assonnata quantomeno di notte? No, davvero no?
Senza ferie, weekend, feste comandate
o almeno brevi pause per una sigaretta?

Ci sarebbero arretrati, e questo non mi piace.

Uno zelo inconcepibile.
Senza mai qualche riconoscimento,
premi, menzioni, coppe, medaglie?
Magari diplomi incorniciati?

Come dal barbiere? Molte grazie.

Qualcuno L’aiuta? E se sì, chi?
Un paradosso niente male – appunto voi mortali.
Svariati dittatori, numerosi fanatici.
Benché non sia io a costringerli.
Per loro conto si danno da fare.

Di sicuro anche le guerre devono rallegrarLa,
in quanto danno un bell’aiuto.

Rallegrami? È un sentimento sconosciuto.
Non sono io che invito a farle,
non sono io che ne guido il corso.
Ma lo ammetto: è grazie a loro soprattutto
che posso stare al passo.

Non le dispiace per i fili tagliati troppo corti?
Più corti, meno corti -
solo per voi fa la differenza.

E se uno più forte volesse sbarazzarsi di Lei
e provasse a mandarLa in pensione?

Non ho capito. Sii più chiara.

Riformulo la domanda: Lei ha un Superiore?
… Passiamo alla domanda successiva.

Non ne ho altre.
In tal caso, addio.
O per essere più esatti…
Lo so, lo so. Arrivederci.

giovedì 18 luglio 2013

Pienezza (Asso di Denari)


Questa figura si erge solitaria, silenziosa eppure pienamente all'erta. L'essere interiore è colmo di fiori che hanno la qualità della primavera e si rigenerano dovunque egli vada. Questa fioritura interiore e l'integrità che egli prova, gli permettono di muoversi senza alcun limite. Può muoversi in qualunque direzione - all'interno o all'esterno non fa alcuna differenza poiché la sua gioia e maturità non possono essere sminuite da fattori esterni. È arrivato a un tempo in cui si può espandere e centrare - l'alone bianco che lo circonda è insieme la sua luce e la sua protezione. Tutte le esperienze della vita l'hanno condotto a questo istante di perfezione. Quando prendi questa carta, sappi che questo momento porta con sé un dono, in compenso di un duro lavoro compiuto. Ora le tue basi sono solide e la buona sorte è tua, perché sono il risultato di ciò che hai sperimentato all'interno.

La distinzione tra l'erba e la fioritura è la stessa che esiste tra te che non sai di essere un buddha, e il momento in cui scopri di essere un buddha. Di fatto, non c'è modo di essere altrimenti. Buddha è una completa fioritura, è totalmente sbocciato. I suoi fiori di loto, i suoi petali, sono giunti a pienezza... Certo, essere tu stesso pregno di primavera è di gran lunga più bello delle gocce di rugiada autunnali che scivolano dalle foglie del loto. Questa è una delle cose più belle che si possano osservare: allorché le gocce di rugiada autunnali scivolano sulle foglie del loto, e risplendono all'alba simili a vere e proprie perle. Ovviamente, si tratta dell'esperienza di un istante. Col sorger del sole, quelle gocce evaporeranno. Questa bellezza momentanea di certo non può essere paragonata all'eterna primavera del tuo essere. Ti guardi alle spalle e, per quanto lontano possa arrivare il tuo sguardo, vedi che è sempre esistita. Guardi davanti a te e, per quanto lontano possa arrivare il tuo sguardo, resti sorpreso: è il tuo stesso essere. Ovunque ti trovi sarà con te, e i fiori continueranno a piovere su di te. Questa è la primavera spirituale!

free man in Tao


"The way I see it," he said
"You just can't win it..."
Everybody's in it for their own gain
You can't please 'em all
There's always somebody calling you down
I do my best
And I do good business
There's a lot of people asking for my time
They're trying to get ahead
They're trying to be a good friend of mine

I was a free man in Paris
I felt unfettered and alive
There was nobody calling me up for favors
And no one's future to decide
You know I'd go back there tomorrow
But for the work I've taken on
Stoking the star maker machinery
Behind the popular song

I deal in dreamers
And telephone screamers
Lately I wonder what I do it for
If l had my way
I'd just walk through those doors
And wander
Down the Champs Elysees
Going cafe to cabaret
Thinking how I'll feel when I find
That very good friend of mine

I was a free man in Paris
I felt unfettered and alive
Nobody was calling me up for favors
No one's future to decide
You know I'd go back there tomorrow
But for the work I've taken on
Stoking the star maker machinery
Behind the popular song.


mercoledì 17 luglio 2013

i grandi processi del Tao - IV


I GRANDI PROCESSI STOCASTICI.

5. NELL'EPIGENESI “DAL NULLA NASCE NULLA”.

Ho già osservato che l'epigenesi sta all'evoluzione come l'elaborazione di una tautologia sta al pensiero creativo. Nello sviluppo embriologico di una creatura non solo non vi è alcuna necessità di nuove informazioni o di cambiamenti di programma, ma l'epigenesi dev'essere in gran parte protetta dall'intrusione di nuove informazioni. Per ottenere ciò, il modo è quello di sempre. Lo sviluppo del feto dovrebbe seguire gli assiomi e i postulati depositati nel D.N.A. o altrove. Per usare i termini del capitolo 2, l'evoluzione e l'apprendimento sono necessariamente "divergenti" e imprevedibili, ma l'epigenesi dovrebbe essere convergente.
Ne segue che nel campo dell'epigenesi i casi in cui si avrà bisogno di nuove informazioni saranno rari e assai vistosi. Viceversa, vi potranno essere casi, quantunque patologici, in cui una mancanza o una perdita di informazione porta a gravi distorsioni dello sviluppo. In questo contesto, i fenomeni di simmetria e asimmetria offrono una ricca messe di esempi. Sotto questo aspetto le idee guida dell'embrione al suo primo stadio sono semplici e formali, sicch‚ la loro presenza o assenza è inconfondibile.
Gli esempi meglio conosciuti provengono dallo studio sperimentale dell'embriologia degli anfibi; qui discuterò alcuni fenomeni legati alla simmetria dell'uovo di rana. Ciò che si sa sulla rana vale probabilmente per tutti i vertebrati. Sembra che senza informazioni provenienti dal mondo esterno l'uovo di rana non fecondato non contenga le informazioni necessarie (cioè la "differenza" necessaria) per conseguire la simmetria bilaterale. L'uovo ha due poli differenziati: il polo "animale", dove predomina il protoplasma, e il polo "vegetale", dove predomina il tuorlo. Ma non vi è differenziazione tra i meridiani o linee di longitudine: in questo senso l'uovo ha una simmetria radiale.
La differenziazione dei poli animale e vegetale è stata sicuramente determinata dalla posizione dell'uovo nel tessuto follicolare o dal piano dell'ultima divisione cellulare nella produzione dei gameti; a sua volta, quel piano era stato probabilmente determinato dalla posizione occupata dalla cellula madre nel follicolo. Ma ciò non basta.
Senza una qualche differenziazione laterale tra i lati o meridiani dell'uovo non fecondato, questo non può 'sapere' o 'decidere' quale sarà il futuro piano mediano di simmetria della rana, che è dotata di simmetria bilaterale. L'epigenesi non può cominciare fino a quando un meridiano non è reso diverso da tutti gli altri. Per fortuna, sappiamo come viene fornita questa informazione cruciale: essa proviene, necessariamente, dal mondo esterno e consiste nel punto d'ingresso dello spermatozoo. Di solito lo spermatozoo entra nell'uovo un po' sotto l'equatore, e il meridiano che passa per i due poli e per il punto d'ingresso definisce il piano mediano della simmetria bilaterale della rana. La prima segmentazione dell'uovo segue questo meridiano, e il lato dell'uovo da cui entra lo spermatozoo diviene il lato ventrale della rana.
Inoltre, si sa che il messaggio occorrente non è contenuto nel D.N.A. o in altre parti complesse della struttura dello spermatozoo. Basta anche solo la puntura con una fibra di un pennello di peli di cammello: l'uovo si segmenterà e continuerà a svilupparsi, fino a diventare una rana adulta che salta e acchiappa le mosche. Naturalmente sarà aploide (cioè le mancherà metà del normale corredo cromosomico). Sarà sterile, ma per il resto sarà perfetta in tutto e per tutto.
A questo fine lo spermatozoo non è necessario: quello che serve è solo un "marcatore di differenza", quanto alla sua natura l'organismo non ha preferenze. Senza un qualche marcatore non vi sarà embrione. “Dal nulla nasce nulla”.
Ma la storia non finisce qui. La futura rana, anzi, già il giovanissimo girino, ha un'anatomia endodermica notevolmente asimmetrica. Come quasi tutti i vertebrati, la rana possiede una simmetria abbastanza precisa nell'ectoderma (pelle, cervello e occhi) e nel mesoderma (scheletro e muscoli dello scheletro), ma è fortemente asimmetrica nelle strutture endodermiche (intestino, fegato, pancreas, e così via). (Anzi, ogni creatura le cui anse intestinali si trovino in un piano diverso da quello mediano dev'essere asimmetrica sotto questo aspetto. Se osservate il ventre di un girino vedrete chiaramente, attraverso la pelle, l'intestino arrotolato su se stesso in una grande spirale).
Come è prevedibile, il "situs inversus" (cioè la condizione di simmetria inversa) si presenta nella rana, ma rarissimamente. Nella specie umana esso è ben noto e riguarda circa un individuo su un milione. Questi individui hanno lo stesso aspetto degli altri, ma all'interno essi sono alla rovescia: la parte destra del cuore alimenta l'aorta, mentre la sinistra alimenta i polmoni, e così via. Le cause di questa inversione non sono note, ma il fatto stesso che essa si presenti indica che l'asimmetria normale "non" è determinata dall'asimmetria delle molecole. Per invertire una parte qualunque dell'asimmetria chimica sarebbe necessario invertirle tutte, poichè‚ le molecole si devono adattare le une alle altre in modo corretto. L'inversione dell'intera chimica è impensabile e non potrebbe sopravvivere se non in un mondo invertito.
Resta quindi il problema della sorgente dell'informazione che determina l'asimmetria. Deve certamente esistere un'informazione che fornisce all'uovo istruzioni sull'asimmetria corretta (cioè statisticamente normale).
Per quanto ne sappiamo, dopo la fecondazione non vi è nessuna occasione in cui potrebbe essere fornita quest'informazione. L'ordine degli eventi è: primo, l'espulsione dalla madre, poi la fecondazione; dopo di che l'uovo è protetto da una massa gelatinosa per tutto il periodo della segmentazione e del primo sviluppo dell'embrione. In altre parole, l'uovo deve contenere l'informazione necessaria a determinare l'asimmetria già "prima" della fecondazione. Che forma deve avere questa informazione?
Nella discussione sulla natura della spiegazione, nel capitolo 2, ho osservato che nessun dizionario è in grado di definire le parole "destra" o "sinistra", cioè nessun sistema discreto arbitrario può risolvere la questione: l'informazione dev'essere ostensiva. Ora abbiamo la possibilità di scoprire come questo stesso problema viene risolto dall'uovo.
Credo che, in linea di principio, vi possa essere soltanto un genere di soluzione (e spero che qualcuno con un microscopio elettronico a scansione ne ricerchi le prove). La risposta deve trovarsi nell'uovo prima della fecondazione, e perciò dev'essere in forma tale da poter determinare la stessa asimmetria "qualunque sia il meridiano segnato dall'ingresso dello spermatozoo". Ne segue che ciascun meridiano, quale che sia la sua posizione, dev'essere asimmetrico e che tutti devono essere asimmetrici nello stesso senso.
Questa condizione è soddisfatta nel modo più semplice da una qualche sorta di "spirale di relazioni non quantitative o vettoriali". Tale spirale intersecherà ciascun meridiano obliquamente determinando in ciascuno la stessa differenza tra est e ovest.
Un problema simile sorge nella differenziazione degli arti bilaterali. Il mio braccio destro è un oggetto asimmetrico e un'immagine speculare formale del sinistro. Ma esistono alcuni rari individui mostruosi che hanno due braccia o un braccio biforcuto su un lato del corpo. In questi casi la coppia costituisce un sistema a simmetria bilaterale. Un componente sarà un braccio destro e l'altro un braccio sinistro ed essi saranno in posizione tale da costituire un'immagine speculare. Questa osservazione generale fu enunciata per la prima volta da mio padre intorno al 1890 e per molto tempo fu nota come "regola di Bateson". Egli riuscì a dimostrare la validità della sua regola in quasi tutti i phyla di animali attraverso una ricerca compiuta in tutti i musei e in molte collezioni private d'Europa e d'America. In particolare raccolse un centinaio di casi di siffatte aberrazioni nelle zampe dei coleotteri.
Io riesaminai questa faccenda, e dai dati originali di mio padre conclusi che egli aveva sbagliato a chiedersi: che cos'ha determinato questa ulteriore simmetria? Avrebbe dovuto chiedersi: che cos'ha determinato la "perdita" di asimmetria? Avanzai l'ipotesi che le forme mostruose fossero prodotte da una "perdita o dimenticanza" di informazione. La simmetria bilaterale richiede più informazione della simmetria radiale e l'asimmetria richiede più informazione della simmetria bilaterale. L'asimmetria di un arto laterale, per esempio di una mano, richiede un giusto orientamento in tre direzioni: la direzione verso il dorso della mano dev'essere diversa da quella verso il palmo; la direzione verso il pollice dev'essere diversa da quella verso il mignolo; la direzione verso il gomito dev'essere diversa da quella verso le dita. Queste tre direzioni devono essere combinate in modo corretto per costruire una mano "destra" invece di una mano "sinistra". Se una delle direzioni viene invertita, come quando la mano è riflessa in uno specchio, ne risulta un'immagine rovesciata. Ma se una delle tre differenziazioni è "perduta o dimenticata", l'arto potrà raggiungere solo la simmetria bilaterale.
In questo caso il postulato “dal nulla nasce nulla” diventa un po' più complesso: dall'asimmetria nasce la simmetria bilaterale quando viene perduta una discriminazione.













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