LIBRO I - PARTE I
Il Bardo del Momento della Morte
Istruzioni Concernenti il Secondo Stadio del Chikhai Bardo: La Chiara Luce Secondaria Vista Immediatamente Dopo la Morte
Così la Chiara Luce primordiale è stata riconosciuta e la Liberazione ottenuta. Ma se si teme che la Chiara Luce primordiale non sia stata riconosciuta, allora si può dare per certo che vi sarà un albeggiare sul defunto che è chiamato la Chiara Luce secondaria, che apparirà per la durata approssimativa di un pasto, dopo che l'ultimo respiro sarà stato esalato.
A seconda del buono o del cattivo karma, la forza vitale defluisce giù o nel nervo di destra o in quello di sinistra ed esce attraverso alcune aperture del corpo. Subentra allora una condizione di lucidità dello spirito.
Si dice che lo stato della Chiara Luce Primordiale perduri per il tempo di un pasto, dipendendo però dalle buone o cattive condizioni dei nervi ed anche dal fatto che sia stato in precedenza praticato o meno il confronto faccia a faccia.
Quando il principio di coscienza esce dal corpo, esso si chiede: “Sono morto o non sono morto?” Ma non è in grado di stabilirlo. Vede i suoi parenti ed i suoi conoscenti come era abituato a vederli prima. E ne sente anche il pianto. Le terrificanti illusioni karmiche non sono ancora comparse. E nemmeno sono comparse le spaventose apparizioni o esperienze causate dai Signori della Morte.
Durante questo intervallo le istruzioni devono essere applicate dal Lama o dal lettore:
Ci sono dei devoti che si trovano allo stadio perfezionato ed altri che sono allo stadio di visualizzazione. Se si tratta di un devoto nello stadio perfezionato, allora si deve chiamarlo tre volte per nome e ripetere di continuo le istruzioni summenzionate del confronto faccia a faccia con la Chiara Luce. Se si tratta di un devoto allo stadio di visualizzazione, allora si legga per lui la descrizione introduttiva ed il testo della Meditazione sulla sua divinità tutelare, e poi si dica:
“Oh, nobile essere, medita sulla tua divinità tutelare (ed il nome di questa deve essere pronunciato dal lettore). Non farti distrarre. Concentra con ardore il tuo spirito sulla tua divinità protettrice. Medita su di lei come se fosse il riflesso della luna nell‟acqua, visibile ma pure inesistente. Medita su di lei come se fosse un essere con un corpo fisico.”
Così dicendo il lettore imprimerà ciò.
Se il defunto è una persona comune, si dica:
“Medita sul Grande Signore Compassionevole.”
Posti così in confronto faccia a faccia anche quelli che non si aspetterebbero di riconoscere il Bardo saranno senza alcuna esitazione in grado di riconoscerlo.
Le persone che in vita si sono confrontate faccia a faccia con la Realtà per mezzo di un guru, ma che non hanno familiarizzato con essa, non saranno in grado di riconoscere con chiarezza il Bardo da sole. Un guru o un fratello della Fede dovrà imprimere vividamente tali persone.
Ci possono anche essere quelli che, pur avendo familiarizzato con gli insegnamenti possono, a causa della violenza della malattia che ne ha determinato la morte, essere mentalmente incapaci di resistere alle illusioni. Anche per loro, queste istruzioni sono assolutamente necessarie.
Ancora, ci sono quelli che, anche se avevano precedentemente familiarizzato con gli insegnamenti, si sono meritate di passare ad uno stato di esistenza miserabile a causa della rottura di voti o per non aver compiuto con onestà degli obblighi essenziali. Per costoro queste istruzioni sono indispensabili.
Se il primo stadio del sentiero del Bardo è stato riconosciuto al volo, tanto meglio. Altrimenti, attraverso l'applicazione di questo diverso richiamo del defunto, mentre è nel secondo stadio del Bardo, il suo intelletto sarà risvegliato ed otterrà la Liberazione.
Mentre è nel secondo stadio del Bardo, il corpo del defunto è nello stato chiamato il brillante corpo illusorio (il corpo astrale dei teosofi).
Non rendendosi conto se sia morto o meno, il defunto raggiunge uno stato di lucidità. Se le istruzioni vengono applicate con successo al defunto mentre egli è in questo stato, allora, attraverso l‟incontro con la Realtà Madre e con la Visione Personale delle forme pensiero, il karma non potrà esercitare il suo controllo. Come i raggi del sole scacciano le tenebre, la Chiara Luce sul Sentiero scaccia il potere del karma.
Quello che è chiamato il secondo stadio del Bardo sorge sopra il corpo-mentale. Il "Conoscente" resta dentro i luoghi in cui sono state confinate le sue attività. Se in questo momento, questo speciale insegnamento viene applicato in modo efficace, allora l'obiettivo sarà stato raggiunto; perché le illusioni karmiche non saranno arrivate in tempo per trascinare di qua e di là il defunto distogliendolo dal suo obiettivo che è l'Illuminazione.
A seconda del buono o del cattivo karma, la forza vitale defluisce giù o nel nervo di destra o in quello di sinistra ed esce attraverso alcune aperture del corpo. Subentra allora una condizione di lucidità dello spirito.
Si dice che lo stato della Chiara Luce Primordiale perduri per il tempo di un pasto, dipendendo però dalle buone o cattive condizioni dei nervi ed anche dal fatto che sia stato in precedenza praticato o meno il confronto faccia a faccia.
Quando il principio di coscienza esce dal corpo, esso si chiede: “Sono morto o non sono morto?” Ma non è in grado di stabilirlo. Vede i suoi parenti ed i suoi conoscenti come era abituato a vederli prima. E ne sente anche il pianto. Le terrificanti illusioni karmiche non sono ancora comparse. E nemmeno sono comparse le spaventose apparizioni o esperienze causate dai Signori della Morte.
Durante questo intervallo le istruzioni devono essere applicate dal Lama o dal lettore:
Ci sono dei devoti che si trovano allo stadio perfezionato ed altri che sono allo stadio di visualizzazione. Se si tratta di un devoto nello stadio perfezionato, allora si deve chiamarlo tre volte per nome e ripetere di continuo le istruzioni summenzionate del confronto faccia a faccia con la Chiara Luce. Se si tratta di un devoto allo stadio di visualizzazione, allora si legga per lui la descrizione introduttiva ed il testo della Meditazione sulla sua divinità tutelare, e poi si dica:
“Oh, nobile essere, medita sulla tua divinità tutelare (ed il nome di questa deve essere pronunciato dal lettore). Non farti distrarre. Concentra con ardore il tuo spirito sulla tua divinità protettrice. Medita su di lei come se fosse il riflesso della luna nell‟acqua, visibile ma pure inesistente. Medita su di lei come se fosse un essere con un corpo fisico.”
Così dicendo il lettore imprimerà ciò.
Se il defunto è una persona comune, si dica:
“Medita sul Grande Signore Compassionevole.”
Posti così in confronto faccia a faccia anche quelli che non si aspetterebbero di riconoscere il Bardo saranno senza alcuna esitazione in grado di riconoscerlo.
Le persone che in vita si sono confrontate faccia a faccia con la Realtà per mezzo di un guru, ma che non hanno familiarizzato con essa, non saranno in grado di riconoscere con chiarezza il Bardo da sole. Un guru o un fratello della Fede dovrà imprimere vividamente tali persone.
Ci possono anche essere quelli che, pur avendo familiarizzato con gli insegnamenti possono, a causa della violenza della malattia che ne ha determinato la morte, essere mentalmente incapaci di resistere alle illusioni. Anche per loro, queste istruzioni sono assolutamente necessarie.
Ancora, ci sono quelli che, anche se avevano precedentemente familiarizzato con gli insegnamenti, si sono meritate di passare ad uno stato di esistenza miserabile a causa della rottura di voti o per non aver compiuto con onestà degli obblighi essenziali. Per costoro queste istruzioni sono indispensabili.
Se il primo stadio del sentiero del Bardo è stato riconosciuto al volo, tanto meglio. Altrimenti, attraverso l'applicazione di questo diverso richiamo del defunto, mentre è nel secondo stadio del Bardo, il suo intelletto sarà risvegliato ed otterrà la Liberazione.
Mentre è nel secondo stadio del Bardo, il corpo del defunto è nello stato chiamato il brillante corpo illusorio (il corpo astrale dei teosofi).
Non rendendosi conto se sia morto o meno, il defunto raggiunge uno stato di lucidità. Se le istruzioni vengono applicate con successo al defunto mentre egli è in questo stato, allora, attraverso l‟incontro con la Realtà Madre e con la Visione Personale delle forme pensiero, il karma non potrà esercitare il suo controllo. Come i raggi del sole scacciano le tenebre, la Chiara Luce sul Sentiero scaccia il potere del karma.
Quello che è chiamato il secondo stadio del Bardo sorge sopra il corpo-mentale. Il "Conoscente" resta dentro i luoghi in cui sono state confinate le sue attività. Se in questo momento, questo speciale insegnamento viene applicato in modo efficace, allora l'obiettivo sarà stato raggiunto; perché le illusioni karmiche non saranno arrivate in tempo per trascinare di qua e di là il defunto distogliendolo dal suo obiettivo che è l'Illuminazione.
dalla versione di W.Y. Evans - Wentz
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