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martedì 16 novembre 2010

il Te del Tao: IX - TENDERE ALL'INCOLORE


IX - TENDERE ALL'INCOLORE

Chi colma ciò che possiede
meglio farebbe a desistere,
chi batte a fino ciò che è appuntito
non lo mantiene a lungo intatto.
Un palazzo colmo d'oro e di gemme
non si può conservare,
chi si fa arrogante perché ricco e nobile
procura da sé la sua rovina.
Ad opera compiuta ritrarsi
è la Via del Cielo.
Antennae galaxies; Hubble - ESA

giovedì 4 novembre 2010

Tao: la Via dell'acqua che scorre

©2009 Hougaard Malan
Il sommo bene è come l'acqua:
l'acqua ben giova alle creature e non contende,
resta nel posto che gli uomini disdegnano.
Per questo è quasi simile al Tao.

La parola Tao significa “la via”. Non si può dire niente sulla meta: rimane elusiva, inesprimibile, ineffabile. Ma si può dire qualcosa sulla via. Il Buddha diceva: “I buddha possono solo mostrarti la via. Se segui il sentiero, arriverai alla verità”. La verità dev’essere una tua esperienza. Nessuno può definire la verità, ma si può definire la via, si può chiarire la via. Il maestro non può darti la verità, ma può darti la via. E quando sai che la via esiste, tutto ciò che devi fare è percorrerla.
La parola Tao significa semplicemente “La via”. Noi siamo nel Tao, in quale altro luogo potremmo essere? Vivere è essere sulla via. Vivere è vivere nel divino. Respirare è respirare nel divino. In quale altro modo potremmo essere? Ma proprio come il pesce vive nell’oceano ed è totalmente inconsapevole dell’oceano, noi viviamo nel Tao e siamo totalmente inconsapevoli del Tao. Di fatto è talmente ovvio, ecco perché ne siamo totalmente inconsapevoli. Noi siamo sulla via, siamo nel divino, viviamo nel Tao e mediante il Tao, ma non ne siamo consapevoli. Il Tao esiste, perché senza il Tao gli alberi non crescerebbero, le stelle non si muoverebbero, il sangue non circolerebbe e non potremmo respirare. La vita scomparirebbe.
La vita può esistere solo se è sostenuta da una legge fondamentale. La vita può esistere solo se è sorretta da qualcosa. Osserva l’ordine immenso presente nell’esistenza. Non è un caos, è un cosmo. Che cosa la rende un cosmo? Perché c’è tanta armonia? Deve esserci una legge che mantiene questa armonia, che la fa fluire, che mantiene ogni cosa in sintonia. Ma noi non ne sappiamo niente. Non sappiamo niente neppure del nostro stesso essere e tramite il nostro essere siamo uniti al Tao. È l’oceano della vita che ci circonda. È fuori e dentro di noi, la pura essenza. È l’esistenza, è lo spirito primario. Nessun nome riesce a contenerlo. Tutti i nomi possono essere suoi e nessuna forma gli appartiene, perché tutte le forme sono sue forme. Il Tao esiste in milioni di forme. Nell’albero è verde e nel fiore è rosso. Nell’uomo è uomo, nel pesce è pesce. È la medesima legge.

Il Tao crede che tu debba metterti al passo con l’esistenza, permettendo alle cose di accadere spontaneamente, senza forzare in alcun modo il tuo cammino, senza spingere in alcun modo lo scorrere del fiume. Il Tao dice: “Non devi avere fretta perché hai a disposizione l’eternità. Getta i semi al momento giusto e aspetta: arriverà la primavera, così come arriva da sempre. Quando arriverà la primavera, i fiori sbocceranno. Ma aspetta, non avere fretta! Non cominciare a tirare l’albero verso l’alto, affinché cresca più rapidamente. Non entrare nella mentalità che pretende che ogni cosa avvenga come il caffè istantaneo. Impara ad aspettare, perché la natura si muove molto molto lentamente. La natura deve la sua grazia proprio a questo suo muoversi lentamente”. La natura è molto femminile: si muove come una donna. Non corre, non ha fretta, non è precipitosa. Si muove molto lentamente, è una musica silenziosa. Nella natura c’è una grande pazienza e il Tao crede nel modo di essere della natura. Il Tao non ha mai fretta: devi comprenderlo. L’insegnamento fondamentale del Tao è: impara a essere paziente. Se riesci ad aspettare all’infinito, potrebbe anche accaderti all’istante. Ma non devi pretendere che ti accada all’istante: se lo pretendi, potrebbe non accaderti mai. La tua stessa pretesa diventerebbe un ostacolo, il tuo stesso desiderio creerebbe una distanza tra te e la natura. Rimani in sintonia con la natura, lascia che la natura faccia il suo corso. In qualsiasi momento ti arrivi, è un bene; in qualsiasi momento ti arrivi, è presto: in qualsiasi momento ti arrivi, anche se impiegasse secoli per arrivare, non sarebbe mai tardi, non è mai troppo tardi. Arriva sempre al mo­mento giusto. Nel taoismo l’acqua rappresenta il corso supremo delle cose, rappresenta il Tao stesso. Lao Tzu chiamava la sua via “la via dell’acqua che scorre”, per molti motivi. Innanzitutto l’acqua è duttile, umile, cerca i luoghi più bassi. L’acqua cerca i luoghi più bassi, i livelli infimi. Piove sull’Everest, ma la pioggia non si ferma lì; comincia a scorrere nelle valli e, anche nelle valli, raggiungerà gli strati più profondi. L’acqua rimane l’ultima, è l’assenza di ambizione. Non ha alcuna ambizione di essere al primo posto. Essere come l’acqua significa sentirti totalmente felice di essere un nessuno. In secondo luogo, l’acqua significa movimento: è in perpetuo movimento. Ogni volta che non è in movimento, diventa sporca, putrida, perfino velenosa: muore. La sua vita sta nel movimento, nel dinamismo, nel fluire. La vita intera è un flusso, non ha alcuna staticità.

Il Tao è una fioritura naturale. Segui la natura. Nessuno vorrebbe essere infelice e tutti lo sono, perché non seguono la natura. Tutti vorrebbero essere beati e nessuno lo è. Ascolta il tuo anelito: il tuo anelito più profondo ti indica la giusta via. Il tuo anelito tende verso la beatitudine e la bellezza, verso qualcosa che possa travolgerti, verso qualcosa che possa condurti sull’altra sponda, verso qualcosa tanto meravigliosa e incredibile, capace di cancellare da te il passato e il futuro, per lasciarti nel quieora. Questo è il Tao: l’immediato, ciò che è vivo e pulsante nel momento presente. Il Tao non conosce il passato, non conosce il futuro. Il Tao conosce solo un tempo: il presente, conosce solo il quieora. Lascia che la tua mente scompaia e non avrai più il passato, né il futuro. Il passato e il futuro sono creazioni della mente: nella realtà esiste solo il presente. E quando non avrai più il passato né il futuro, come potrai chiamarlo “presente”? Il presente ha un significato solo se riferito al passato o al futuro. Il presente è un intervallo tra il passato e il futuro: se avrai tolto il passato e il futuro, scomparirà anche il presente. Quando il tempo sarà scomparso, quello sarà il momento del Tao. Quando sarai totalmente nell’immediato, nel quieora, quando non vagherai più tra i fantasmi del passato e neppure tra le immagini non ancora nate del futuro, quello sarà il momento dell’illuminazione: per te il tempo non esisterà più e tu sarai totalmente qui, in nessun altro luogo. Quando il tempo non esiste più, la mente non esiste più; mente e tempo sono sinonimi. Più la tua mente è presente e più tu sei conscio del tempo.

Il Tao non è una dottrina: è un percorso speciale per diventare consapevole. È la via del risveglio, dell’illuminazione; la via per fare ritorno a casa. “Tao” significa semplicemente “la via”. Ricorda che non è il significato comune della parola. Ogni volta che odi l’espressione “la via”, tu pensi a una meta in qualche luogo lontano, là dove la via ti condurrà. Niente affatto, “Tao” significa semplicemente: “la via”, senza alcun riferimento a una meta! Allora cosa significa? Significa: il modo in cui le cose sono ciò che sono. Indica semplicemente il modo in cui le cose sono… Lo sono già, sono semplicemente così come sono. Non si deve raggiungere nulla, tutto si sta già riversando in te. Sii semplicemente quieora e celebra!


il Te del Tao: VIII - TORNARE ALLE QUALITÀ NATURALI


VIII - TORNARE ALLE QUALITÀ NATURALI

Il sommo bene è come l'acqua:
l'acqua ben giova alle creature e non contende,
resta nel posto che gli uomini disdegnano.
Per questo è quasi simile al Tao.
Nel ristare si adatta al terreno,
nel volere s'adatta all'abisso,
nel donare s'adatta alla carità,
nel dire s'adatta alla sincerità,
nel correggere s'adatta all'ordine,
nel servire s'adatta alla capacità,
nel muoversi s'adatta alle stagioni.
Proprio perché non contende
non viene trovata in colpa.

venerdì 1 ottobre 2010

il Te del Tao:VII - OCCULTARE LA LUCE


VII - OCCULTARE LA LUCE

Il Cielo è perpetuo e la Terra perenne.
La ragione per cui 
il Cielo può essere perpetuo e la Terra perenne
è che non vivono per sé stessi:
perciò possono vivere a lungo.
Per questo il santo
pospone la sua persona
e la sua persona viene premessa,
apparta la sua persona
e la sua persona perdura.
Non è perché è spoglio di interessi?
Per questo può realizzare il suo interesse.

venerdì 3 settembre 2010

il Te del Tao: VI - COMPLETA L'IMMAGINE


VI - COMPLETA L'IMMAGINE

Lo spirito della valle non muore,
è la misteriosa femmina.
La porta della misteriosa femmina
è la scaturigine del Cielo e della Terra
Perennemente ininterrotto come se esistesse
viene usato ma non si stanca.

lunedì 2 agosto 2010

il Te del Tao: V - L'USO DEL VUOTO


V - L'USO DEL VUOTO

Il Cielo e la Terra non usano carità,
tengono le diecimila creature per cani di paglia.
Il santo non usa carità
tiene i cento cognomi per cani di paglia.
Lo spazio tra Cielo e Terra
come somiglia a un mantice!
Si vuota ma non si esaurisce,
si muove ed ancora più ne esce.
Parlar molto e scrutare razionalmente
vale meno che mantenersi vuoto.

martedì 13 luglio 2010

il Te del Tao: IV - QUEL CHE NON HA ORIGINE



IV - QUEL CHE NON HA ORIGINE

Il Tao viene usato perché è vuoto
e non è mai pieno.
Quale abisso!
sembra il progenitore delle diecimila creature.

Smussa le sue punte,
districa i suoi nodi,
mitiga il suo splendore,
si rende simile alla sua polvere.
Quale profondità!
sembra che da sempre esista.
Non so di chi sia figlio,
pare anteriore all'Imperatore del Cielo

giovedì 17 giugno 2010

il Te del Tao: III - TENERE TRANQUILLO IL POPOLO



III - TENERE TRANQUILLO IL POPOLO

Non esaltare i più capaci
fa sì che il popolo non contenda,
non pregiare i beni che con difficoltà s'ottengono
fa sì che il popolo non diventi ladro,
non ostentare ciò che può desiderarsi
fa sì che il cuore del popolo non si turbi.
Per questo il governo del santo
svuota il cuore al popolo
e ne riempie il ventre,
ne infiacchisce il volere
e ne rafforza le ossa
sempre fa sì che non abbia scienza né brama
e che colui che sa non osi agire.
Poiché egli pratica il non agire
nulla v'è che non sia governato.

mercoledì 19 maggio 2010

il Te del Tao: II - NUTRIRE LA PERSONA



II - NUTRIRE LA PERSONA

Sotto il cielo tutti
sanno che il bello è bello,
di qui il brutto,
sanno che il bene è bene,
di qui il male.
È così che
essere e non-essere si danno nascita fra loro,
facile e difficile si danno compimento fra loro,
lungo e corto si danno misura fra loro,
alto e basso si fanno dislivello fra loro,
tono e nota si danno armonia fra loro,
prima e dopo si fanno seguito fra loro.
Per questo il santo
permane nel mestiere del non agire
e attua l'insegnamento non detto.
Le diecimila creature sorgono
ed egli non le rifiuta
le fa vivere ma non le considera come sue,
opera ma nulla si aspetta.
Compiuta l'opera egli non rimane
e proprio perché non rimane

giovedì 1 aprile 2010

Gli ingredienti del Tao: Tao Te Ching; I - DELINEA IL TAO


I - DELINEA IL TAO

Il Tao che può essere detto
non è l'eterno Tao,
il nome che può essere nominato
non è l'eterno nome.
Senza nome è il principio del Cielo e della Terra,
quando ha nome è la madre delle diecimila creature.
Perciò chi non ha mai desideri ne contempla l'arcano,
chi sempre desidera ne contempla il termine.
Quei due hanno la stessa estrazione
anche se diverso nome
ed insieme sono detti mistero,
mistero del mistero,
porta di tutti gli arcani.

In poche semplici frasi il Tao Teh Ching (Dàodéjīng, Il Libro del Tao e della Virtù) dice tutto quello che si può dire, e tutto quello che non si può dire, su tutto quello che esiste - e su tutto quello che non esiste.

Those who have known, not by words, not by scriptures but by actually living life, from amongst those very few, Lao Tzu is one. And from amongst those yet fewer persons, who having known, have ceaselessly endeavoured to reveal what they have known, Lao Tzu is one. But the very first experience of those enlightened ones, who have tried to express what they have known is, that: whatever is expressible is not Truth. That which can assume form, invariably loses its spiritual power (of the Formless).

Now if someone wishes to make a picture of the sky, this can never be. Whatever picture is made, it will not be of the sky, for space is that which embodies everything. A picture cannot contain anything; it, in itself is surrounded by space. So Truth expressed in words, will be like the skies depicted in apicture. No bird can fly in the sky of a picture, no sun comes out in the morning or stars at night. It is dead for all purposes and the sky only in name. The sky cannot be in a picture. The greatest difficulty that a person encounters when he sets forth to express Truth is, that no sooner Truth is converted into words, it becomes Un-Truth. It becomes just what it is not. Then what was to be conveyed, remains unsaid; and what was not to be conveyed, is given voice. Lao Tzu starts his very first line with this statement.