giovedì 4 novembre 2010

Tao: la Via dell'acqua che scorre

©2009 Hougaard Malan
Il sommo bene è come l'acqua:
l'acqua ben giova alle creature e non contende,
resta nel posto che gli uomini disdegnano.
Per questo è quasi simile al Tao.

La parola Tao significa “la via”. Non si può dire niente sulla meta: rimane elusiva, inesprimibile, ineffabile. Ma si può dire qualcosa sulla via. Il Buddha diceva: “I buddha possono solo mostrarti la via. Se segui il sentiero, arriverai alla verità”. La verità dev’essere una tua esperienza. Nessuno può definire la verità, ma si può definire la via, si può chiarire la via. Il maestro non può darti la verità, ma può darti la via. E quando sai che la via esiste, tutto ciò che devi fare è percorrerla.
La parola Tao significa semplicemente “La via”. Noi siamo nel Tao, in quale altro luogo potremmo essere? Vivere è essere sulla via. Vivere è vivere nel divino. Respirare è respirare nel divino. In quale altro modo potremmo essere? Ma proprio come il pesce vive nell’oceano ed è totalmente inconsapevole dell’oceano, noi viviamo nel Tao e siamo totalmente inconsapevoli del Tao. Di fatto è talmente ovvio, ecco perché ne siamo totalmente inconsapevoli. Noi siamo sulla via, siamo nel divino, viviamo nel Tao e mediante il Tao, ma non ne siamo consapevoli. Il Tao esiste, perché senza il Tao gli alberi non crescerebbero, le stelle non si muoverebbero, il sangue non circolerebbe e non potremmo respirare. La vita scomparirebbe.
La vita può esistere solo se è sostenuta da una legge fondamentale. La vita può esistere solo se è sorretta da qualcosa. Osserva l’ordine immenso presente nell’esistenza. Non è un caos, è un cosmo. Che cosa la rende un cosmo? Perché c’è tanta armonia? Deve esserci una legge che mantiene questa armonia, che la fa fluire, che mantiene ogni cosa in sintonia. Ma noi non ne sappiamo niente. Non sappiamo niente neppure del nostro stesso essere e tramite il nostro essere siamo uniti al Tao. È l’oceano della vita che ci circonda. È fuori e dentro di noi, la pura essenza. È l’esistenza, è lo spirito primario. Nessun nome riesce a contenerlo. Tutti i nomi possono essere suoi e nessuna forma gli appartiene, perché tutte le forme sono sue forme. Il Tao esiste in milioni di forme. Nell’albero è verde e nel fiore è rosso. Nell’uomo è uomo, nel pesce è pesce. È la medesima legge.

Il Tao crede che tu debba metterti al passo con l’esistenza, permettendo alle cose di accadere spontaneamente, senza forzare in alcun modo il tuo cammino, senza spingere in alcun modo lo scorrere del fiume. Il Tao dice: “Non devi avere fretta perché hai a disposizione l’eternità. Getta i semi al momento giusto e aspetta: arriverà la primavera, così come arriva da sempre. Quando arriverà la primavera, i fiori sbocceranno. Ma aspetta, non avere fretta! Non cominciare a tirare l’albero verso l’alto, affinché cresca più rapidamente. Non entrare nella mentalità che pretende che ogni cosa avvenga come il caffè istantaneo. Impara ad aspettare, perché la natura si muove molto molto lentamente. La natura deve la sua grazia proprio a questo suo muoversi lentamente”. La natura è molto femminile: si muove come una donna. Non corre, non ha fretta, non è precipitosa. Si muove molto lentamente, è una musica silenziosa. Nella natura c’è una grande pazienza e il Tao crede nel modo di essere della natura. Il Tao non ha mai fretta: devi comprenderlo. L’insegnamento fondamentale del Tao è: impara a essere paziente. Se riesci ad aspettare all’infinito, potrebbe anche accaderti all’istante. Ma non devi pretendere che ti accada all’istante: se lo pretendi, potrebbe non accaderti mai. La tua stessa pretesa diventerebbe un ostacolo, il tuo stesso desiderio creerebbe una distanza tra te e la natura. Rimani in sintonia con la natura, lascia che la natura faccia il suo corso. In qualsiasi momento ti arrivi, è un bene; in qualsiasi momento ti arrivi, è presto: in qualsiasi momento ti arrivi, anche se impiegasse secoli per arrivare, non sarebbe mai tardi, non è mai troppo tardi. Arriva sempre al mo­mento giusto. Nel taoismo l’acqua rappresenta il corso supremo delle cose, rappresenta il Tao stesso. Lao Tzu chiamava la sua via “la via dell’acqua che scorre”, per molti motivi. Innanzitutto l’acqua è duttile, umile, cerca i luoghi più bassi. L’acqua cerca i luoghi più bassi, i livelli infimi. Piove sull’Everest, ma la pioggia non si ferma lì; comincia a scorrere nelle valli e, anche nelle valli, raggiungerà gli strati più profondi. L’acqua rimane l’ultima, è l’assenza di ambizione. Non ha alcuna ambizione di essere al primo posto. Essere come l’acqua significa sentirti totalmente felice di essere un nessuno. In secondo luogo, l’acqua significa movimento: è in perpetuo movimento. Ogni volta che non è in movimento, diventa sporca, putrida, perfino velenosa: muore. La sua vita sta nel movimento, nel dinamismo, nel fluire. La vita intera è un flusso, non ha alcuna staticità.

Il Tao è una fioritura naturale. Segui la natura. Nessuno vorrebbe essere infelice e tutti lo sono, perché non seguono la natura. Tutti vorrebbero essere beati e nessuno lo è. Ascolta il tuo anelito: il tuo anelito più profondo ti indica la giusta via. Il tuo anelito tende verso la beatitudine e la bellezza, verso qualcosa che possa travolgerti, verso qualcosa che possa condurti sull’altra sponda, verso qualcosa tanto meravigliosa e incredibile, capace di cancellare da te il passato e il futuro, per lasciarti nel quieora. Questo è il Tao: l’immediato, ciò che è vivo e pulsante nel momento presente. Il Tao non conosce il passato, non conosce il futuro. Il Tao conosce solo un tempo: il presente, conosce solo il quieora. Lascia che la tua mente scompaia e non avrai più il passato, né il futuro. Il passato e il futuro sono creazioni della mente: nella realtà esiste solo il presente. E quando non avrai più il passato né il futuro, come potrai chiamarlo “presente”? Il presente ha un significato solo se riferito al passato o al futuro. Il presente è un intervallo tra il passato e il futuro: se avrai tolto il passato e il futuro, scomparirà anche il presente. Quando il tempo sarà scomparso, quello sarà il momento del Tao. Quando sarai totalmente nell’immediato, nel quieora, quando non vagherai più tra i fantasmi del passato e neppure tra le immagini non ancora nate del futuro, quello sarà il momento dell’illuminazione: per te il tempo non esisterà più e tu sarai totalmente qui, in nessun altro luogo. Quando il tempo non esiste più, la mente non esiste più; mente e tempo sono sinonimi. Più la tua mente è presente e più tu sei conscio del tempo.

Il Tao non è una dottrina: è un percorso speciale per diventare consapevole. È la via del risveglio, dell’illuminazione; la via per fare ritorno a casa. “Tao” significa semplicemente “la via”. Ricorda che non è il significato comune della parola. Ogni volta che odi l’espressione “la via”, tu pensi a una meta in qualche luogo lontano, là dove la via ti condurrà. Niente affatto, “Tao” significa semplicemente: “la via”, senza alcun riferimento a una meta! Allora cosa significa? Significa: il modo in cui le cose sono ciò che sono. Indica semplicemente il modo in cui le cose sono… Lo sono già, sono semplicemente così come sono. Non si deve raggiungere nulla, tutto si sta già riversando in te. Sii semplicemente quieora e celebra!


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