Un sistema comprende in generale almeno due elementi di sistema (E1, E2) e una relazione o processo tra di loro: gli elementi E possono essere qualsiasi cosa, dalle particelle elementari a molecole a organi fisiologici a persone che interagiscono a leggi matematiche. A volte si conoscono bene gli elementi del sistema, ma si sa poco o nulla sulle relazioni, viceversa spesso si conosce bene il processo ma non si sa quali sono gli elementi che lo attuano e come funzionano.
Nella precedente figura la relazione tra gli elementi è univoca/unidirezionale. Questo significa che E1 ha influenza su E2 ma non viceversa, oppure ha influenza ma non si conosce o non interessa, ad esempio nel sistema Sole-Terra. La relazione/processo può essere biunivoca, ovvero ognuno degli elementi del sistema interagisce con l'altro:
La definizione di un sistema è basata sulla capacità cognitiva della competenza logica di definire un insieme congruo. Come tale un sistema è sempre riferito ad un osservatore che definisce un contesto o viceversa:
Come tale la definizione di un sistema è sempre relativa e soggettiva.
"Un insieme di oggetti e di relazioni tra gli oggetti e tra i loro attributi in cui gli oggetti sono componenti o parti del sistema, gli attributi sono le proprietà degli oggetti, e le relazioni “tengono insieme” il sistema.
Le relazioni dobbiamo considerare nel contesto di un dato insieme di oggetti dipendono dal problema in questione poiché vengono incluse le relazioni importanti o interessanti ed escluse quelle banali o irrilevanti. Decidere quali relazioni siano importanti e quali banali spetta alla persona che si occupa del problema, cioè la questione della banalità è relativa all’interesse che si ha per il problema"
A. D. Hall e R. E. Fagen, "Definition of a System", General Systems Yearbook, 1956
Una rappresentazione generale di un sistema è del tipo:
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Systems and their Representation
Graphics created by Marshall Clemens, NECSI |
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
– Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan.
– Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, – risponde Marco, – ma dalla linea dell’arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge:
– Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che m’importa.
Polo risponde: – Senza pietre non c’è arco.