Una delle idee realizzative e descrittive più potenti del Novecento, in particolare del dopoguerra, è stata quella di prendere l'uscita di una scatola nera e riportarla all'ingresso:
A seconda che questa retro-azione dell'uscita si sommi (retroazione positiva) o si sottragga (retroazione negativa) all'ingresso si ha la distruzione (runaway) o la stabilizzazione del sistema.
Nel primo caso un aumento dell'uscita fà aumentare l'ingresso che a sua volta fà aumentare nuovamente l'uscita e così via, fino alla distruzione del sistema, nel secondo ogni perturbazione dell'ingresso viene compensata dalla retroazione e si raggiunge uno stato stazionario controllato.
Ignorando l'ingresso e l'uscita si nota che adesso la scatola nera ha un processo esterno di tipo circolare-ricursivo:
La quasi totalità dei sistemi artificiali e naturali stazionari è basata su processi circolari retroattivi negativi, ad esempio in elettronica è classico lo schema di controllo:
o in neurofisiologia la catena sensore-effettore:
Il processo stabilizzatore (o distruttore) retroattivo è intuito da molto tempo, come dimostra la classica figura dell'Uroboro, il serpente che si morde la coda ricreandosi continuamente: