venerdì 19 aprile 2013

il Te del Tao: LIII - TRARRE PROFITTO DALLE PROVE


LIII - TRARRE PROFITTO DALLE PROVE

Se avessimo grande sapienza
cammineremmo nella gran Via
e solo di agire temeremmo.
La gran Via è assai piana,
ma la gente preferisce i sentieri.
Quando il palazzo reale è troppo ben tenuto
i campi son del tutto incolti
e i granai son del tutto vuoti.
Indossar vesti eleganti e ricamate,
portare alla cintura spade acuminate,
rimpinzarsi di vivande e di bevande
e ricchezze e beni aver d'avanzo,
è sfarzo da ladrone.
È contrario al Tao, ahimé!

sinergetica del Tao


Circa nello stesso periodo degli anni 70 in cui Hermann Haken introdusse il termine Sinergetica per i sistemi aperti lontani dall'equilibrio termodinamico nell'ambito della teoria dei laser - in particolare per spiegarne la coerenza ottica - Richard Buckminster Fuller, persona dai molteplici interessi, utilizzò lo stesso termine per una vasta serie di considerazioni su quella da lui definita "la geometria del pensiero".
100.00 SYNERGY

100.01 Introduction: Scenario of the Child 

100.010 Awareness of the Child:
The simplest descriptions are those expressed by only one word. The one word alone that describes the experience "life" is "awareness." Awareness requires an otherness of which the observer can be aware. The communication of awareness is both subjective and objective, from passive to active, from otherness to self, from self to otherness.

Awareness = self + otherness

Awareness = observer + observed

100.011 Awareness is the otherness saying to the observer, "See Me."
Awareness is the observer saying to self, "I see the otherness." Otherness induces
awareness of self. Awareness is always otherness inductive. The total complex of
otherness is the environment.

100.012 Universe to each must be
All that is, including me.
Environment in turn must be
All that is, excepting me.
Fig. 321.01 Universe as "A Minimum of Two Pictures": Evolution as a transformation of nonsimultaneous events: the behavior of "Universe" can only be shown with a minimum of two pictures. Unity is plural and at minimum two.
(Drawings courtesy Mallory Pearce)
Copyright © 1997 Estate of R. Buckminster Fuller
Fig. 505.41 Involution and Evolution.
Copyright © 1997 Estate of R. Buckminster Fuller

Fig. 509.01 A, B, C. Patterns of Thought.
Copyright © 1997 Estate of R. Buckminster Fuller
Fig. 970.20 Basic Vector Equilibrium Concentric Shell Structure: The legend at the bottom illustrates the interstitial between-sphere spaces.
Copyright © 1997 Estate of R. Buckminster Fuller

Fig. 995.31A Reverse Peaks in Descending Isotope Curve: Magic Numbers
Copyright © 1997 Estate of R. Buckminster Fuller
Fig. 1074.13 Nuclear Structural Systems: Nuclear structural systems consist entirely of tetrahedra having a common interior vertex. They may be interiorly truncated by introducing special case frequency. which provides chordal as well as radial modular subdivisioning of the isotropic-vector-matrix intertriangulation. while sustaining the structural rigidity of the system.
Copyright © 1997 Estate of R. Buckminster Fuller
Fig. 1220.16.
Copyright © 1997 Estate of R. Buckminster Fuller

SYNERGETICS
Explorations in the Geometry of Thinking

Tao complesso livello 0: Tao Sinergico

Isolamento (3 di Spade)


Nella nostra società, in particolare agli uomini viene insegnato a non piangere, ad assumere un aspetto coraggioso quando qualcosa li ferisce, e a non mostrare la loro sofferenza. Ma anche le donne possono cadere in questa trappola, e noi tutti, una volta o l'altra, possiamo aver sentito che il solo modo per sopravvivere era quello di bloccare le nostre sensazioni e le nostre emozioni, in modo da non essere più feriti. Se la nostra sofferenza è particolarmente profonda, possiamo perfino cercare di nasconderla a noi stessi. Ciò ci può raggelare, irrigidire, poiché in cuor nostro sappiamo che una lieve scalfittura nel ghiaccio libererà la ferita, ed essa tornerà a farsi sentire. Le lacrime a tinta arcobaleno che scorrono sul volto della figura, nascondono la chiave per spezzare questo isolamento gelido. Le lacrime, e solo le lacrime, hanno il potere di fondere il ghiaccio. Piangere va benissimo; non c'è ragione di vergognarsi delle proprie lacrime. Piangere ci aiuta a lasciar andare il dolore, ci permette di essere gentili con noi stessi, e alla fine ci aiuta a guarire.

Siamo infelici perché siamo troppo nel sé. Cosa significa? E cosa accade con precisione, quando siamo troppo nel sé? Puoi essere nell'esistenza, oppure puoi essere nel sé - le due cose insieme non sono possibili. Essere nel sé significa essere isolati, separati. Essere nel sé significa diventare un'isola. Essere nel sé significa aver tracciato tutt'intorno una linea di confine ben precisa; significa aver fatto una distinzione tra "questo sono io" e "questo non sono io". La definizione, il confine tra "io" e "non io" è il sé - il sé isolato. La conseguenza è che ne vieni raggelato - non fluisci più. Se fluisci, il sé non può esistere. Ecco perché le persone sono praticamente diventate pezzi di ghiaccio; non hanno né calore né amore - l'amore è calore e loro hanno paura di amare. Se fossero raggiunti dal calore, inizierebbero a sciogliersi e i confini scomparirebbero. In amore i confini scompaiono e così pure nella gioia, perché la gioia non è fredda.

giovedì 18 aprile 2013

economia del Tao


Serge Latouche, teorico della decrescita (downgrade controllato di sistema), pone delle questioni radicali su una delle «invenzioni» cruciali della modernità: come si è formato il nostro «immaginario economico», la nostra visione economica del mondo? Perché oggi vediamo il mondo attraverso i prismi dell’utilità, del lavoro, della concorrenza, della crescita illimitata? Che cosa ha portato l’Occidente a inventare il valore produttività, il valore denaro, il valore competizione, e a costruire un mondo in cui nulla ha più valore, e tutto ha un prezzo?
Si ritorna qui alle origini di questa economia, che i primi economisti definivano la “scienza sinistra”, e articolando la sua argomentazione in una prospettiva storico-filosofica, mostra come si è plasmata la nostra ossessione utilitarista e quantitativa.
- Anche un bambino di cinque anni può capire facilmente che una crescita infinita è incompatibile con un pianeta finito. Soltanto una fede tenace e irrazionale nel progresso può spiegare il fatto che gli economisti e i loro adepti continuino a non capirlo.

- Noi rifutiamo l'idea di una essenza o di una sostanza, in altre parole di un universale "economia". L'economia è, in quanto tale, una costruzione culturale e storica.

- L'economista inventa l'economia allo stesso modo che l'economia inventa l'economista.

- L'unico senso è fare sempre più denaro, o fare denaro col denaro, senza limiti. E' quello che viene proposto a tutti e che pochi possono realizzare, senza comunque che venga colmata l'anima né dei pochi né dei molti. Forse la cosa aiuta i vincenti a dimenticare la morte, anche se la morte di milioni di perdenti sta lì a ricordare a ogni momento la vanità dell'operazione.


L'intuizione dei limiti fisici della crescita economica risale in parte già a Thomas Maithus (1766-1834), ma trova il suo fondamento scientifico soltanto con Sadi Carnot e la sua seconda legge della termodinamica (1824). In effetti, il fatto che le trasformazioni dell'energia nelle sue diverse forme (calore, movimento ecc.) non siano totalmente reversibili - e che dunque si produca il fenomeno dell'entropia - ha necessariamente delle conseguenze su un'economia fondata su quelle trasformazioni. Tra i pionieri dell'applicazione delle leggi della termodinamica all'economia bisogna segnalare in particolare Sergej Podolinsky, teorico di un'economia basata sull'energia, che tentò di conciliare il socialismo e l'ecologia. Tuttavia, èsoltanto a partire dagli anni settanta che la questione dell'ecologia all'interno dell'economia comincia a essere esaminata a fondo, grazie soprattutto al lavoro del grande studioso ed economista rumeno Nicholas Georgescu-Roegen, a cui va il merito di aver individuato le implicazioni bioeconomiche della legge dell'entropia, già intuite negli anni quaranta e cinquanta da Alfred Lotka, Erwin Schrodinger, Norbert Wiener e Léon Brillouin. Adottando il modello della meccanica classica newtoniana, osserva Georgescu-Roegen, l'economia esclude l'irreversibilità del tempo. In questo modo ignora l'entropia, ovvero l'irreversibilità delle trasformazioni dell'energia e della materia. Viene oscurato per esempio il fatto che i rifiuti e l'inquinamento, pur essendo prodotti dall'attività economica, non rientrano nel processo di produzione così come si è andato determinando. Una volta eliminata la terra da questo processo di produzione, ciò che si è verificato intorno al 1880, si è rotto l'ultimo legame con la natura. Sparito dunque ogni riferimento a un qualsiasi substrato biofisico, la produzione economica, così come è concepita dalla maggioranza dei teorici neoclassici, non appare soggetta ad alcun limite ecologico. Conseguenza: lo spreco irresponsabile delle risorse rare disponibili e la sottoutilizzazione del flusso abbondante di energia solare. Come sostiene Yves Cochet, "la teoria economica neoclassica contemporanea maschera dietro un'eleganza matematica la sua indifferenza alle leggi fondamentali della biologia, della chimica e della fisica, in particolare quelle della termodinamica". Si tratta dunque di un nonsenso ecologico. In sostanza, il processo economico reale, a differenza del modello teorico, non è un processo puramente meccanico e reversibile; essendo di natura entropica, si svolge in una biosfera che funziona all'interno di un tempo unidirezionale.
© Li Wei

il Tao di Mirdad


Pubblicato per la prima volta in Libano nel 1948 – prima in inglese e poi tradotto in arabo – da Mikhail Naimy (Mikha'il Nu'ayma - Mīkhāʾīl Nuʿayma), amico e accolito di Kahlil Gibran, Il Libro di Mirdad è scritto in gran parte sotto forma di dialogo. Narra la storia di un misterioso straniero, Mirdad, che va in visita al remoto monastero della montagna dell'Arca e lì si assume il ruolo di insegnante e di guida spirituale per i nove allievi che si è scelto.

“Mirdad ha designato proprio questo momento per rivelarsi, sì da poter insegnare a voi e al mondo come dissuggellare le vostre labbra e come scoprire i vostri occhi, e quindi, come rivelare voi stessi a voi stessi nella pienezza della gloria che vi appartiene”.

“Al mondo ci sono migliaia di libri, ma il Libro di Mirdad è superiore a qualunque altro libro esistente. È un peccato che pochi lo conoscano, per il semplice motivo che non è un testo sacro. È una parabola, un racconto immaginario, ma contiene una verità oceanica. È un libro da leggere col cuore, non con la mente”

There are millions of books in the world, but The Book of Mirdad stands out far above any other book in existence.
It is unfortunate that very few people are acquainted with The Book of Mirdad for the simple reason that it is not a religious scripture. It is a parable, a fiction, but containing oceanic truth.
It is a small book, but the man who gave birth to this book... and mind my words, I am not saying "the man who wrote this book." Nobody wrote this book. I am saying the man who gave birth to this book - he was an unknown, a nobody. And because he was not a novelist, he never wrote again; just that single book contains his whole experience.
The name of the man was Mikhail Naimy.
It is an extraordinary book in the sense that you can read it and miss it completely, because the meaning of the book is not in the words of the book. The meaning of the book is running side by side in silence between the words, between the lines, in the gaps.
If you are in a state of meditativeness - if you are not only reading a fiction but you are encountering the whole religious experience of a great human being, absorbing it; not intellectually understanding but existentially drinking it - the words are there but they become secondary. Something else becomes primary: the silence that those words create, the music that those words create. The words affect your mind, and the music goes directly to your heart.
And it is a book to be read by the heart, not by the mind. It is a book not to be understood, but experienced. It is something phenomenal.
Millions of people have tried to write books so that they can express the inexpressible, but they have utterly failed. I know only one book, The Book of Mirdad, which has not failed; and if you cannot get to the very essence of it, it will be your failure, not his.
He has created a perfect device of words, parables, situations. If you allow it, the book becomes alive and something starts happening to your being. And naturally, because you have never come to such a state, you are puzzled about what it is - sadness? blissfulness? There are tears, but those tears can be either of sadness or they can be of immense joy.
You have come to a point where you have never been before, so naturally you cannot categorize it. You cannot put a label on it according to your old experiences. But the name does not mean anything. What matters is that you have taken a step beyond yourself. You have never been in this space; you have entered into the unknown, and it is so unknown that you don't have the vocabulary even to give it a name.
Just see the point: It may look like sadness... because for the first time in your life you will become aware that up to now you have not been alive. Life has happened today.
And it brings a great sadness... you were alive - but knowing this new experience, your whole life becomes so mundane, so meaningless, that it is better to say that it was more death than life. And a sadness arises that, "Why could I not reach this space before?" It is so close - just a step beyond the boundaries of your old mind and the whole sky with all its stars becomes available. You were confined in such a small prison - and nobody was imprisoning you. You were the prisoner and you were the imprisoned. You were the jailer and you were the jailed. Naturally... a sadness, looking to the past.
But looking to the present... a great blissfulness, a peace that passeth understanding, a silence that is not just the opposite of sound... a silence which is absence of sound, not the opposite of sound. A music without any instruments, a song without any words....
For the first time you start feeling that, "Up to now I have been living in the head; and only this moment the doors of my heart are open."
There is an old Chinese story. Because of the story a proverb has come into existence - that when the musician becomes perfect, he burns his instruments; they become not only useless, they become a nuisance because they only create noise. Only between the noise are there a few moments of music - why not have it all?
And when the archer becomes a perfect master, he drops his bow and his arrows and forgets all about it. A strange proverb - because ordinarily we think that when we become perfect our instruments will also attain a perfection with us; their working will also become perfect.

mercoledì 17 aprile 2013

Tao atomico sospeso

Suspended space: Salvador Dalí, Leda Atomica, (1949)
Dalí Theatre and Museum, Figueres
Dali himself described “Leda Atomica” as a picture created “in accordance with the modern nothing touches’ theory of intra – atomic Physics”. “Leda does not touch the swan; Leda does not touch the pedestal; the pedestal does not touch the base; the base does not touch the sea; the sea does not touch the shore . . .” he explains, presenting a suspended world similar to the one of the atomic scale. The design of the composition is purely mathematical and carefully prepared as is revealed in a 1947 study of the artist. Leda (portrayed as his wife Gala) and the swan are inscribed in a regular pentagon, closely connected to the golden ratio. Dali conceived the design influenced by the Romanian polymath Prince Matila Costiesco Ghyka. The mathematical formula for the length of the pentagon’s side appears in the lower right side of the study.

The peacock's tail

Essays on Mathematics and Culture

il lascito del Tao - V


Angels Fear Revisited:
Gregory Bateson’s Cybernetic Theory of Mind
Applied to Religion-Science Debates

Mary Catherine Bateson

The Intelligent Design Debate
We are still troubled by the invocation of deity to explain living systems. Most natural scientists devoutly try to avoid teleological language to this day. In the United States, however, we are seeing another of the waves of religious revival that have occurred in American history, which is shaping American policy in disturbing ways. Much of it looks absurd from Europe: absurd that the Americans were preoccupied with the sex life of a president and even more absurd that we are now debating yet again whether evolution should be taught in schools, or if mentioned whether it should be treated as scientific knowledge – that is to say, what metamessage children should be given about the nature of what they are being taught, including whether it should be presented as one of several alternatives.


President Bush, earlier this summer, said in a press conference that he believes Intelligent Design should be taught in all schools. I.D. is not quite Creationism, but is very similar, because of the suggestion that the complexity and apparent purposefulness of organs such as the eye can only be explained by postulating a designer shaping his creations toward particular ends.
Intelligent Design, of course, takes off from William Paley (1794), whom Darwin and, two generations later, Gregory read at Cambridge. Paley argued that just as, when you look at a watch, you can recognize that it is designed and made by someone for a purpose, so too you can look at the natural world and infer the existence of a creator. The advocates of Intelligent Design do not insist that it all happened in seven days and they don’t insist that species don’t change over time and so on, but still they see a need for an outside intelligence. They make an effort to present their ideas with the style and format we associate with science, thereby mislabeling their message, and at the same time try to label the accumulated evidence for evolution as speculative.