giovedì 2 gennaio 2014

i tre Tao complessi: Universo

Dei tre sistemi più complessi conosciuti - la coscienza, l'ecosistema planetario e l'Universo - quest'ultimo presenta una tipica situazione comparsa più volte nella storia della scienza, ovvero che "più si conosce meno si conosce", una caratteristica tipica dei sistemi complessi.
Dopo la definitiva conferma sperimentale dell'esistenza del bosone di Higgs, che conferma il Modello Standard delle particelle elementari - la chiave di volta teorica e sperimentale di tutta la fisica - è passato in secondo piano il fatto, noto da tempo, che esiste un secondo modello standard, quello cosmologico, che presenta sia notevoli differenze dal primo sia rilevanti - in senso letterale - punti oscuri.
Nel 1964 due ingegneri di antenne a microonde degli allora ATT Bell Labs (il maggior centro di ricerca privato del mondo), Arno Penzias e Robert Wilson, effettuando delle misurazioni scoprirono una radiazione cosmica di fondo proveniente da qualunque direzione del cielo. Questa rilevazione sperimentale confermò definitivamente la teoria cosmologica dell'Universo che prevede un Big Bang, rispondendo alla domanda principale della storia della cosmologia e dell'astrofisica: l'Universo è finito o infinito nel tempo e nello spazio?
Graphical timeline of the Big Bang
La conferma della teoria del Big Bang e le misurazioni sperimentali definiscono che l'Universo è finito nel tempo e nello spazio, con un'età di 13.798±0.037 miliardi di anni e con una dimensione osservabile di una sfera di raggio di circa 46 miliardi di anni luce.
Detailed, all-sky picture of the infant universe created from nine years of WMAP data.
Credit: NASA / WMAP Science Team
Osservazione di una delle parti più dense della Via Lattea: ammasso globulare Messier 15, NASA/ESA Hubble Space Telescope
Osservazione di una delle parti più lontane dell'Universo, fino a circa 13,3 miliardi di anni: Hubble Extreme Deep FieldNASA/ESA Hubble Space Telescope
Nel 1933 Fritz Zwicky studiando il moto di alcune galassie, specificamente gli ammassi della Chioma e della Vergine, trovò una discrepanza tra la massa gravitazionale e la massa direttamente osservabile. La massa in eccesso non osservabile ma con effetti gravitazionali prese il nome di "materia oscura" ed è, ad oggi, la questione principale non risolta dell'Universo.
Coma Cluster
© NASA, JPL-Caltech, SDSS, Leigh Jenkins, Ann Hornschemeier (Goddard Space Flight Center) et al.
This image combines data from the Spitzer Space Telescope with the Sloan Digital Sky Survey to show many of the thousands of galaxies in the Coma cluster. By measuring the velocities of these galaxies, Fritz Zwicky realized that there is more to the Coma cluster than meets the eye. Galaxies toward the edge of the cluster were moving far too fast, if their motions were to be explained by the gravitational influence of the other galaxies in the cluster. Zwicky took this as evidence that the cluster must contain a great deal of matter that he couldn't see with his telescope — the first evidence for dark matter.

La stima attuale è che meno del 5% della massa dell'Universo sia materia osservabile, con circa 300.000 trilioni di stelle osservabili.


il lato oscuro del Tao

Lyman Page Jr. (left), the James S. McDonnell Distinguished University Professor in Physics, congratulates Peebles (right) during a morning celebration in the physics department.

il sale del Tao




mercoledì 11 dicembre 2013

il Te del Tao: LXV - LA PURA VIRTÙ


LXV - LA PURA VIRTÙ

In antico chi ben praticava il Tao
con esso non rendeva perspicace il popolo,
ma con esso si sforzava di renderlo ottuso:
il popolo con difficoltà si governa
poiché la sua sapienza è troppa.
Perciò governare il regno con la sapienza
è la rovina del regno,
governare il regno non con la sapienza
è la prosperità del regno.
Chi sa queste due cose diviene simile al modello,
saper divenire simile al modello
è la misteriosa virtù.
Profonda e imperscrutabile è la misteriosa virtù
e contrapposta alle creature,
ma alla fine arriva alla grande conformità.

i Luoghi del Tao: Ajanta & Ellora

Ellora cave 10: Seated Buddha
Le grotte di Ajanta e Ellora, Maharashtra, India - entrambe dichiarate dall'Unesco patrimonio dell'umanità - sono due siti di templi scavati nella roccia. In particolare le grotte di Ellora contengono templi databili dal 575 fino alla fine del IX secolo, dedicati alle religioni Buddhista, Brahmanica e Jainista.
Ajanta cave 10: tempera
Ellora cave 16: Kailasa Temple
The Ellora caves

lunedì 9 dicembre 2013

Celebrazione (3 di Coppe)


Le tre donne che danzano nel vento, sotto la pioggia, ci ricordano che la celebrazione non deve mai dipendere dalle circostanze esterne. Non dobbiamo aspettare alcuna festa speciale, né un'occasione formale, né un giorno di sole e senza nuvole. La vera celebrazione sorge da una gioia che, come prima cosa, è sperimentata profondamente dentro di sé, e poi zampilla fino a diventare un canto e una danza e una risata e, certo, perfino lacrime di gratitudine che straripano. Quando scegli questa carta, è un segnale che stai diventando sempre più disponibile e aperto alle molte opportunità che esistono nella vita di celebrare, e di diffondere questa festa per contagio agli altri. Non preoccuparti di organizzare feste: sciogliti i capelli, togliti le scarpe, e inizia da subito a sguazzare nelle pozzanghere. A ogni istante la festa accade ovunque intorno a te.

La vita è un momento da celebrare, di cui gioire. Fanne un divertimento, una celebrazione, e allora entrerai nel tempio. Il tempio non si addice ai volti lugubri e tirati, non è mai stato un luogo adatto a loro. Osserva la vita: vedi tristezza da qualche parte? Hai mai visto un albero depresso? Hai mai visto un uccello roso dall'ansia? Hai mai visto un animale nevrotico? No, la vita non è così, per nulla. Solo l'uomo da qualche parte è andato a male, ed è accaduto perché pensa di essere molto saggio, molto astuto. La vostra astuzia è il vostro male. Non essere troppo saggio. Ricordati sempre di fermarti; non andare mai all'estremo. Un po' di follia e un po' di saggezza vanno bene, e la giusta combinazione fa di te un buddha.

Tao verticale

Richard Silver, Vertical Churches, Franciszkanska Church, Krakow
http://www.richardsilverphoto.com/

giovedì 5 dicembre 2013

i grandi processi del Tao - VII


I GRANDI PROCESSI STOCASTICI.

8. PROCESSI STOCASTICI, DIVERGENTI E CONVERGENTI.

Molto tempo fa, Ross Ashby osservò che nessun sistema (un calcolatore‚ un organismo) può produrre alcunché di "nuovo" a meno che non contenga una sorgente di casualità. Nel calcolatore si tratterà di un generatore di numeri casuale che assicurerà che la 'ricerca', le mosse per tentativi ed errori della macchina, arrivino a coprire tutte le possibilità dell'insieme da esplorare.
In altre parole, tutti i sistemi innovativi o "creativi" sono "divergenti"; viceversa, le sequenze di eventi prevedibili sono "ipso facto", convergenti.
Ciò non significa, per inciso, che tutti i processi divergenti siano stocastici: per esserlo il processo non solo ha bisogno di un accesso alla casualità, ma anche di un comparatore interno, che nell'evoluzione prende il nome di “selezione naturale” e nel pensiero quello di “preferenza” o “rinforzo”.
Può anche darsi che agli occhi dell'eternità, che vede tutto in un contesto cosmico ed eterno, "tutte" le sequenze di eventi diventino stocastiche. Agli occhi dell'eternità, o anche a quelli del paziente e compassionevole santo taoista, può esser chiaro che per dirigere il sistema totale non è necessaria alcuna preferenza ultima. Ma noi viviamo in una regione limitata dell'universo, e ciascuno di noi esiste in un tempo limitato. Per noi il divergente è reale ed è una sorgente potenziale di disordine oppure di innovazione.
Talvolta ho addirittura il sospetto che, benché‚ prigionieri dell'illusione, noi, con le nostre scelte e preferenze, lavoriamo per il taoista, mentre lui se ne sta comodamente seduto. (Mi viene in mente quel mitico poeta che era anche un obiettore di coscienza e che proclamava: “Io sono la civiltà per la quale si stanno battendo gli altri”. Forse aveva ragione, in un certo senso?).
Comunque sia, la nostra esistenza si svolge, a quanto pare, in una biosfera limitata, la cui propensione principale è determinata da due processi stocastici combinati. Un tale sistema non può restare a lungo senza cambiare; ma il "ritmo" del cambiamento è limitato da tre fattori:
a) La barriera di Weissmann tra il cambiamento somatico e quello genetico, discussa in questo capitolo al paragrafo 1, impedisce che le modifiche somatiche di adattamento diventino sconsideratamente irreversibili.
b) In ciascuna generazione la riproduzione sessuata garantisce che il programma del D.N.A. degli individui nuovi non sia in violento contrasto con quello dei vecchi; si tratta di una forma di selezione naturale che agisce a livello del D.N.A., qualunque sia il significato del nuovo progetto deviante per il fenotipo.
c) L'epigenesi agisce come un sistema convergente e conservativo; l'embrione che si sta sviluppando è, in sé, un contesto di selezione che favorisce il conservatorismo.
Fu Alfred Russel Wallace a vedere chiaramente che la selezione naturale è un processo conservativo. Il suo modello quasi cibernetico, nella lettera in cui egli spiegava la sua idea a Darwin, è stato già citato, ma vale la pena ripeterlo anche qui:
“L'azione di questo principio è esattamente come quella del regolatore centrifugo di una macchina a vapore, che controlla e corregge ogni irregolarità quasi ancor prima che essa diventi evidente; in modo analogo, nessuna carenza squilibrata nel regno animale può mai raggiungere dimensioni cospicue, poichè‚ si farebbe sentire fin dall'inizio rendendo difficile l'esistenza e quasi certa la susseguente estinzione”.