lunedì 2 agosto 2010

cyberTao
















Lo sviluppo del concetto di retroazione abbinato alla generalizzazione ai sistemi aperti fu intrapreso negli anni 40 da un gruppo molto eclettico di persone, prima tra tutte Norbert Wiener, che definiì il termine Cibernetica derivandolo dal greco Kybernetes (timoniere, pilota) ed interpretandolo come "Controllo e comunicazione nell'animale e nella macchina" con la speranza di un "Uso umano degli esseri umani".
La cibernetica semplice, o prima cibernetica, si propone come sintesi di sistema di studiare la progettazione e la realizzazione di sistemi artificiali, senza necessariamente partire da un sistema biologico esistente, avendo come massimo obiettivo la realizzazione di sistemi in grado di auto-organizzazione, cioè di proporsi autonomamente delle finalità. Come analisi si propone di mettere a disposizione una serie di metodi per la descrizione di sistema. La cibernetica è una scienza tipicamente interdisciplinare, cioè una scienza di collegamento tra varie discipline, quali l'ingegneria, la biologia, la matematica, la logica, ecc., che studia il comportamento degli animali e di ogni sistema paragonabile a un organismo vivente.
La teoria formale delle macchine a retroazione fu sviluppata da Ross Ashby in due testi fondamentali:






















Due articoli sono particolarmente importanti in questo primo stadio della cibernetica, entrambi del 1943.
Nel primo, "
Behavior, Purpose and Teleology" di Arturo Rosenblueth, Norbert Wiener e Julian Bigelow in Philosophy of Science, 10(1943), S. 18–24, esamina il comportamente delle macchine a retroazione e sostiene che il comportamento complessivo del sistema ha caratteristiche di Teleologia (dal greco telos, "fine" o "scopo"), intesa come la dottrina filosofica che assume che ci sia un progetto, uno scopo, una direttiva, un principio o una finalità nelle opere e nei processi naturali, illustrato nei seguenti livelli di descrizione:

Nel secondo Warren McCulloch e Walter Pitts svilupparono un calcolo logico dell'attività neuronale.



Wiener, padre della cibernetica



AMERICAN SOCIETY FOR CYBERNETICS

Cuale Tao?

il Te del Tao: V - L'USO DEL VUOTO


V - L'USO DEL VUOTO

Il Cielo e la Terra non usano carità,
tengono le diecimila creature per cani di paglia.
Il santo non usa carità
tiene i cento cognomi per cani di paglia.
Lo spazio tra Cielo e Terra
come somiglia a un mantice!
Si vuota ma non si esaurisce,
si muove ed ancora più ne esce.
Parlar molto e scrutare razionalmente
vale meno che mantenersi vuoto.

Arancia Tao



~Elexxibux on

Afflizione (9 di Spade)


Questo è il ritratto di Ananda, cugino e discepolo di Gautama il Buddha. Visse costantemente al suo fianco, prendendosi cura di ogni suo bisogno per quarantadue anni. La storia narra che quando Buddha morì, rimase ancora vicino a lui, piangendo. Gli altri discepoli lo rimproveravano per il suo fraintendimento: Buddha era morto pienamente realizzato, avrebbe dovuto gioire. Ma Ananda disse: "Siete voi che avete frainteso. Non piango per lui, ma per me stesso: per tutti questi anni gli sono stato continuamente vicino, e ancora non mi sono realizzato." Per tutta la notte Ananda rimase sveglio, meditando profondamente e sentendo la sua pena e la sua afflizione. E si dice che all'alba si illuminò. I momenti di grande dolore, di profonda afflizione hanno in sé il potenziale per essere tempi di grande trasformazione. Ma perché questa trasformazione accada, occorre scendere in profondità, toccare le radici stesse del nostro dolore, e sperimentarlo per ciò che è, senza biasimo alcuno né autocommiserazione

Ricorda, questo dolore non ha lo scopo di intristirti. È qui che la gente manca sempre il punto... Questo dolore serve solo a renderti più attento, e questo perché le persone diventano più attente solo quando la freccia penetra profondamente nel loro cuore e le ferisce. Altrimenti non stanno mai all'erta, non sono attente. Quando la vita è facile, comoda, senza problemi, chi se ne preoccupa? Chi si cura di essere attento? Quando un amico muore, esiste una possibilità. Quando la tua donna ti lascia - in quelle notti buie, ti senti solo. Hai amato moltissimo quella donna e hai messo in gioco ogni cosa, e ora all'improvviso se n'è andata. Quando piangi, nella tua solitudine, quelle sono le occasioni in cui, se le usi, puoi diventare consapevole. La freccia fa male: può essere utilizzata. Il dolore non ha la funzione di renderti infelice, serve a renderti più consapevole! E quando sei consapevole, ogni infelicità scompare.

martedì 27 luglio 2010

venerdì 23 luglio 2010

Tao Livello 0: Diagrammi del Tao

I Diagrammi di Feyman sono uno strumento grafico geniale ideato negli anni 40 dal premio Nobel per la Fisica 1965 Richard Feynman, per visualizzare in forma di grafo o diagramma l'interazione (scattering) tra le particelle elementari formulata nella Teoria Quantistica dei campi e nell'Elettrodinamica Quantistica (QED), fornendo un'immediata rappresentazione visiva delle complesse soluzioni quantistiche di campo basate sulla probabilità di interazione.



Le particelle sono rappresentate con delle linee, che possono essere di vario genere in funzione del tipo di particella a cui sono associate. Un punto dove le linee si intersecano è chiamato vertice di interazione, o semplicemente vertice. Le linee si dividono in tre categorie: linee interne (che connettono due vertici), linee entranti (che arrivano "dal passato" ed entrano in un vertice e rappresentano gli stati inizialmente non interagenti) e le linee uscenti (che partono da un vertice e si estendono "al futuro" e rappresentano gli stati finali non interagenti). A volte i diagrammi sono girati e il passato è in basso, e il futuro in alto.
Ad esempio nel pavimento della University of British Columbia è riprodotto un diagramma di Feynman tra un elettrone e un positrone (antiparticella dell'elettrone). La linea ondulatoria rappresenta lo scambio di un fotone nell'interazione. L'asse orrizontale rappresenta lo spazio mentre quello verticale il tempo. Da notare che una delle particelle, il positrone, viene rappresentato come un elettrone che viaggia all'indietro nel tempo.


I diagrammi di Feynman sono rappresentazioni pittoriche di un termine delle serie perturbativa dell'ampiezza di scattering per un processo definito dagli stati iniziali e finali. In alcune teorie quantistiche di campo (come la QED), si possono ottenere eccellenti approssimazioni dell'ampiezza di scattering da pochi termini della serie perturbativa, corrispondenti a pochi semplici diagrammi di Feynman con le stesse linee entranti ed uscenti connesse da differenti vertici e linee interne. Più un diagramma è complesso minore è la probabilità che avvenga, ma non è mai zero se il diagramma è realizzabile.
I diagrammi di Feynman sono solamente dei grafi; non c'è il concetto di posizione o spazio, e neanche di tempo a parte la distinzione di linee entranti ed uscenti. Inoltre solo un insieme di diagrammi di Feynman si può dire che rappresenti una data interazione; le particelle non "scelgono" un particolare diagramma ogni volta che interagiscono.


Anche senza interazione con altre una stessa particella può emettere e riassorbire altre particelle, dette virtuali:


In questi diagrammi ad esempio un elettrone in un campo elettromagnetico (linea doppia continua) può avere i seguenti comportamenti: (a) emette e riassorbe un fotone virtuale (linea ondulata) (b) emette e riassorbe una coppia elettrone–positrone virtuale (doppio cerchio). (c) emette un fotone e immediatamente dopo un altro, con una sovrapposizione nel tempo; (d) quando una coppia virtuale elettrone–positrone è emessa l'elettrone virtuale emette un fotone che è riassorbito.
Una stessa particella si può dividere nelle sue componenti per poi ricomporsi, come nel caso di un protone p:

Non vi è neanche necessità della presenza di una particella "reale"; nello stesso vuoto si possono sempre generare continue creazioni di coppie di particelle virtuali (polarizzazione del vuoto):


I diagrammi di Feynman ben rappresentano l'enorme dinamica probabilistica presente al livello 0.