Jason Cantarella and Michael Piatek, "Everything in its right place", 2004 |
7. Il comportamento istrionico e l'inganno sono altri esempi dell'avvento primitivo della differenziazione mappa-territorio. Inoltre ci sono prove che fra gli uccelli si osserva un comportamento teatrale: una taccola a volte imita i suoi propri segni di umore (Lorenz), e l'inganno è stato osservato tra le scimmie urlatrici (Carpenter).
8. Ci si potrebbe aspettare che la minaccia, il gioco e l'istrionismo siano tre fenomeni indipendenti che hanno contribuito tutti all' evoluzione della distinzione tra mappa e territorio; sembra tuttavia che ciò sia errato, almeno per quanto riguarda la comunicazione tra i mammiferi. Una rapida analisi del comportamento infantile mostra che combinazioni del tipo gioco istrionico, simulazione, minaccia giocosa, gioco dispettoso in risposta a minaccia, minaccia istrionica, e così via, formano insieme un unico complesso di fenomeni.
E fenomeni dell'età adulta come il gioco d'azzardo e altri giochi con elementi di rischio hano? le loro radici nella combinazione di gioco e minaccia. E evidente che non solo la minaccia, ma anche il reciproco della minaccia, cioè il comportamento dell'Individuo minacciato, sono parte di questo complesso. E probabile che in questo campo si dovrebbe includere non solo la condotta dell'istrione, ma anche quella dello spettatore. Ed è opportuno ricordare anche l'autocommiserazione.
9. Un'ulteriore estensione di queste riflessioni c'induce a includere anche il rituale in questo campo generale, in cui viene tracciata, ma in modo incompleto, una linea di demarcazione fra l'azione enunciativa e ciò che dev'essere enunciato. Studi antropologici di cerimonie connesse con i trattati di pace, per citare un solo esempio, confortano questa conclusione.
Nelle Isole Andamane, la pace viene conclusa dopo che a ciascuna parte è stata conferita la libertà cerimoniale di colpire l'altra. Questo esempio, tuttavia, illustra anche la labilità dell'affisso 'questo è gioco' o 'questo è rituale'. La distinzione tra mappa e territorio è sempre soggetta a dissolversi e i colpi rituali nel corso del trattato di pace possono sempre essere confusi con i colpi 'reali', portati nel combattimento. In tal caso la cerimonia di pace si trasforma in battaglia (Radcliffe-Brown).
8. Ci si potrebbe aspettare che la minaccia, il gioco e l'istrionismo siano tre fenomeni indipendenti che hanno contribuito tutti all' evoluzione della distinzione tra mappa e territorio; sembra tuttavia che ciò sia errato, almeno per quanto riguarda la comunicazione tra i mammiferi. Una rapida analisi del comportamento infantile mostra che combinazioni del tipo gioco istrionico, simulazione, minaccia giocosa, gioco dispettoso in risposta a minaccia, minaccia istrionica, e così via, formano insieme un unico complesso di fenomeni.
E fenomeni dell'età adulta come il gioco d'azzardo e altri giochi con elementi di rischio hano? le loro radici nella combinazione di gioco e minaccia. E evidente che non solo la minaccia, ma anche il reciproco della minaccia, cioè il comportamento dell'Individuo minacciato, sono parte di questo complesso. E probabile che in questo campo si dovrebbe includere non solo la condotta dell'istrione, ma anche quella dello spettatore. Ed è opportuno ricordare anche l'autocommiserazione.
9. Un'ulteriore estensione di queste riflessioni c'induce a includere anche il rituale in questo campo generale, in cui viene tracciata, ma in modo incompleto, una linea di demarcazione fra l'azione enunciativa e ciò che dev'essere enunciato. Studi antropologici di cerimonie connesse con i trattati di pace, per citare un solo esempio, confortano questa conclusione.
Nelle Isole Andamane, la pace viene conclusa dopo che a ciascuna parte è stata conferita la libertà cerimoniale di colpire l'altra. Questo esempio, tuttavia, illustra anche la labilità dell'affisso 'questo è gioco' o 'questo è rituale'. La distinzione tra mappa e territorio è sempre soggetta a dissolversi e i colpi rituali nel corso del trattato di pace possono sempre essere confusi con i colpi 'reali', portati nel combattimento. In tal caso la cerimonia di pace si trasforma in battaglia (Radcliffe-Brown).
(A Theory of Play and Fantasy, 1954) - 6
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