giovedì 6 dicembre 2012

Tao senza Qualità


La risposta che Fedro diede alla domanda: «Se non sai definire la Qualità, che cosa ti fa pensare che esista?» era improntata a un procedimento classico della scuola del realismo filosofico. «Una cosa esiste» egli disse «se il mondo non può funzionare normalmente senza di essa. Se riusciamo a dimostrare che un mondo senza Qualità non funziona normalmente, allora avremo dimostrato che la Qualità esiste, che sia definita o no». A questo punto Fedro procedette a sottrarre la Qualità dalla descrizione del mondo così come lo conosciamo.
La prima vittima di questa sottrazione, disse, sarebbero state le arti. Se non si può distinguere tra bello e brutto in campo artistico, le arti scompaiono. Non ha senso appendere un quadro alla parete quando la parete nuda sembra altrettanto bella. Le sinfonie non hanno ragione di esistere, se una qualsiasi canzonetta sembra altrettanto bella. E così per la poesia, l'umorismo e tutto il resto.
Poi Fedro fece sparire lo sport. Il football, il baseball, ogni tipo di giochi. I punteggi non sarebbero più la misura di nulla, non sarebbero che vuote statistiche, come il numero delle pietruzze in un mucchio di ghiaia. Chi andrebbe alle partite? Chi giocherebbe?
Poi eliminò la Qualità dal commercio. Dato che qualità e sapore sarebbero indifferenti, i negozi di alimentari venderebbero soltanto i cereali fondamentali come riso, grano, farina e semi di soia; probabilmente anche la carne, senza differenza di prezzi tra i tagli; il latte per i neonati, le vitamine e i sali minerali per compensare le possibili carenze. Invece sparirebbero le bevande alcooliche, il tè, il caffé e il tabacco. E così pure i cinema, i balli, le commedie e le feste. Useremmo solo i trasporti pubblici e ci metteremmo scarpe militari.
Molti di noi rimarrebbero senza lavoro, ma solo momentaneamente, perché col tempo troveremmo una nuova sistemazione all'interno di lavori essenziali e non qualitativi. La scienza applicata e la tecnologia ne risulterebbero drasticamente cambiate, ma la scienza, la matematica, la filosofia e soprattutto la logica rimarrebbero immutate.
Questo parve a Fedro estremamente interessante. Se venisse eliminata la Qualità, soltanto la razionalità rimarrebbe immutata. Strano. Come mai?
Fedro non lo sapeva, ma sapeva che eliminando la Qualità dalla descrizione del mondo così come lo conosciamo aveva messo in luce l'importanza di questa nozione, che diventava fondamentale in un modo che lui non aveva neanche sospettato. Il mondo può funzionare senza di essa, ma la vita sarebbe così insulsa che non varrebbe neanche la pena di viverla. La locuzione valere la pena di è una locuzione qualitativa. La vita sarebbe semplicemente un vivere senza nessun valore e nessuno scopo.
Fedro valutò la distanza che aveva percorso seguendo questa linea di pensiero e decise che indubbiamente aveva dimostrato il suo punto di vista.
Notò immediatamente la somiglianza di questo mondo privo di Qualità con alcune situazioni sociali di cui aveva letto: l'antica Sparta, la Russia comunista e i suoi satelliti. La Cina comunista, il Mondo nuovo di Aldous Huxley e 1984 di George Orwell. Gli vennero in mente anche persone di sua conoscenza alle quali questo mondo privo di Qualità sarebbe andato benissimo. Erano gli stessi che cercavano di farlo smettere di fumare. Gli chiedevano delle giustificazioni razionali per il suo vizio, e dato che lui non riusciva a trovarne lo guardavano dall'alto in basso, come se avesse perso la faccia. Dovevano avere delle motivazioni, dei piani, delle soluzioni per tutto. Erano della sua stessa gente. Quella che ora lui stava attaccando. Cercò a lungo un termine che riassumesse tutte le loro caratteristiche, una parola che descrivesse questa mondo privo di Qualità.
Squareness.
Jeroen Anthoniszoon van Aken detto Hieronymus Bosch - il Maestro di Hertogenbosch, Dettagli
Squareness. Proprio così. Quando si sottrae la Qualità si ottiene la squareness. L'assenza di Qualità è l'essenza della squareness.
Gli vennero in mente alcuni suoi amici artisti coi quali aveva fatto un viaggio da un capo all'altro degli Stati Uniti. Erano negri, e si erano sempre lamentati proprio di questa assenza di Qualità che Fedro stava descrivendo. Square era il termine che avevano coniato per definirla. Molto tempo fa, prima che lo adottassero i mass media trasformandolo in un termine bianco di uso comune, i negri avevano definito square tutta la paccottiglia intellettuale con la quale non volevano avere più niente a che fare. E tra lui e loro c'era stato un fantastico guazzabuglio di conversazioni e di malintesi, proprio perché Fedro era un esempio perfetto di quella squareness di cui stavano parlando, e più lui cercava di farsi spiegare di che cosa si trattasse più .loro diventavano vaghi. E adesso anche lui, con la sua Qualità, era arrivato a parlare come loro, con altrettanta vaghezza, benché quello di cui parlava non fosse meno chiaro e solido di tutte le entità razionalmente definite con cui avesse avuto a che fare.
Gli venne in mente l'osservazione di uno di loro: «Ehi, amico, perché non cerchi semplicemente di capire? E smettila con le tue domande da sette dollari. Se stai sempre lì a chiederti cos'è una cosa non avrai mai il tempo di conoscerla». Sentimento. Qualità. Che fossero la stessa cosa?
Fedro si rendeva conto che, intellettualmente, la Qualità fungeva da discriminante, ciò che si cerca in ogni analisi intellettuale. Basta prendere il coltello analitico e appoggiarne la punta direttamente sul termine Qualità perché il mondo si spacchi in due — hip e square, classico e romantico, tecnologico e umanistico — e la spaccatura è netta, senza sbavature. Ah, se Kant fosse vivo! Kant l'avrebbe apprezzato, da gran maestro tagliatore di diamanti. Lui avrebbe capito. Tenere la Qualità indefinita: questo era il segreto.
Con un barlume di consapevolezza, Fedro scrisse di essersi impegnato in uno strano tipo di suicidio intellettuale. «La squareness può essere descritta, in modo succinto ma esauriente, come l'incapacità di vedere la Qualità prima che essa venga definita intellettualmente... Abbiamo dimostrato che la Qualità, benché indefinita, esiste. Quel che resta da analizzare non è dunque la Qualità, ma quelle particolari consuetudini di pensiero dette squareness che a volte ci impediscono di vederla».
È fu così che Fedro cercò di rispondere all'attacco. Il soggetto dell'analisi ora era l'analisi stessa.

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