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martedì 14 agosto 2012

la Fonte (Asso di Bastoni)


Quando parliamo di essere 'centrati' e di 'avere radici', parliamo di questa Fonte. Quando intraprendiamo un progetto creativo, è in questa Fonte che ci sintonizziamo. Questa carta ci ricorda che esiste in noi un'immensa riserva di energia, sempre accessibile. E l'accesso non è dato dal pensare o dal pianificare, bensì dal radicarsi, dal centrarsi, e dall'essere sufficientemente silenziosi per essere in contatto con la Fonte. Si trova all'interno di ognuno di noi, simile a un sole personale e individuale che ci dà vita e nutrimento. Pura energia che pulsa, disponibile, pronta a darci qualsiasi cosa di cui necessitiamo per agire, e pronta ad accoglierci a casa ogni volta che vogliamo riposare. Pertanto, sia che tu in questo momento stia iniziando qualcosa di nuovo e abbia bisogno di ispirazione, sia che tu abbia finito qualcosa e ti voglia riposare, vai alla Fonte. Ti aspetta sempre, e non devi neppure uscire di casa per trovarla.

Lo Zen ti chiede di uscire dalla testa e raggiungere la fonte primaria... Non che lo Zen non sia consapevole degli usi dell'energia quando è nella testa, ma se tutta l'energia è usata nella testa, non diventerai mai cosciente della tua eternità, non conoscerai mai, in quanto esperienza, cosa significhi essere uno col Tutto. L'energia che si trova esattamente nel centro, e pulsa, che non si muove né nella testa né nel cuore, ma si trova nella fonte stessa da cui il cuore l'estrae, e da cui l'estrae la testa, e pulsa lì nella fonte: questo è il significato di Zazen. Zazen significa essere semplicemente seduti nella sorgente stessa, senza andare da nessuna parte: sorge una forza incredibile, una trasformazione dell'energia in luce e amore, in vita ulteriore e più grande, in compassione, in creatività - può assumere molte forme. Ma, come prima cosa, devi imparare come essere nella fonte. Allora la fonte stessa deciderà dove si trova il tuo potenziale. Nella fonte ti puoi rilassare, ed essa ti condurrà al tuo potenziale.

mercoledì 11 luglio 2012

Oltre le Illusioni (il Giudizio) - XX Major


La farfalla di questa carta rappresenta l'esterno, ciò che è continuamente in movimento e che non è reale, bensì illusorio. Dietro la farfalla si trova il volto della consapevolezza, che guarda all'interno ciò che è eterno. Lo spazio tra i due occhi si è aperto, rivelando il loto del manifestarsi dello spirito e il sole nascente della consapevolezza. Tramite il sorgere del sole interiore, nasce la meditazione. La carta ci ricorda di non cercare all'esterno ciò che è reale, bensì di guardare all'interno. Quando mettiamo a fuoco le cose esteriori, troppo spesso veniamo intrappolati in giudizi: questo è bene, questo è male, voglio questo, non voglio quello. Questi giudizi ci tengono intrappolati nelle nostre illusioni, nel nostro sonno, nelle nostre vecchie abitudini e nei nostri schemi di comportamento. Lascia cadere la tua mente e i suoi dogmi, e muoviti all'interno. Là ti puoi rilassare nella tua verità più profonda, dove è già nota la differenza tra i sogni e il Reale.

Questa è la sola distinzione tra il sogno e il Reale: la realtà ti permette di dubitare, mentre il sogno non ti permette di dubitare... A mio avviso, la capacità di dubitare è una delle benedizioni più grandi del genere umano. Le religioni sono nemiche perché hanno tagliato le radici stesse del dubbio, e c'è una ragione ben precisa per cui lo hanno fatto: vogliono che la gente creda in certe illusioni da loro insegnate... Come mai persone come Gautama il Buddha hanno insistito tanto nel dire che l'intera esistenza - fatta eccezione per il tuo Sé testimoniante, fatta eccezione per la tua consapevolezza - è puramente effimera, fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni? Non si vuol dire che questi alberi non esistano, né che non esistono queste colonne. Non fraintendere a causa del termine "illusione": è stato tradotto come illusione, ma non è la parola giusta. L'illusione non esiste, la realtà esiste, māyā è esattamente nel mezzo - è quasi esistente. Per ciò che riguarda le azioni quotidiane, può essere preso come realtà. Solo in senso assoluto, dalla vetta della tua illuminazione, diventa irreale, illusorio.

martedì 12 giugno 2012

Esaurimento (9 di Bastoni)


Questo è il ritratto di una persona che ha esaurito tutta la sua forza vitale nello sforzo di alimentare l'enorme e ridicolo meccanismo della propria importanza e produttività. È stato così impegnato nel 'tenere tutto insieme', e nell'essere sicuro che le cose procedessero per il meglio, che si è di fatto scordato di riposare. Non stupisce che non si possa permettere di giocare. Abbandonare i suoi impegni per una corsa sulla spiaggia potrebbe significare il crollo dell'intera struttura. Il messaggio di questa carta, va detto, non si limita a un monito per gli stakanovisti del lavoro. Parla anche di tutti i modi in cui organizziamo routine sicure ma innaturali in cui esistere e, così facendo, teniamo fuori dalla porta ciò che è caotico e spontaneo. La vita non è un affare da amministrare, è un mistero da vivere. È tempo di stracciare il cartellino, uscire dalla fabbrica, e fare un viaggetto in qualche posto nuovo. Il tuo lavoro può fluire meglio, se parti da uno stato di rilassamento mentale.

Un uomo che vive in base alla coscienza, diventa rigido. Un uomo che vive in base alla consapevolezza resta delicato, gentile. Come mai? Perché è naturale che un uomo che ha idee precise su come vivere diventi rigido. Deve portarsi continuamente dietro il proprio carattere. Quel carattere è simile a un'armatura: è la sua protezione, la sua sicurezza. Tutta la sua vita è investita in quel carattere. Reagisce sempre alle situazioni in base al carattere, mai in modo diretto. Se gli fai una domanda, la sua risposta sarà preconfezionata. Questo è il segno che contraddistingue una persona coriacea, dura - è ottusa, stupida, meccanica. Può essere forse un buon computer, ma non è un essere umano. Tu fai qualcosa, ed egli reagisce in maniera oltremodo istituzionalizzata: la sua reazione è prevedibile, è un robot. Il vero uomo agisce spontaneamente. Se gli poni una domanda, la tua domanda ottiene una risposta, non una reazione. Egli apre il proprio cuore alla domanda, espone se stesso alla domanda, risponde a essa...

martedì 15 maggio 2012

Esistenza (il Bagatto, il Mago) - I Major


La figura nuda siede sulla foglia di loto della perfezione e osserva la bellezza del cielo stellato. Sa che "la casa" non è un luogo fisico del mondo esterno, ma una qualità interiore di rilassamento e accettazione. Le stelle, le pietre, gli alberi, i fiori, i pesci e gli uccelli sono tutti nostri fratelli e sorelle nella danza della vita. Noi esseri umani tendiamo a dimenticarlo, poiché inseguiamo i nostri scopi personali e privati, e crediamo di dover lottare per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno. Ma in ultima analisi il nostro senso di separatezza è solo un'illusione fabbricata dalle piccole preoccupazioni della mente. Ora è tempo di guardare se permetti a te stesso di ricevere lo straordinario dono di sentirti "a casa", ovunque ti trovi. Se lo fai, assicurati di concederti tempo per assaporarlo, in modo che possa sedimentare in te ancor più profondamente e accompagnarti sempre. Se invece hai la sensazione che il mondo esiste per sopraffarti, è tempo di fare una pausa. Questa notte esci, e guarda le stelle.

Non esisti in quanto frutto del caso. L'esistenza ha bisogno di te. Senza di te nell'esistenza mancherebbe qualcosa e niente potrebbe prendere il suo posto. Ciò ti dà dignità - il fatto che l'intera esistenza sentirà la tua mancanza. Le stelle e il sole e la luna, gli alberi e gli uccelli e la terra - ogni cosa, nell'intero universo, sentirà che un angolino è vuoto, e nessuno lo può colmare, fatta eccezione per te. Questo ti dà una gioia immensa, un appagamento, poiché senti di essere in relazione con l'esistenza, ed essa si prende cura di te. Allorché sarai limpido e pulito, vedrai riversarsi in te da tutte le dimensioni un amore sconfinato.

giovedì 26 aprile 2012

Nessuna Cosa (il Papa) - V Major


Essere sospesi nel vuoto può terrorizzare e disorientare. Nulla a cui aggrapparsi, nessun senso di orientamento, non un solo segnale di quali scelte o possibilità si possano trovare davanti a noi. Ma proprio questo stato di pura potenzialità esisteva prima della creazione dell'universo.Ora tutto ciò che puoi fare è rilassarti in questo nulla, cadere in questo silenzio tra le parole, osservare questo vuoto che esiste tra il respiro che entra e quello che esce. Fai tesoro di ogni istante di vuoto che l'esperienza ti dona. Sta per nascere qualcosa di sacro.

Buddha ha scelto una delle parole con maggior potenziale - shunyata. Il termine inglese equivalente, "il nulla", non è altrettanto bello. Ecco perché vorrei tradurlo come "nessuna-cosa": perché il nulla non è semplice nulla, è tutto. Vibra di ogni possibilità. È potenziale, potenzialità assoluta. Ancora non è manifesto, ma contiene ogni cosa. All'inizio è la natura, alla fine è la natura, perché dunque fare tanto chiasso nel mezzo? Perché preoccuparsi tanto, essere così ansiosi, così ambiziosi, nel mezzo; perché creare tanta disperazione? L'intero viaggio va dal nulla al nulla.

martedì 3 aprile 2012

un'Apertura (la Giustizia) - XI Major


Il predominare del rosso in questa carta indica d'acchito che il tema di fondo è l'energia, il potere e la forza. Il bagliore iridescente che scaturisce dal plesso solare, o centro del potere della figura, e la sua postura, sono segnali di esuberanza e determinazione. Noi tutti, di tanto in tanto, tocchiamo un punto di insopportazione. In quei momenti ci sembra di dover fare qualcosa, qualsiasi cosa, anche se in seguito risulta essere un errore, per gettar via i pesi e le costrizioni che ci stanno limitando. Se non lo facciamo, minacciano di soffocarci e di storpiare la nostra stessa energia vitale. Se in questo momento hai la sensazione di averne abbastanza - che il troppo stroppia! - concediti di rischiare lo sconvolgimento dei vecchi schemi e delle limitazioni che hanno impedito alla tua energia di fluire. Nel farlo, ti stupirai della vitalità e del potere che questa apertura può portare alla tua vita.

La funzione di un Maestro si riassume in questo: trasformare un crollo in un'apertura. Lo psicoterapista si limita a rimetterti insieme - questa è la sua funzione. Il suo compito non è trasformarti: hai bisogno di una metapsicologia, la psicologia dei Buddha. Sperimentare un crollo consapevolmente è una delle più grandi avventure nella vita. È il rischio più grande che ci sia, poiché non ci sono garanzie che il crollo diventi un'apertura. Lo diventa, ma non sono cose che si possono garantire. Il tuo caos è antichissimo - per una infinità di vite sei stato nel caos, è spesso ed è denso, in pratica è un universo in sé. Pertanto, quando ci entri, con le tue fragili capacità, ovviamente è pericoloso. Ma senza confrontarsi con questo pericolo, nessuno si è mai integrato, nessuno è mai diventato un individuo, indivisibile. Lo Zen, o la meditazione, è il metodo che ti aiuterà ad attraversare il caos, a passare attraverso la buia notte dell'anima, con equilibrio, disciplina, presenza attenta. L'alba non è molto lontana, ma prima che tu la possa raggiungere, devi attraversare la buia notte dell'anima. E ricorda: man mano che l'alba si avvicina, la notte diventerà sempre più oscura.

lunedì 6 febbraio 2012

Fioritura (Regina di Denari)


La Regina di Arcobaleno è simile a una pianta straordinaria, dai colori vivissimi, che abbia raggiunto il culmine della fioritura. È estremamente sessuale, viva, e colma di possibilità. Schiocca le dita al ritmo della musica dell'amore, e il collare zodiacale è fissato in modo che Venere poggi sul suo cuore. Le maniche dell'abito contengono un'abbondanza di semi; quando il vento soffia, verranno trasportati e metteranno radici ovunque si trovino a cadere. La donna non si preoccupa che possano atterrare nella terra fertile o sulle rocce - si limita a diffonderli, in una pura celebrazione della vita e dell'amore. Fiori cadono dall'alto sulla figura, in armonia con il suo fiorire interiore, e le acque dell'emozione danzano gioiose sotto il fiore su cui è seduta. In questo momento forse ti senti come un giardino fiorito, inondato da ogni dove di benedizioni. Dai il benvenuto alle api, invita gli uccelli affinché bevano il tuo nettare. Diffondi tutt'intorno a te la tua gioia, perché tutti la condividano.

Lo Zen vuole che tu viva nell'abbondanza, nella totalità, intensamente - non al minimo, come vuole il Cristianesimo, ma al massimo - ti vuole straripante. La tua vita deve toccare quella degli altri. La tua beatitudine, la tua benedizione, la tua estasi non devono rimanere ristrette in te, come fossero un seme. Devono essere esposte, come un fiore, e diffondere la loro fragranza per tutti quanti - non solo per gli amici, ma anche per gli estranei. Questa è vera compassione, questo è vero amore: condividi la tua illuminazione, condividi la tua danza del trascendente.

martedì 24 gennaio 2012

il Mutamento (la Ruota della Fortuna) - X Major



Il simbolo nella carta è un'immensa ruota che rappresenta il tempo, il fato, il karma. Intorno a questo cerchio in costante movimento ruotano galassie, e sulla sua circonferenza compaiono i dodici segni dello zodiaco. Un po' più all'interno si vedono gli otto trigrammi degli I Ching, e ancora più vicino al centro sono tracciate le quattro direzioni, ognuna delle quali è illuminata dall'energia dei fulmini. Il triangolo ruotante è puntato in questo momento verso l'alto, verso il divino, mentre il simbolo cinese dello yin e dello yang, del maschile e del femminile, del creativo e del ricettivo, giace al centro. Si è detto spesso che la sola cosa che non muta nel mondo è il cambiamento stesso. La vita muta in continuazione, si evolve, muore e rinasce. Tutti gli opposti giocano una parte in questo vasto schema circolare. Se ti aggrappi al margine esterno della ruota, puoi provare un senso di vertigine! Muoviti verso il centro del ciclone e rilassati, sapendo che anche questo passerà.

La vita ripete se stessa, immemore degli eventi: se non diventi consapevole, continuerà a ripetersi come una ruota. Ecco perché i buddhisti la definiscono "la ruota della vita e della morte, la ruota del tempo'. Gira come una ruota: la nascita è seguita dalla morte, la morte è seguita dalla nascita; l'amore è seguito dall'odio, l'odio è seguito dall'amore; il successo è seguito dal fallimento, il fallimento è seguito dal successo. Osserva soltanto! Se riesci ad osservarlo, anche solo per qualche giorno, vedrai affiorare uno schema, lo schema di una ruota. Un giorno, una bella mattina, ti senti benissimo e felice, mentre un altro giorno sei così vuoto e ottuso da iniziare a pensare al suicidio. Eppure, il giorno prima eri così pieno di vita, così estatico da sentirti riconoscente a Dio per essere in un tale stato d'animo di profonda gratitudine, mentre oggi il lamento in te sembra infinito e non vedi il motivo per continuare a vivere. Passi da uno stato d'animo all'altro, ma non vedi lo schema di fondo. Nel momento in cui te ne accorgi, ne puoi uscire.

venerdì 13 gennaio 2012

Voce Interiore (la Papessa) - II Major


La Voce Interiore non parla usando parole bensì il linguaggio senza parole del cuore. È simile a un oracolo che dice solo la verità. Se avesse un volto, assomiglierebbe a quello che vedi al centro di questa carta: attento, presente, all'erta, e in grado di accettare sia l'oscurità che la luce, simbolizzate dalle due mani che reggono il cristallo. Il cristallo stesso rappresenta la chiarezza che proviene dalla trascendenza di tutte le dualità. La Voce Interiore può anche essere giocosa, poiché si immerge profondamente nelle emozioni e torna a emergere per librarsi in volo verso il cielo, come fanno i due delfini che danzano nelle acque della vita. Ed essa è connessa con il cosmo attraverso la luna crescente che la incorona, e con la terra, rappresentata dalle foglie verdi del chimono. Nella nostra vita ci sono momenti in cui un numero eccessivo di voci sembra tirarci da una parte e dall'altra. La nostra confusione in simili situazioni è un monito a ricercare il silenzio e a centrarci interiormente. Solo così potremo udire la nostra verità.

Se hai trovato la verità dentro di te, non c'è nient'altro, in tutta l'esistenza, da trovare. La verità opera attraverso di te. Quando apri gli occhi, è la verità che apre gli occhi. Quando li chiudi, è la verità che chiude i suoi. Questa è una meditazione potentissima. Se riesci a comprendere questo semplice espediente, non devi fare nulla: qualsiasi cosa farai, verrà fatta dalla verità. Cammini, è la verità; dormi, è la verità che riposa; parli, è la verità che parla; sei in silenzio, è la verità che è in silenzio. È una delle tecniche di meditazione più semplici. Pian piano tutto s'acquieta grazie a questa formula elementare, e alla fine la tecnica non è più necessaria. Quando sei guarito, getti via la meditazione, getti via la medicina. A quel punto vivi in quanto verità - vivo, radiante, appagato, estatico, un vero e proprio inno alla vita. La tua esistenza diventa una preghiera non espressa a parole; o, per meglio dire, una devozione, una grazia, una bellezza che non appartiene al nostro mondo terreno, un raggio di luce che proviene dall'aldilà e si irradia nell'oscurità del nostro mondo.

martedì 20 dicembre 2011

il Fulmine (la Torre) - XVI Major


La carta mostra una torre che viene bruciata, distrutta, annientata. Un uomo e una donna si stanno lanciando non perché lo vogliano, ma perché non hanno scelta. Sullo sfondo si vede una figura trasparente, in meditazione: rappresenta la consapevolezza testimoniante. In questo momento potresti sentirti alquanto scombussolato, come se ti mancasse il terreno sotto i piedi. Il tuo senso di sicurezza è stato sfidato, e la tendenza naturale è cercare di aggrapparsi a qualsiasi cosa. Ma questo terremoto interiore è necessario e importantissimo se lasci che accada, emergerai dalle macerie più forte e disponibile a nuove esperienze. Dopo il fuoco, la terra è più compatta; dopo la tempesta, l'aria è limpida. Cerca di osservare la distruzione con distacco, quasi accadesse a qualcun altro. Di' di sì al processo, andandogli incontro.

Ciò che la meditazione fa lentamente, un urlo del Maestro, inaspettatamente, in una situazione in cui il discepolo sta ponendo una domanda, e all'improvviso il Maestro balza in piedi e urla, o picchia il discepolo, o lo butta fuori dalla porta, o gli salta addosso, questi metodi non erano mai stati usati. Furono frutto del puro genio creativo di Ma Tzu, ed egli fece illuminare moltissime persone. A volte sembra così ridicolo: getta fuori dalla finestra di una casa a due piani un uomo, venuto a chiedere su cosa meditare. E non solo Ma Tzu lo getta fuori dalla finestra, salta dopo di lui, gli cade addosso, si siede sul suo petto e gli chiede: “Hai capito?!” E il poveretto risponde: “Sì”, perché se dicesse di no potrebbe tornare a picchiarlo o chissà cos'altro farebbe. Gli basta: ha il corpo fratturato, e Ma Tzu, seduto sul petto gli chiede: “Hai capito?!”. E di fatto quell'uomo ha compreso: è stato tutto così improvviso, istantaneo non se lo sarebbe mai immaginato.

mercoledì 14 dicembre 2011

il Fardello (6 di Spade)


Quando ci portiamo sulle spalle un peso di 'devi' e 'non devi' impostici dagli altri, diventiamo come questa figura, logora e stremata, in lotta per arrivare in cima a un monte. "Vai più veloce, impegnati di più, arriva in cima!" urla il folle tiranno che porta sulle spalle, mentre lo stesso tiranno è incoronato da un gallo dall'aspetto imperioso. Se in questi giorni la vita ti sembra solo una lotta che si protrae dalla culla alla tomba, forse è tempo che alzi le spalle e vedi come ci si sente a camminare senza questi personaggi sulla groppa. Hai le tue montagne da conquistare, i tuoi sogni da realizzare, ma non avrai mai l'energia per farlo se non ti liberi da tutte le aspettative che gli altri ti hanno imposto, e che ora pensi essere tue. C'è la possibilità che esistano solo nella tua mente, ma ciò non significa che non pesino su di te. È tempo di alleggerire il fardello, e di mandare quei personaggi per la loro strada.

La vera vita di un uomo sta nel suo eliminare le menzogne che gli altri gli hanno imposto. Spoglio, nudo, naturale, è ciò che è. Qui si tratta di essere, non di diventare. La bugia non può diventare verità, la personalità non può diventare anima. Non c'è modo di rendere essenziale ciò che non lo è. Ciò che non è essenziale rimarrà tale, e l'essenziale rimarrà essenziale, non sono cose convertibili. Inoltre, se lotti per il vero non fai altro che creare una confusione maggiore. La verità non deve essere conseguita, non può essere conquistata - esiste già. Occorre solo lasciar cadere le menzogne. Tutte le mete e i fini e gli ideali e gli scopi e le ideologie, tutte le religioni e i sistemi per migliorare e per crescere, sono menzogne. Guardatene! Riconosci questo fatto: così come sei, sei una menzogna. Manipolato, coltivato dagli altri. Lottare per raggiungere il vero è una distrazione e un rimandare. È il modo che le menzogne usano per nascondersi. Osserva la bugia, guarda profondamente nella menzogna della tua personalità. Vedere la menzogna, decreta la sua fine. Non mentire più significa non cercare più alcuna verità - non è necessario. Nel momento in cui la menzogna scompare, la verità appare in tutta la sua bellezza e nel suo splendore. Quando vedi la bugia, questa scompare, e ciò che resta è la verità.

martedì 6 dicembre 2011

Vite Passate (la Luna) - XVIII Major


Le mani dell'esistenza assumono la forma dei genitali femminili, l'apertura della madre cosmica, rivelando all'interno una miriade di immagini, volti di altre epoche. Potrebbe essere divertente fantasticare su vite passate famose, ma è solo una distrazione. Ciò che conta veramente è vedere e comprendere gli schemi karmici delle nostre vite, e il loro aver radici in un ciclo ripetitivo e senza fine che ci intrappola in un comportamento inconscio. Le due lucertole arcobaleno poste lateralmente rappresentano ciò che si conosce e ciò che non si conosce: sono i custodi dell'inconscio, e si accertano che noi si sia pronti per una visione, altrimenti sconvolgente. Un'intuizione dell'eternità della nostra esistenza è un dono, e comprendere la funzione del karma nelle nostre vite non è qualcosa che si possa cogliere in base a uno sforzo di volontà. Questo è un invito al risveglio: gli eventi della tua vita cercano di mostrarti uno schema di comportamento antico come il viaggio della tua anima.

Il bambino può diventare consapevole solo se nella sua vita precedente ha meditato a sufficienza, se ha creato sufficiente energia meditativa per lottare contro l'oscurità che la morte porta con sé. Ci si perde semplicemente in un oblio, poi d'acchito ci si trova in un nuovo ventre e si dimentica completamente il vecchio corpo. Esiste uno stacco: questa oscurità, questa incoscienza crea la discontinuità. L'Oriente ha operato strenuamente per penetrare queste barriere - e diecimila anni di lavoro non sono stati vani. Chiunque può penetrare la vita o le vite passate. Ma per farlo dovrai scendere in profondità nella tua meditazione, per due ragioni: se non scendi in profondità, non puoi scoprire la soglia su un'altra vita; in secondo luogo, devi essere in profonda meditazione perché, se scopri la soglia di un'altra vita, la tua mente verrà inondata da una marea di eventi. E' abbastanza arduo persino sostenere una sola vita...

martedì 29 novembre 2011

Maturità (9 di Denari)


Quando il frutto è maturo, cade da solo dall'albero. Il momento prima era appeso a un ramo tramite un filo molto sottile, il picciolo, ricolmo di succo; l'attimo dopo cade - non perché sia stato costretto, né perché abbia fatto uno sforzo per saltare, ma perché l'albero ha riconosciuto il suo essere maturo e lo ha lasciato andare. Quando questa carta compare in una lettura, è un segno che sei pronto a condividere le tue ricchezze interiori, il tuo "nettare". Tutto ciò che devi fare è rilassarti là dove sei, e permettere che accada. Questa condivisione di te stesso, quest'espressione della tua creatività, può giungere in molti modi - nel lavoro, nelle relazioni, nelle esperienze della vita di tutti i giorni. Non è richiesta alcuna preparazione speciale, né uno sforzo da parte tua. È semplicemente il momento giusto!

Solo se la tua meditazione ti ha condotto a una luce che risplende ogni notte, solo allora anche la morte per te non sarà tale, bensì una soglia verso il divino. Con la luce nel cuore, la morte stessa si trasforma in una soglia, ed entri nello spirito universale; ti unisci all'oceano. E se non giungi a conoscere quest'esperienza oceanica, hai vissuto invano. Il tempo è sempre 'adesso', e il frutto è sempre maturo. Devi solo farti coraggio ed entrare nella tua foresta interiore. Il frutto è sempre maturo e il tempo è sempre quello giusto. Non esiste una cosa definibile "il momento sbagliato"!

mercoledì 16 novembre 2011

Amicizia (2 di Coppe)


I rami di questi due alberi in piena fioritura s'intrecciano, e i petali dei loro fiori cadendo si mescolano nei loro magnifici colori. Sembra che cielo e terra siano uniti dall'amore. Eppure i due alberi si ergono individualmente; ognuno di essi è radicato al suolo con una propria connessione con la terra. In questo modo, essi rappresentano l'essenza di amici veri, maturi, vicendevolmente a loro agio, naturali. Nel loro rapporto non esiste alcuna pressione, alcun bisogno, alcun desiderio di cambiare l'altro in qualcosa di diverso. Questa carta indica l'essere pronti a entrare nel regno di questa qualità di amichevolezza. Nel passaggio, potresti accorgerti di non essere più interessato alla vasta sequela di tragedie e romanticherie che coinvolgono le altre persone. Non è una perdita, é la nascita di una qualità più elevata, più amorevole, frutto della pienezza dell'esperienza. È la nascita di un amore veramente incondizionato, privo di aspettative e di pretese.

Prima medita, sii estatico, poi, spontaneamente, ci sarà tanto amore. A quel punto, essere con gli altri è bello ed essere soli è altrettanto bello. E allora è anche semplice. Non dipendi dagli altri e non rendi gli altri dipendenti da te. Allora si tratta sempre di amicizia, di amichevolezza. Non diventa mai una relazione, ma sempre un essere in contatto. Dialoghi, condividi, ma non crei un matrimonio. Il matrimonio è frutto della paura, il dialogo è frutto dell'amore. Condividi: fino a quando le cose vanno bene, condividi. E se vedi che è venuto il momento di separarsi perché i vostri sentieri si separano a un crocevia, di' addio all'altro, con profonda gratitudine per tutto ciò che è stato per te, per tutte le gioie e i bellissimi momenti che avete condiviso. Senza tristezza, senza dolore, vi separate, semplicemente.

venerdì 11 novembre 2011

Sperimentare (3 di Bastoni)


Un'"esperienza" è qualcosa che può essere archiviato in un diario, catturato in un film o incollato in un album. "Sperimentare" è la sensazione stessa di meraviglia, il fremito della comunione, il tocco delicato del nostro essere in connessione con tutto ciò che ci circonda. La donna raffigurata in questa carta non sta solo toccando quest'albero, è in comunione con lui, è pressoché fusa con lui. È un vecchio albero, e ha visto tempi molto duri. Il tocco della donna è delicato, devoto, e il bianco della parte interna del suo cappuccio riflette la purezza del suo cuore. È umile, semplice ed è questo il modo giusto per avvicinarsi alla natura. La natura non suona alcun tamburo a grancassa quando si manifesta in un'esplosione di fiori, né suona un canto funebre quando gli alberi lasciano cadere le foglie in autunno. Ma quando ci avviciniamo a lei con lo spirito giusto, ha molti segreti da condividere. Se ultimamente non hai ascoltato il sussurro della natura, questo è il momento giusto per dargliene l'occasione.

Guardati semplicemente intorno, guarda negli occhi di un bambino, oppure negli occhi della persona che ami, di tua madre, o di un amico - oppure senti semplicemente un albero. Hai mai abbracciato un albero? Abbraccia un albero, e un giorno scoprirai che non solo tu lo hai abbracciato, anche l'albero ti ha corrisposto, anche l'albero ha abbracciato te. Allora, per la prima volta, saprai che l'albero non è solo la forma, non appartiene solo a una data specie botanica, è un Dio sconosciuto - così verde nel tuo giardino, così ricco di fiori, così vicino a te, ti lancia un richiamo, insistentemente.

martedì 8 novembre 2011

la Coscienza (il Carro) - VII Major


Il velo dell'illusione, o māyā, che ti ha impedito di percepire la realtà così com'è, inizia a bruciare e a svanire. Il fuoco non è il calore incandescente della passione, ma la fiamma quieta della coscienza. Man mano che essa incenerisce il velo, affiora il volto di un Buddha estremamente delicato e simile a un bimbo. La coscienza che sta crescendo in te in questo momento non è frutto di alcun "fare" consapevole, né devi lottare per far accadere qualcosa. Qualsiasi sensazione che puoi aver avuto in passato di brancolare nel buio si sta dissolvendo, o si dissolverà in breve. Lasciati acquietare, e ricorda che in profondità dentro di te sei solo un testimone, eternamente silente, cosciente e immutabile. Ora si sta aprendo un canale dalla circonferenza di azione e attività verso il centro che testimonia. Ti aiuterà a diventare distaccato; una nuova coscienza solleverà il velo dai tuoi occhi.

La mente non potrà mai essere intelligente - solo la nonmente è intelligente. Solo la nonmente è originale ed è radicale. Solo la nonmente è rivoluzionaria - rivoluzione in azione. Questa mente ti dà una sorta di intontimento. Appesantito dal peso dei ricordi del passato, gravato dalle proiezioni del futuro, vivi al minimo, non al massimo. La tua fiamma resta estremamente fioca. Allorché inizi a lasciar cadere i pensieri - la polvere che hai raccolto in passato - la fiamma si anima, limpida, chiara, viva e giovane. Tutta la tua vita diventa una fiamma, e una fiamma priva di fumo. Questa è la coscienza.

giovedì 3 novembre 2011

il Silenzio (le Stelle) - XVII Major


Il silenzio, simile alla ricettività specchiante di una notte colma di stelle, in cui splende la luna piena, è riflesso al di sotto nel lago brumoso. Il volto che si staglia nel cielo è in profonda meditazione, una dea della notte che dona profondità, pace e comprensione. Questo è un tempo estremamente prezioso. Ti sarà facile riposarti all'interno, scandagliare le profondità del tuo silenzio interiore là dove esso incontra il silenzio dell'universo. Non c'è nulla da fare, nessun luogo dove andare, e la qualità del tuo silenzio interiore permea ogni cosa che fai. Alcune persone forse potranno sentirsi a disagio, tanto sono abituate al clamore e all'infuriare del mondo. Non preoccuparti; cerca coloro in grado di risuonare col tuo silenzio, oppure goditi la solitudine. Questo è il tempo di tornare a casa, a te stesso. La comprensione e le intuizioni che ti giungono in questi momenti si manifesteranno in seguito, in una fase più estroversa della tua vita.

L'energia del tutto ha preso possesso di te. Sei posseduto, non sei più, il Tutto è. In questo momento, mentre il silenzio penetra in te, ne puoi comprendere il significato, poiché è lo stesso silenzio sperimentato da Gautama il Buddha. È lo stesso silenzio che Chuang Tzu o Bodhidharma o Nansen... Il sapore del silenzio è lo stesso. Il tempo muta, il mondo continua a cambiare, ma l'esperienza del silenzio, la sua gioia, resta la stessa. Quella è la sola cosa su cui puoi fare affidamento, la sola cosa che non muore mai. È la sola cosa che puoi definire il tuo essere più autentico.

venerdì 28 ottobre 2011

Repressione (10 di Bastoni)


La figura di questa carta è letteralmente avvinta nei propri nodi. La sua luce brilla ancora all'interno, ma essa ha represso la propria vitalità nel tentativo di corrispondere a una infinità di richieste e di aspettative. Ha rinunciato a tutto il suo potere e alla propria visione per essere accettata proprio da quelle forze che l'hanno imprigionata. Il pericolo nel reprimere la propria energia naturale in questo modo appare evidente nelle crepe prodotte da un'eruzione vulcanica che sta per verificarsi ai confini dell'immagine. Il vero messaggio di questa carta è un invito a trovare uno sfogo benefico a questa esplosione potenziale. È essenziale trovare un modo per scaricare la tensione o lo stress che si possono essere accumulati all'interno. Picchia un cuscino, salta, vai in un luogo deserto e urla al cielo vuoto - qualsiasi cosa, pur di scuotere la tua energia e permetterle di circolare liberamente. Non aspettare che si verifichi una catastrofe.

In sanscrito viene chiamata "alaya vigyan": lo scantinato nel quale getti ciò che vuoi fare ma non puoi, a causa delle condizioni sociali, della cultura, della civiltà. Quelle cose però continuano ad accumularsi laggiù, e intaccano le tue azioni, la tua vita, in maniera estremamente indiretta. Non possono fronteggiarti a viso aperto, direttamente - le hai spinte a forza nell'oscurità - ma da quella zona oscura continuano a influenzare il tuo comportamento. Sono pericolose; è pericoloso conservare dentro di te tutte queste inibizioni. È possibile che siano queste le cose che arrivano al culmine, quando una persona impazzisce. La follia non è altro che tutte queste cose represse giunte a un punto in cui non riesci più a controllarle. Eppure, la follia è accettata, e la meditazione no - e la meditazione è il solo modo per essere assolutamente sani di mente.

martedì 18 ottobre 2011

una Nuova Visione (l'Appeso) - XII Major


La figura di questa carta è appena rinata: sta emergendo dalle sue radici legate al suolo e sta sviluppando ali per volare nello sconfinato. Le forme geometriche intorno al corpo rivelano le molte dimensioni della vita che sono simultaneamente disponibili. Il quadrato rappresenta il piano fisico, ciò che è manifesto, conosciuto. Il cerchio rappresenta ciò che non è manifesto, lo spirito, il puro spazio. E il triangolo simboleggia la triplice natura dell'universo: il manifesto, il non-manifesto, e l'essere umano che contiene entrambi. In questo momento hai di fronte a te un'opportunità per vedere la vita in tutte le sue dimensioni, dagli abissi alle vette. Essi coesistono, e quando per esperienza scopriamo che le oscurità e le difficoltà sono necessarie quanto la luce e la semplicità, iniziamo ad avere una prospettiva molto diversa del mondo. Permettendo a tutti i colori della vita di penetrarci, diventiamo più integri.

Quando ti apri all'assoluto, immediatamente esso si riversa in te. Non sei più un comune essere umano - hai trasceso. La tua intuizione è diventata l'intuizione dell'intera esistenza. Ora non sei più separato, hai trovato le tue radici. Altrimenti, di solito, tutti si muovono senza radici, senza sapere da dove il loro cuore riceve continuamente energia, senza sapere chi continua a respirare in loro, senza conoscere il nettare vitale che scorre in loro. Non è il corpo, non è la mente - è qualcosa che trascende ogni dualità, definito "bhagavat", il bhagavat nelle dieci direzioni. Il tuo essere interiore, allorché si schiude, come prima cosa sperimenta due direzioni: l'altezza e la profondità. Poi, piano piano, man mano che questa diventa una situazione stabile, inizi a guardarti intorno, espandendoti in tutte le altre otto direzioni. E quando raggiungi il punto in cui la tua vetta e il tuo abisso si incontrano, puoi guardarti intorno, percependo l'estrema circonferenza dell'universo. Allora la tua consapevolezza inizia a dispiegarsi in tutte le dieci direzioni, ma la via è stata una sola.

lunedì 10 ottobre 2011

Solitudine (l'Eremita) - IX Major


Quando accanto a noi non c'è nessuna "persona che conti", possiamo o sentirci soli, oppure godere la libertà che la solitudine porta con sé. Quando non troviamo alcun sostegno tra gli altri per le verità che percepiamo profondamente dentro di noi, possiamo sentirci isolati e amareggiati, oppure celebrare il fatto che la nostra visione è salda a sufficienza da sopravvivere al potentissimo bisogno umano di essere approvati dalla famiglia, dagli amici o dai colleghi. Se in questo momento ti stai confrontando con una situazione simile, sii consapevole di come scegli di vedere la tua "solitudine" e assumiti la responsabilità per la scelta che hai fatto. L'umile figura di questa carta brilla di una luce che nasce dall'interno. Uno dei contributi più significativi di Gautama Buddha alla vita spirituale dell'umanità è stato quello di ribadire ai suoi discepoli: "Sii una luce per te stesso". In fin dei conti, ognuno di noi deve sviluppare dentro di sé la capacità di farsi la propria strada attraverso l'ignoto, senza alcun compagno, mappa o guida.

Quando sei solo, non è che sei solo, è che ti senti isolato - ed esiste un'incredibile differenza tra l'essere soli e il sentirsi isolati. Quando ti senti isolato, pensi all'altro, ne senti la mancanza: si tratta di una condizione negativa. Hai la sensazione che le cose andrebbero meglio, se l'altro fosse presente - un amico, la moglie, la madre, la persona amata, il marito. Sarebbe meglio se l'altro fosse presente, ma l'altro non c'è. Sentirsi isolati è frutto dell'assenza dell'altro. La solitudine è la presenza di se stessi: è un fenomeno estremamente positivo. È una presenza, una presenza che straripa. Sei così carico di presenza che puoi colmarne l'intero universo, e quindi non hai bisogno di nessuno.