venerdì 28 ottobre 2011

Repressione (10 di Bastoni)


La figura di questa carta è letteralmente avvinta nei propri nodi. La sua luce brilla ancora all'interno, ma essa ha represso la propria vitalità nel tentativo di corrispondere a una infinità di richieste e di aspettative. Ha rinunciato a tutto il suo potere e alla propria visione per essere accettata proprio da quelle forze che l'hanno imprigionata. Il pericolo nel reprimere la propria energia naturale in questo modo appare evidente nelle crepe prodotte da un'eruzione vulcanica che sta per verificarsi ai confini dell'immagine. Il vero messaggio di questa carta è un invito a trovare uno sfogo benefico a questa esplosione potenziale. È essenziale trovare un modo per scaricare la tensione o lo stress che si possono essere accumulati all'interno. Picchia un cuscino, salta, vai in un luogo deserto e urla al cielo vuoto - qualsiasi cosa, pur di scuotere la tua energia e permetterle di circolare liberamente. Non aspettare che si verifichi una catastrofe.

In sanscrito viene chiamata "alaya vigyan": lo scantinato nel quale getti ciò che vuoi fare ma non puoi, a causa delle condizioni sociali, della cultura, della civiltà. Quelle cose però continuano ad accumularsi laggiù, e intaccano le tue azioni, la tua vita, in maniera estremamente indiretta. Non possono fronteggiarti a viso aperto, direttamente - le hai spinte a forza nell'oscurità - ma da quella zona oscura continuano a influenzare il tuo comportamento. Sono pericolose; è pericoloso conservare dentro di te tutte queste inibizioni. È possibile che siano queste le cose che arrivano al culmine, quando una persona impazzisce. La follia non è altro che tutte queste cose represse giunte a un punto in cui non riesci più a controllarle. Eppure, la follia è accettata, e la meditazione no - e la meditazione è il solo modo per essere assolutamente sani di mente.

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