La farfalla di questa carta rappresenta l'esterno, ciò che è continuamente in movimento e che non è reale, bensì illusorio. Dietro la farfalla si trova il volto della consapevolezza, che guarda all'interno ciò che è eterno. Lo spazio tra i due occhi si è aperto, rivelando il loto del manifestarsi dello spirito e il sole nascente della consapevolezza. Tramite il sorgere del sole interiore, nasce la meditazione. La carta ci ricorda di non cercare all'esterno ciò che è reale, bensì di guardare all'interno. Quando mettiamo a fuoco le cose esteriori, troppo spesso veniamo intrappolati in giudizi: questo è bene, questo è male, voglio questo, non voglio quello. Questi giudizi ci tengono intrappolati nelle nostre illusioni, nel nostro sonno, nelle nostre vecchie abitudini e nei nostri schemi di comportamento. Lascia cadere la tua mente e i suoi dogmi, e muoviti all'interno. Là ti puoi rilassare nella tua verità più profonda, dove è già nota la differenza tra i sogni e il Reale.
Questa è la sola distinzione tra il sogno e il Reale: la realtà ti permette di dubitare, mentre il sogno non ti permette di dubitare... A mio avviso, la capacità di dubitare è una delle benedizioni più grandi del genere umano. Le religioni sono nemiche perché hanno tagliato le radici stesse del dubbio, e c'è una ragione ben precisa per cui lo hanno fatto: vogliono che la gente creda in certe illusioni da loro insegnate... Come mai persone come Gautama il Buddha hanno insistito tanto nel dire che l'intera esistenza - fatta eccezione per il tuo Sé testimoniante, fatta eccezione per la tua consapevolezza - è puramente effimera, fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni? Non si vuol dire che questi alberi non esistano, né che non esistono queste colonne. Non fraintendere a causa del termine "illusione": è stato tradotto come illusione, ma non è la parola giusta. L'illusione non esiste, la realtà esiste, māyā è esattamente nel mezzo - è quasi esistente. Per ciò che riguarda le azioni quotidiane, può essere preso come realtà. Solo in senso assoluto, dalla vetta della tua illuminazione, diventa irreale, illusorio.
Questa è la sola distinzione tra il sogno e il Reale: la realtà ti permette di dubitare, mentre il sogno non ti permette di dubitare... A mio avviso, la capacità di dubitare è una delle benedizioni più grandi del genere umano. Le religioni sono nemiche perché hanno tagliato le radici stesse del dubbio, e c'è una ragione ben precisa per cui lo hanno fatto: vogliono che la gente creda in certe illusioni da loro insegnate... Come mai persone come Gautama il Buddha hanno insistito tanto nel dire che l'intera esistenza - fatta eccezione per il tuo Sé testimoniante, fatta eccezione per la tua consapevolezza - è puramente effimera, fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni? Non si vuol dire che questi alberi non esistano, né che non esistono queste colonne. Non fraintendere a causa del termine "illusione": è stato tradotto come illusione, ma non è la parola giusta. L'illusione non esiste, la realtà esiste, māyā è esattamente nel mezzo - è quasi esistente. Per ciò che riguarda le azioni quotidiane, può essere preso come realtà. Solo in senso assoluto, dalla vetta della tua illuminazione, diventa irreale, illusorio.
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