giovedì 5 dicembre 2013

i grandi processi del Tao - VII


I GRANDI PROCESSI STOCASTICI.

8. PROCESSI STOCASTICI, DIVERGENTI E CONVERGENTI.

Molto tempo fa, Ross Ashby osservò che nessun sistema (un calcolatore‚ un organismo) può produrre alcunché di "nuovo" a meno che non contenga una sorgente di casualità. Nel calcolatore si tratterà di un generatore di numeri casuale che assicurerà che la 'ricerca', le mosse per tentativi ed errori della macchina, arrivino a coprire tutte le possibilità dell'insieme da esplorare.
In altre parole, tutti i sistemi innovativi o "creativi" sono "divergenti"; viceversa, le sequenze di eventi prevedibili sono "ipso facto", convergenti.
Ciò non significa, per inciso, che tutti i processi divergenti siano stocastici: per esserlo il processo non solo ha bisogno di un accesso alla casualità, ma anche di un comparatore interno, che nell'evoluzione prende il nome di “selezione naturale” e nel pensiero quello di “preferenza” o “rinforzo”.
Può anche darsi che agli occhi dell'eternità, che vede tutto in un contesto cosmico ed eterno, "tutte" le sequenze di eventi diventino stocastiche. Agli occhi dell'eternità, o anche a quelli del paziente e compassionevole santo taoista, può esser chiaro che per dirigere il sistema totale non è necessaria alcuna preferenza ultima. Ma noi viviamo in una regione limitata dell'universo, e ciascuno di noi esiste in un tempo limitato. Per noi il divergente è reale ed è una sorgente potenziale di disordine oppure di innovazione.
Talvolta ho addirittura il sospetto che, benché‚ prigionieri dell'illusione, noi, con le nostre scelte e preferenze, lavoriamo per il taoista, mentre lui se ne sta comodamente seduto. (Mi viene in mente quel mitico poeta che era anche un obiettore di coscienza e che proclamava: “Io sono la civiltà per la quale si stanno battendo gli altri”. Forse aveva ragione, in un certo senso?).
Comunque sia, la nostra esistenza si svolge, a quanto pare, in una biosfera limitata, la cui propensione principale è determinata da due processi stocastici combinati. Un tale sistema non può restare a lungo senza cambiare; ma il "ritmo" del cambiamento è limitato da tre fattori:
a) La barriera di Weissmann tra il cambiamento somatico e quello genetico, discussa in questo capitolo al paragrafo 1, impedisce che le modifiche somatiche di adattamento diventino sconsideratamente irreversibili.
b) In ciascuna generazione la riproduzione sessuata garantisce che il programma del D.N.A. degli individui nuovi non sia in violento contrasto con quello dei vecchi; si tratta di una forma di selezione naturale che agisce a livello del D.N.A., qualunque sia il significato del nuovo progetto deviante per il fenotipo.
c) L'epigenesi agisce come un sistema convergente e conservativo; l'embrione che si sta sviluppando è, in sé, un contesto di selezione che favorisce il conservatorismo.
Fu Alfred Russel Wallace a vedere chiaramente che la selezione naturale è un processo conservativo. Il suo modello quasi cibernetico, nella lettera in cui egli spiegava la sua idea a Darwin, è stato già citato, ma vale la pena ripeterlo anche qui:
“L'azione di questo principio è esattamente come quella del regolatore centrifugo di una macchina a vapore, che controlla e corregge ogni irregolarità quasi ancor prima che essa diventi evidente; in modo analogo, nessuna carenza squilibrata nel regno animale può mai raggiungere dimensioni cospicue, poichè‚ si farebbe sentire fin dall'inizio rendendo difficile l'esistenza e quasi certa la susseguente estinzione”.













Tao boom boom boom sulla collina



Climbing up on Solsbury Hill
I could see the city light
Wind was blowing, time stood still
Eagle flew out of the night
He was something to observe
Came in close, I heard a voice
Standing stretching every nerve
Had to listen had no choice
I did not believe the information
I just had to trust imagination
My heart going boom boom boom
"Son," he said "Grab your things,
I've come to take you home."

To keep in silence I resigned
My friends would think I was a nut
Turning water into wine
Open doors would soon be shut
So I went from day to day
Tho' my life was in a rut
"Till I thought of what I'd say
Which connection I should cut
I was feeling part of the scenery
I walked right out of the machinery
My heart going boom boom boom
"Hey" he said "Grab your things
I've come to take you home."
(Back home.)

When illusion spin her net
I'm never where I want to be
And liberty she pirouette
When I think that I am free
Watched by empty silhouettes
Who close their eyes but still can see
No one taught them etiquette
I will show another me
Today I don't need a replacement
I'll tell them what the smile on my face meant
My heart going boom boom boom
"Hey" I said "You can keep my things,
They've come to take me home."

Ludwig Van Beethoven, Nona Sinfonia, manuscritto autografo

martedì 3 dicembre 2013

il Tao dei morti - secondo stadio


LIBRO I - PARTE I

Il Bardo del Momento della Morte

Istruzioni Concernenti il Secondo Stadio del Chikhai Bardo: La Chiara Luce Secondaria Vista Immediatamente Dopo la Morte

Così la Chiara Luce primordiale è stata riconosciuta e la Liberazione ottenuta. Ma se si teme che la Chiara Luce primordiale non sia stata riconosciuta, allora si può dare per certo che vi sarà un albeggiare sul defunto che è chiamato la Chiara Luce secondaria, che apparirà per la durata approssimativa di un pasto, dopo che l'ultimo respiro sarà stato esalato.

A seconda del buono o del cattivo karma, la forza vitale defluisce giù o nel nervo di destra o in quello di sinistra ed esce attraverso alcune aperture del corpo. Subentra allora una condizione di lucidità dello spirito.

Si dice che lo stato della Chiara Luce Primordiale perduri per il tempo di un pasto, dipendendo però dalle buone o cattive condizioni dei nervi ed anche dal fatto che sia stato in precedenza praticato o meno il confronto faccia a faccia.

Quando il principio di coscienza esce dal corpo, esso si chiede: “Sono morto o non sono morto?” Ma non è in grado di stabilirlo. Vede i suoi parenti ed i suoi conoscenti come era abituato a vederli prima. E ne sente anche il pianto. Le terrificanti illusioni karmiche non sono ancora comparse. E nemmeno sono comparse le spaventose apparizioni o esperienze causate dai Signori della Morte.

Durante questo intervallo le istruzioni devono essere applicate dal Lama o dal lettore:

Ci sono dei devoti che si trovano allo stadio perfezionato ed altri che sono allo stadio di visualizzazione. Se si tratta di un devoto nello stadio perfezionato, allora si deve chiamarlo tre volte per nome e ripetere di continuo le istruzioni summenzionate del confronto faccia a faccia con la Chiara Luce. Se si tratta di un devoto allo stadio di visualizzazione, allora si legga per lui la descrizione introduttiva ed il testo della Meditazione sulla sua divinità tutelare, e poi si dica:
“Oh, nobile essere, medita sulla tua divinità tutelare (ed il nome di questa deve essere pronunciato dal lettore). Non farti distrarre. Concentra con ardore il tuo spirito sulla tua divinità protettrice. Medita su di lei come se fosse il riflesso della luna nell‟acqua, visibile ma pure inesistente. Medita su di lei come se fosse un essere con un corpo fisico.”

Così dicendo il lettore imprimerà ciò.

Se il defunto è una persona comune, si dica:

“Medita sul Grande Signore Compassionevole.”

Posti così in confronto faccia a faccia anche quelli che non si aspetterebbero di riconoscere il Bardo saranno senza alcuna esitazione in grado di riconoscerlo.

Le persone che in vita si sono confrontate faccia a faccia con la Realtà per mezzo di un guru, ma che non hanno familiarizzato con essa, non saranno in grado di riconoscere con chiarezza il Bardo da sole. Un guru o un fratello della Fede dovrà imprimere vividamente tali persone.

Ci possono anche essere quelli che, pur avendo familiarizzato con gli insegnamenti possono, a causa della violenza della malattia che ne ha determinato la morte, essere mentalmente incapaci di resistere alle illusioni. Anche per loro, queste istruzioni sono assolutamente necessarie.

Ancora, ci sono quelli che, anche se avevano precedentemente familiarizzato con gli insegnamenti, si sono meritate di passare ad uno stato di esistenza miserabile a causa della rottura di voti o per non aver compiuto con onestà degli obblighi essenziali. Per costoro queste istruzioni sono indispensabili.

Se il primo stadio del sentiero del Bardo è stato riconosciuto al volo, tanto meglio. Altrimenti, attraverso l'applicazione di questo diverso richiamo del defunto, mentre è nel secondo stadio del Bardo, il suo intelletto sarà risvegliato ed otterrà la Liberazione.

Mentre è nel secondo stadio del Bardo, il corpo del defunto è nello stato chiamato il brillante corpo illusorio (il corpo astrale dei teosofi).

Non rendendosi conto se sia morto o meno, il defunto raggiunge uno stato di lucidità. Se le istruzioni vengono applicate con successo al defunto mentre egli è in questo stato, allora, attraverso l‟incontro con la Realtà Madre e con la Visione Personale delle forme pensiero, il karma non potrà esercitare il suo controllo. Come i raggi del sole scacciano le tenebre, la Chiara Luce sul Sentiero scaccia il potere del karma.

Quello che è chiamato il secondo stadio del Bardo sorge sopra il corpo-mentale. Il "Conoscente" resta dentro i luoghi in cui sono state confinate le sue attività. Se in questo momento, questo speciale insegnamento viene applicato in modo efficace, allora l'obiettivo sarà stato raggiunto; perché le illusioni karmiche non saranno arrivate in tempo per trascinare di qua e di là il defunto distogliendolo dal suo obiettivo che è l'Illuminazione.

dalla versione di W.Y. Evans - Wentz


il Tao dei morti

Tao con le mani




Kuntsevo Cemetery, Moscow, Russia

lunedì 25 novembre 2013

i tre Tao complessi: Ecosistema

Dei tre sistemi più complessi conosciuti - la coscienza, l'ecosistema planetario e l'universo - lo studio e la modellizazione dell'ecosistema globale terrestre ha da diversi anni un'importanza centrale, ampiamente sottovalutata e ignorata, per la previsione delle modificazioni ambientali distruttive ed irreversibili dovuti all'influenza umana.
Il rapporto 2013 sui cambiamenti climatici del Working Group I dell'IPCC descrive la situazione attuale e fornisce alcune previsioni sul futuro:
Gary Larson

http://www.ipcc.ch/

la prova di (metà) Tao


"Ogni proprietà positiva è necessariamente positiva.
Per definizione Dio ha tutte e solo le proprietà positive.
L'esistenza necessaria è una proprietà positiva.
Quindi Dio, se è possibile, possiede necessariamente l'esistenza.
Il sistema di tutte le proprietà positive è compatibile.
Quindi Dio è possibile.
Essendo possibile, Dio esiste necessariamente"


T3 Necessarily, God - G(x) - exists:   xG(x)

Gödel’s proof is challenging to formalize and verify because it requires an expressive logical language with modal operators (possibly and necessarily) and with quantifiers for individuals and properties. Our computer-assisted formalizations rely on an embedding of the modal logic into classical higher-order logic with Henkin semantics. The formalization is thus essentially done in classical higher-order logic where quantified modal logic is emulated.
In our ongoing computer-assisted study of Gödel’s proof we have obtained the following results:

– The basic modal logic K is sufficient for proving T1, C and T2.
– Modal logic S5 is not needed for proving T3; the logic KB is sufficient.
– Without the first conjunct Φ(x) in D2 the set of axioms and definitions would be inconsistent.
– For proving theorem T1, only the left to right direction of axiom A1 is needed. However, the backward direction of A1 is required for proving T2.

This work attests the maturity of contemporary interactive and automated deduction tools for classical higher-order logic and demonstrates the elegance and practical relevance of the embeddings-based approach. Most importantly, our work opens new perspectives for a computer-assisted theoretical philosophy. The critical discussion of the underlying concepts, definitions and axioms remains a human responsibility, but the computer can assist in building and checking rigorously correct logical arguments. In case of logico-philosophical disputes, the computer can check the disputing arguments and partially fulfill Leibniz’ dictum: Calculemus — Let us calculate!
Raimondo Lullo, Prova logica dell'esistenza di Dio, XIII secolo.

Christoph Benzmüller

Bruno Woltzenlogel Paleo

mercoledì 20 novembre 2013

il Te del Tao: LXIV - ATTENERSI AL PICCOLO


LXIV - ATTENERSI AL PICCOLO

Quello che è fermo con facilità si trattiene,
quello che non è cominciato con facilità si divisa,
quello che è fragile con facilità si spezza,
quello che è minuto con facilità si disperde:
opera quando ancora non è in essere,
ordina quando ancora non è in disordine.
Un albero che a braccia aperte si misura
nasce da un minuscolo arboscello,
una torre di nove piani
comincia con un cumulo di terra,
un viaggio di mille li
principia da sotto il piede.
Chi governa corrompe,
chi dirige svia.
Per questo il santo
non governa e perciò non corrompe,
non dirige e perciò non svia.
La gente nel condurre le proprie imprese
sul punto di compierle sempre le guasta,
se curasse la fine come il principio
allora non vi sarebbero imprese guaste.
Per questo il santo
brama quello che non è bramato
e non pregia i beni che con difficoltà si ottengono,
studia quello che non viene studiato
e ritorna su quello che gli altri han travalicato.
Per favorire la spontaneità delle creature
non osa agire.