venerdì 27 settembre 2013

Lottare (Cavaliere di Spade)


La figura di questa carta è completamente coperta da un'armatura. È visibile solo uno sguardo infuriato e il bianco delle nocche dei pugni saldamente serrati. Se guardi da vicino l'armatura, puoi vedere che è coperta da bottoni, pronti a esplodere se qualcuno arriva anche solo a sfiorarli. Sullo sfondo vediamo un film di ombre che si agitano nella mente di questo personaggio - due figure che lottano per un castello. Un temperamento esplosivo oppure una rabbia covata a lungo spesso mascherano una profonda sensazione di sofferenza. Pensiamo che spaventando gli altri fino a farli allontanare, possiamo evitare di essere feriti ancor di più. Di fatto, avviene l'esatto opposto. Coprendo le nostre ferite impediamo loro di guarire. Menando colpi contro gli altri, impediamo a noi stessi di ottenere l'amore e il nutrimento di cui abbiamo bisogno. Se ti pare che questa descrizione ti si adatti, è tempo di smettere di lottare. C'è un'infinità d'amore a tua disposizione, se permetti che penetri dentro di te. Inizia perdonando te stesso: ne sei degno.

L'attimo prima era presente, quello successivo se n'è andato. Un istante siamo qui, quello dopo ce ne siamo andati. E per questo minuscolo istante, quanto chiasso facciamo - quanta violenza, quanta ambizione, quante lotte, conflitti, rabbia, odio. Solo per questo minuscolo attimo! Stai solo aspettando il treno, in una sala d'attesa, e fai tanto baccano: lotti, ferisci gli altri, cerchi di possedere, di fare il capo, di dominare - tutte trame politiche. E alla fine il treno arriva e te ne vai per sempre.

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