lunedì 21 novembre 2011

gioco e fantasia del Tao - 1


In un lavoro del 1954, "Una teoria del gioco e della fantasia", il gruppo di Bateson descrisse una serie di argomenti quali base epistemologica per una teoria psichiatrica basata sull'interazione e sulla comunicazione e, più in generale, quali basi per un modello sistemico-relazionale della complessità di interazione umana a livello 4.

(1) La comunicazione verbale umana può operare, e in effetti opera sempre, a molti livelli di astrazione tra loro contrastanti. Tali livelli, a partire da quello, apparentemente semplice, dell'enunciazione (<< Il gatto è sulla stuoia»), si estendono in due direzioni. Una gamma o insieme di questi livelli più astratti comprende quei messaggi espliciti o impliciti in cui l'oggetto del discorso è il linguaggio; li chiameremo metalinguistici (per esempio: il suono vocale 'gatto' sta per qualunque membro di una classe di oggetti così e così», oppure: «La parola 'gatto' non ha pelo e non graffia»). L'altro insieme di livelli di astrazione sarà chiamato metacomunicativo (per esempio: «Il mio dirti dove trovare il gatto era amichevole», oppure: «Questo è un gioco»). L'oggetto del discorso, in questi livelli, è la relazione fra gli interlocutori.
Si noterà che la grande maggioranza dei messaggi, sia metalinguistici sia metacomunicativi, restano impliciti; e ancora che, specialmente durante le sedute psichiatriche, interviene un'altra classe di messaggi impliciti concernenti l'interpretazione dei messaggi metacomunicativi di amiciziae di ostilità.

(A Theory of Play and Fantasy, 1954)

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